Mese: Luglio 2010

«La battaglia al malaffare», di Curzio Maltese

L’arrivo a sorpresa di Roberto Saviano è stato il momento più forte della manifestazione di ieri a piazza Navona contro la legge bavaglio. Parole semplici, quelle dell’autore di Gomorra, senza slogan, senza retorica, come la parole di tanti giovani della rete che si sono appassionati a questa battaglia civile, di cittadini, non dei giornalisti. Parole giuste per togliere la maschera di tutela della privacy a una legge semplicemente e indecentemente liberticida. L’unica tutela che si vuole con questa legge è la privacy del malaffare. L’unica divisione che alimenta nel Paese non è fra destra e sinistra, ma fra “le persone perbene e i banditi”. Stavolta l’appello populista, il referendum permanente che è lo stilema del berlusconismo, non funzionano, sono sospesi. Non è il popolo, alle prese con ben altri problemi, a volere una legge scudo per i corrotti contro il lavoro di magistrati e giornalisti. Non è il popolo, nemmeno di destra, a non voler più essere informato sulle case di Scajola, le mazzette di Brancher, sui favori di Dell’Utri agli amici degli amici di …

«Lo scempio delle regole comincia dalla scuola. Peggio delle leggi vergogna», di Chiara Affronte

Il 24 giugno il Tar del Lazio accoglie il ricorso di 755 persone tra insegnanti e genitori contro la riforma Gelmini alle scuole superiori: i ricorrenti si appellano al tribunale amministrativo considerando illegittimi i tagli e le iscrizioni perché la riforma non ha ancora valore di legge. Il Tar sospende ogni provvedimento fino al 19 luglio, data dell’udienza in cui verrà confermata o menol’ordinanza. «Un segnale importante», il commento a caldo di Milli Virgilio, legale insieme a Corrado Mauceri dei ricorrenti. Virgilio, ex assessore alla Scuola della giunta Cofferati, incontra Nadia Urbinati, docente di Scienze Politiche alla Columbia University di NewYork. E insieme ragionano sulle motivazioni del ricorso e, ancor prima, sullo scenario politico che lo ha determinato. Entrambe partono da un assunto: «Non ci sono solo la legge-bavaglio e le leggi ad personam: con questo governo assistiamo ad una sistematica violazione delle regole democratiche di cui, ciò che si sta facendo nella scuola, è un esempio eclatante». La riforma Gelmini insomma è «un caso emblematico», per Urbinati: «Dimostra un modo di governo arbitrario», i …

Bersani: "Sulle intercettazioni noi daremo battaglia, Fini sia coerente"

A Piazza Navona il PD con la stampa e la società civile che non accettano bavagli Alla prova dei fatti, conteranno anche e soprattutto i numeri: questa l’opinione di Pier Luigi Bersani, intervenuto alla manifestazione contro il ddl intercettazioni e per la libertà di stampa organizzata a Piazza Navona a Roma dalla Fnsi. Destinatario del messaggio del leader democratico è Gianfranco Fini, che ha accettato da parte della conferenza dei Capigruppo di Montecitorio la decisione di fissare entro la fine di luglio l’esame del ddl intercettazioni in Aula e poi ha criticato l’accelerazione dei tempi,: “Ad un certo punto si arriva al dunque – ha ricordato Bersani – ci sono le parole e poi i voti. Penso sia giusto chiedere coerenza anche a chi nella maggioranza ha sollevato delle obiezioni sul testo senza ottenere risultati visibili”. Franco Siddi, segretario Fnsi, durante il discorso che ha aperto la manifestazione di Piazza Navona contro la legge bavaglio è stato durissimo: “Oggi si inaugura la giornata della resistenza civile del 21 secolo che mai avremmo pensato di inaugurare. …

"Veltroni a tutto a campo da Keith Jarrett a Fantozzi. Pensando al futuro del Pd («che non è socialdemocratico»)", di Christian Rocca

Capri – Walter Veltroni è arrivato al Punta Tragara di Capri, ospite delle Conversazioni con gli scrittori angloamericani ideata da Davide Azzolini e Antonio Monda, nella sua versione di saggista, romanziere e letterato. E solo in questa veste – più alta, priva di cenni polemici, sganciata dal teatrino della politica – accetta di parlare del futuro del suo partito, dell’impossibilità di intraprendere la via socialdemocratica al rilancio del Pd. Veltroni si trova talmente a suo agio in questi panni di interlocutore culturale della scrittrice nigeriana Chimamanda Adichie e degli altri ospiti della rassegna caprese da respingere ogni domanda del Sole 24 Ore che sia di stretta attualità politica. Non c’è verso di farlo parlare direttamente di D’Alema o di Pierluigi Bersani, dell’accordo di Pomigliano o dello stato attuale del Pd. Non vuole partecipare al chiacchiericcio giornalistico che un giorno lo dà pronto a fare coppia con Nichi Vendola alle prossime elezioni politiche e un altro segnala il raffreddamento dei rapporti tra i due possibili candidati. «Ci sono, come in un celebre fumetto di Asterix, veri …

«Crollo record degli investimenti nel 2009 picchiata del 12,1%», di Valentina Conte

Ma Confindustria: quest´anno produzione in rialzo del 10% ROMA – Crollano gli investimenti (-12%), mai così male. Corre la produzione industriale (+10%), mai balzo così ampio dal ´97. Due dati solo in apparente contrasto, che restituiscono tutta la fatica delle imprese a scrollarsi di dosso la crisi. E se il secondo consola relativamente perché il confronto è con i bassi livelli di produzione dell´anno passato, il calo degli investimenti è brusco e pesante. Secondo quanto calcolato dall´Istat in uno studio diffuso ieri, tutti i settori dell´economia nel 2009 hanno frenato gli investimenti fissi: macchine, attrezzature, impianti, mobili, mezzi di trasporto, costruzioni (fabbricati, uffici, abitazioni). In un anno, il settore agricolo ha contratto la spesa del 17,4%, quello industriale del 14,9% e i servizi del 10,6%. Una diminuzione media del 12,1%, livello mai raggiunto, almeno dal 1970, inizio delle serie storiche Istat, e paragonabile solo al calo registrato durante la crisi del 1993 (-11,5%). E se la flessione era già in atto nel 2008, il confronto tra i due anni è impietoso: dal meno 4% al …

«L'immunità un'offesa al buon senso», di Michele Ainis

King cannot wrong»: il re non può sbagliare, recita un’antica massima della democrazia inglese. È dunque irresponsabile, se non infallibile tal quale il Papa, come stabilì Pio IX nel 1870. Invece nella nuova democrazia italiana irresponsabili e infallibili sono i ministri, quale ne sia il numero, il sesso, la fedina penale. Così vuole il lodo Alfano nel suo abito costituzionale. Un abito peraltro continuamente allargato e ricucito nella sartoria del Senato; o dovremmo chiamarlo lodo Brancher? L’ultima idea – quella di estendere lo scudo processuale alle iniziative giudiziarie inaugurate prima che l’imputato giurasse da ministro – sembra in effetti tagliata su misura per il neoministro a Non si sa che cosa. Significa che è un’idea incostituzionale? No di certo: ormai è vietato concludere i processi, figurarsi i processi alle intenzioni. E d’altronde già la Carta del 1947 elenca una serie d’immunità per le alte cariche; dunque l’immunità di per sé non viola il principio d’eguaglianza, altrimenti dovremmo reputare incostituzionale la Costituzione stessa. Purché ogni immunità venga introdotta attraverso il procedimento di revisione costituzionale, non con …

«Scuola, l'anno dei tagli ma i prof di religione sono ancora in crescita», di Salvo Intravaia

È l´unico dato in controtendenza. Per il resto meno cattedre e classi, e precari espulsi. In 12 mesi gli insegnanti di ruolo sono diminuiti del 4%, i bidelli e i tecnici del 6% ROMA – Per la scuola italiana travolta dai tagli, l´unico segno più è per gli insegnanti di Religione. Il ministero dell´Istruzione ha appena pubblicato l´annuale dossier dal titolo “La scuola statale – sintesi dei dati, anno scolastico 2009/2010”: il corposo volume di 342 pagine che contiene tutti i numeri dell´anno appena trascorso. Una pubblicazione di routine, che quest´anno però riserva una sorpresa: in mezzo a tanti segni meno, rispetto al 2008/2009 una delle poche voci che cresce è quella dei docenti di Religione. È lo stesso ministero a certificarlo. Il confronto con un anno fa consegna un quadro della scuola italiana con sacrifici per tutti, dagli alunni disabili ai precari, tranne che per gli insegnanti di Religione. Un dato che appare in netta controtendenza col taglio delle classi e con il lento ma graduale spopolamento delle aule quando sale in cattedra il …