Mese: Luglio 2010

«Primi ricorsi al Tar contro il caro pedaggi autostradali», di Nicoletta Cottone

Partono i primi ricorsi contro l’aumento dei pedaggi autostradali. In prima linea il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, e quello della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che hanno deciso di fare ricorso al Tar contro l’aumento dei pedaggi ai caselli autostradali scattato ieri perchè, per quanto riguarda gli accessi al Grande Raccordo Anulare della Capitale tramite le bretelle gestite dall’Anas, gravano sui cittadini delle province. Melilli stamattina ha partecipato al casello di Fiano alla protesta dei lavoratori della Sabina, organizzata dal gruppo del Pd al consiglio regionale del Lazio, «contro l’assurdo aumento del pedaggio dei caselli di Fiano e dell’A24». Melilli già ieri, contestando la decisione del presidente dell’Anas Pietro Ciucci, aveva annunciato che insieme alla Provincia di Roma si stava «ricorrendo al Tar perché il decreto del Governo venga annullato, visto che non si può infatti trasformare una tariffa in una tassa e farla per di più pagare anche a coloro che il Raccordo anulare non lo percorrono», a pagare i costi del Gra «saranno solo i cittadini che vengono da fuori …

«In manovra taglio alle tredicesime di poliziotti, magistrati e insegnanti»,

Dietroifront sui contributi delle pensioni «superiori ai 40 anni», resta comunque la stretta su età Marcia indietro sui contributi mentre si fa strada l’ipotesi di tagliare le tredicesime di magistrati e forze di polizia, ma anche di ricercatori, insegnanti, professori universitari, diplomatici e prefetti. La norma che agganciava anche il requisito contributivo all’adeguamento Istat sull’aspettativa di vita viene invece soppressa da un emendamento dello stesso presentatore: il relatore, Antonio Azzollini corregge quello che il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, definisce un refuso («Non è stato un refuso ma una retromarcia», sostiene la Cgil). Resta comunque la stretta sull’età che viene nuovamente fissata al 2015: l’aggiornamento triennale legato alle speranze di vita partirà dal primo gennaio 2015 e non più dal 2016 come era scritto nel precedente emendamento. Insomma «non c’è problema – dice Sacconi – tutto è stato risolto e il testo è ripulito». In serata intanto arriva un nuovo emendamento del relatore a copertura di una nuova norma che prevede di escludere promozioni, straordinari e arretrati dai tagli della pubblica amministrazione. Potrebbero arrivare quindi …

«L'albero capovolto del federalismo. Più spese locali e meno autonomia impositiva», di Tito Boeri

Dal governo niente sanzioni a chi si indebita e addio taglio delle Province È STATO un parto difficile, durato ben 14 mesi, il tempo intercorso tra l’approvazione della legge delega sul federalismo fiscale e la consegna alla Camera della Relazione sul Federalismo Fiscale. Eppure non si vedono “importanti passi in avanti”. Erano stati annunciati da alcuni commentatori, forse spaventati dalle 201 pagine del documento. Ci sono, questo sì, alcuni dati in più sulla contabilità locale, che confermano preoccupazioni diffuse circa lo scarso controllo da parte del centro della spesa locale. Meglio se fossero stati resi pubblici assieme a opportuni correttivi. Molti si chiederanno: com’è possibile che ci si accorga solo ora che la contabilità locale è così disastrata, piena di omissioni (“carenze cognitive” nel linguaggio del rapporto) e di classificazioni arbitrarie? E cosa si vuol fare per riformare norme contabili e controlli dei revisori che hanno permesso questo sfacelo? Il problema è che sin qui il federalismo ha fatto solo aumentare la spesa pubblica. Per rassicurare i mercati, per convincerli che d’ora in poi porterà …

«Brancher vacilla: il Pdl lo mette in discussione. Berlusconi occupa le tv», di Natalia Lombardo

«Ghe pensi mi»: un avvertimento a quanti nel Pdl gli remano contro sui tagli e i bavagli. «In Italia la situazione non mi pare precisamente tranquilla, ma da lunedì torno al lavoro su tutti i temi della politica, la manovra finanziaria, la legge sulle intercettazioni e la riforma della giustizia» e, appunto, «come si dice a Milano “ghe pensi mi”. Ci penso io e vedrà che queste cose andranno a buon fine». Silvio Berlusconi lancia un messaggio a reti unificate dalle edizioni principali del Tg1 e del Tg5 delle 20 e al Gr Rai. Messaggio registrato con luci soffuse dal regista Gasparotti a Palazzo Chigi, con stendardi e tanto di statua giunonica sullo sfondo. Un messaggio quasi in codice che punta a far capire (a Gianfranco Fini) che non si farà piegare, ma semmai tramite Gianni Letta sarà lui a ricucire i rapporti con il Colle accogliendone i rilievi sul ddl intercettazioni. In tv non lo dice, ma a Palazzo Grazioli Berlusconi sbotta: se Fini «non rientra lo caccio». Il premier non vuole «impiccarsi» sulla …

«La banca di Berlusconi in ogni vetrina Aci», di Giovanni Pons

Il gruppo controllato da Ennio Doris e Fininvest tratta in esclusiva. Mediolanum pronta a “ereditare” la dote degli sportelli Sara in vendita MILANO – La vendita di Banca Sara, la rete di 500 promotori finanziari con 2,4 miliardi di euro di raccolta e controllata dalla Sara Assicurazioni di proprietà dell’Aci (Automobile Club italiano), rischia di passare alla storia come uno dei più clamorosi casi di conflitto di interesse di cui beneficiano società partecipate dal presidente del Consiglio. La storia è la seguente. La Banca Sara è stata creata nel 2002 dalla Banca di Roma e poi venduta nel 2004 alla Sara Assicurazioni nell’intento di creare sinergie con i propri agenti e con i circa 1500 sportelli dell’Aci. Ma questi obiettivi non sono mai stati raggiunti e Banca Sara continua a produrre perdite tanto che nel bilancio 2008 la controllante ha dovuto svalutare la partecipazione per 38 milioni. Nel 2009 la situazione migliora leggermente ma prima di Natale i vertici decidono di mettere in vendita Banca Sara affidando il mandato alla Sin&rgetica, la società di consulenza …

«La complicata ricerca di un sostituto dell'ICI», di Vincenzo Visco

Un’imposta sul patrimonio immobiliare è considerata la migliore soluzione per il finanziamento degli enti locali. E infatti è negli Stati Uniti vige la property tax. Perché allora in Italia è stata abolita l’Ici e si parla ora di introdurre una imposta sui servizi? Dal confronto tra vari tipi di tassazione si ricava che qualsiasi prelievo basato oltre che su logiche tariffarie su parametri integrativi avrebbe comunque l’effetto di trasferire il prelievo dai contribuenti più ricchi agli altri. E in particolare determinerebbe un maggior onere sulle classi medie. Uno dei problemi aperti dopo la soppressione dell’Ici sulla prima casa casa e che tale rimane anche dopo la pubblicazione della Relazione del Governo sul Federalismo Fiscale è quello di trovare una nuova fonte di prelievo per il finanziamento degli enti locali. Si parla da molti mesi, e anche nella Relazione, di una imposta sui servizi che dovrebbe (forse) assorbire anche alcune tariffe in vigore. Per il momento, tutto è molto incerto e confuso; proprio per questo può essere utile prospettare una razionalizzazione delle varie opzioni possibili (e …

«Massacro in Libia. L'appello de l'Unità per gli eritrei prigionieri», di Umberto De Giovannangeli

Il dramma dei 245 rifugiati eritrei e somali trasferiti forzatamente dal centro di detenzione di Misurata al centro Sebha, nel sud della Libia, il 30 giugno si sta ulteriormente aggravando. Cresce l’indignazione dopo la denuncia dell’Unità. Secondo testimonianze dirette raccolte oggi dal Consiglio Italiano Rifugiati, i 245 sono stati sottoposti a forti maltrattamenti e sono tenuti in estrema scarsità di acqua e di cibo. Alle persone che presentano ferite e gravi condizioni di salute non sono fornite cure mediche. Molti rifugiati, riferisce il Cir, sono feriti ed estremamente debilitati dopo un viaggio nel deserto chiusi in container di metallo per oltre 12 ore: dall’alba al tramonto del 30 giugno. Il centro di Sebha Si trova nel mezzo del deserto del Sahara dove attualmente la temperatura supera i 50 gradi. Sembra che questo trattamento sia stato decretato come «punizione» per una rivolta e un tentativo di fuga che si è verificato nel centro di Misurata la sera del 29 giugno. Il Cir sottolinea che tra le persone ci sono numerosi rifugiati eritrei respinti nel 2009 dalle …