Protesta dei terremotati de L'Aquila: tafferugli e 2 feriti lievi in piazza Venezia
Spintoni e manganellate anche per il sindaco Cialente In 5mila per chiedere il congelamento delle tasse. Il corteo cerca di forzare il blocco e arrivare al Parlamento ROMA – «L’Aquila non può crollare: è una città che sa volare». Sulla maglietta di un ragazzo è scritta tutta la rabbia degli abruzzesi che in cinquemila si sono radunati a Roma mercoledì mattina. Da piazza Venezia, volevano arrivare in corteo (non autorizzato) sotto al Parlamento, ma polizia e carabinieri hanno sbarrato loro ogni accesso da via del Corso e via del Plebiscito dove risiede il premier Berlusconi. Momenti di tensione: lancio di bottigliette e qualche spintone. Due ragazzi sono stati feriti in maniera lieve. Manganellate anche per il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, e il deputato Giovanni Lolli. Dopo una trattativa (la piazza davanti al Parlamento era già occupata da un’altra manifestazione autorizzata), le forze dell’ordine hanno lasciato entrare i manifestanti in via del Corso e il corteo ha potuto iniziare a sfilare. Manganellate sulla folla (Infophoto) BLOCCO IN PIAZZA COLONNA – Ma davanti piazza Colonna un …