«Una libertà che è di tutti», di Fiorenza Sarzanini
Il diritto di essere informati Una giornata di silenzio che in realtà serve a parlare. Una giornata senza radio, televisioni, giornali e siti Internet per far sì che siano i cittadini a rivendicare il proprio diritto a essere informati. Perché la protesta indetta dalla Federazione nazionale della stampa non è la difesa corporativa dei giornalisti, ma il grido di allarme di chi si preoccupa per gli effetti che avrà la nuova legge sulle intercettazioni: limiti forti alla possibilità di diffondere notizie; di fare informazione. Decine di parlamentari, non soltanto dell’opposizione, si sono espressi sui rischi delle nuove norme. Ma è stato soprattutto il presidente della Repubblica, fatto non usuale, ad evidenziare più volte le «criticità» del provvedimento che riscrive le regole per imagistrati ancor prima di quelle per la stampa. Sullo sfondo rimane lo scontro politico che di fatto sta trasformando questa legge in un trofeo per uno degli schieramenti – ormai trasversali – che riuscirà a farla approvare oppure a farla finire su un binario morto. Si parla di intercettazioni, ma quello che riguarda …