Mese: Luglio 2010

A 15 anni dal massacro di Srebrenica un funerale per 700 delle vittime

Si ricordano gli 8 mila morti. I resti delle fosse comuni saranno cremati e verrà data loro singola sepoltura L’11 luglio 2010, «Giornata della memoria» istituita dal Parlamento europeo. L’ultima fossa comune è stata aperta a Zalazje, villaggio a pochi chilometri da Srebrenica, ad aprile: 80 metri per 20, la più grande delle oltre 80 fosse delle vittime del massacro del luglio 1995. Lo scorso marzo, il Parlamento di Belgrado ha adottato (votata da democratici e socialisti filo-occidentali, intenzionati a fare il possibile per portare la Serbia nell’alveo dell’Unione europea) una risoluzione di condanna del massacro, scusandosi per non avere fatto abbastanza per impedirlo. L’11 luglio 2010 è «Giorno della memoria per le vittime del genocidio di Srebrenica» (I serbi, invece, due giorni dopo, il 13 luglio, commemorano i propri morti con una cerimonia a Bratunac, la città più vicina a Srebrenica). L’ORDINE DI KARADžIć – Quel giorno, l’11 luglio 1995, il generale serbo Ratko Mladić svuotò la cittadina della Bosnia orientale dai suoi 40 mila abitanti, musulmani bosniaci; trentamila tra donne e bambini furono …

Appello per gli Statuti Autonomi degli Enti Pubblici di Ricerca

Dopo circa 21 anni dalla legge n. 168 del 1989 in cui veniva riconosciuto alle Università Italiane il diritto di autonomia statutaria così come espressamente richiamato dall’articolo 33 della Costituzione della Repubblica Italiana, con la legge n. 165 del 2007 (modificata in seguito con l’articolo 27 della legge n. 69 del 2009) anche per gli Enti Pubblici di Ricerca (EPR) vigilati dal Ministero dell’Università e della Ricerca, si è inteso procedere alla realizzazione di statuti autonomi, corrispondendo in tal modo al dettato costituzionale. A questo fine il decreto legislativo n. 213 del dicembre 2009 definisce le modalità e i limiti per la realizzazione di questi statuti (di enti quali il CNR, l’INAF, l’INGV). Di fatto questo decreto restringe i limitati margini di autonomia imposti dalla legge delega con vincoli che minano alla base la dichiarata autonomia statutaria. Gli scienziati e il personale di ricerca sottoscrittore di questo appello, consapevoli della straordinaria rilevanza che potrebbe assumere per l’attività di ricerca –e quindi per il beneficio che ne conseguirebbe al Paese- un reale processo di autonomia (nel …

"Il ritorno del Pentapartito", di Francesco Merlo

Manzoni racconta che in una cena venne deciso il rapimento di Lucia. E non fu politica ma cosca. Allo stesso modo quello in casa Vespa non fa pensare ad un incontro di antico stampo democristiano, ma ad un summit. E solo in superficie il «sistema Berlusconi» ricorda i riti bizantini del pentapartito che tentava di governare l´ingovernabilità con le cene e i convegni più o meno segreti, appunto. C´era saggezza in quel tempo senza tempo. E nei patti delle frittelle, delle crostate e nelle staffette, persino negli scambi inconfessabili, nel doppio gioco, nel dire per non dire, e in tutte le antiche forme del potere che si prolungava oltre gli orari e oltre i luoghi istituzionali, insomma nella potenza dell´impotenza c´erano le radici lontane del sissizio greco, dello stare assieme aristocratico e della tavola rotonda. Il banchetto era la risorsa dell´antropologia italiana. Certo, è sorprendente che la politica sia ritornata ai nidi di vespa, con le offerte sottobanco (oggi a Casini, ieri al Pci,) con i ricatti, gli ultimatum e i penultimatum (ieri di Craxi …

"La Francia contro i suoi re", di Barbara Spinelli

Nei film più neri di Claude Chabrol, sono personaggi di infima origine – una governante analfabeta, una postina, una spogliarellista, un maestro alla deriva – a scombussolare d’un tratto i finti equilibri dell’alta borghesia precipitandola nell’orrore o nella morte. Nel Buio nella mente, la governante analfabeta Sophie governa perfettamente la villa, ma l’umiliazione l’ha come prosciugata e i suoi sogni li sfama trangugiando cioccolata e Tv. I tenutari della villa sono serviti con la massima meticolosità fino al momento in cui ogni cosa barcolla e si rovescia: il padrone frana nella soggezione; il servo insorge e si fa padrone dell’universo. L’ignorante-analfabeta ha come un occhio in più; il colto e ricco borghese si scopre cieco. Non ha visto che la storia, quando i rapporti di potere s’immiseriscono, sono i domestici a farla. È quello che sta succedendo in Francia, con lo scandalo Bettencourt. Un maggiordomo trattato senza rispetto registra in segreto le conversazioni private della padrona, e porta alla luce storie abiette di corruzione politica e di evasione fiscale. Una contabile-governante, anch’essa maltrattata e licenziata, …

"I tagli uccidono il federalismo regionale addio a 5 miliardi di autonomia impositiva", di Roberto Petrini

Emendamento-beffa del governo: nella costruzione federalista non si calcola la manovra. I trasferimenti da fiscalizzare non ci sono più: sono stati già sforbiciati dal decreto. L´espressione più densa di sarcasmo e un po´ macabra, l´ha usata il governatore della Puglia, Nichi Vendola, venerdì scorso, il giorno della rottura tra le Regioni e Tremonti. «Faranno il federalismo col morto», ha detto. Non è andato tanto lontano dalla realtà perché nella battaglia delle cifre che segna ormai da mesi il federalismo fiscale ci sono pochi punti fermi e – è bene dirlo subito – la manovra d´estate e il mancato accordo, rischiano di ammazzare anche quelli. Il primo punto fermo è un numero che compare nell´«Allegato 2» elaborato dalla Copaff, cioè la Commissione tecnica paritetica per il federalismo fiscale, che il 30 giugno ha corredato di cifre la relazione presentata dal ministro dell´Economia Tremonti. La tabella ci dice che i trasferimenti alle Regioni che devono essere soppressi, per lasciare il posto alla fiscalizzazione, cioè alla trasformazione in gettito tributario (ovvero regolari e affidabili compartecipazioni alle tasse che …

Le Regioni si rivolgono a Napolitano. Le associazioni: "Rischio recessione culturale"

Lettera aperta al governo di Federculture, Civita, Fai, Italia Nostra, Legambiente e WWF. Il 26 scioperano i diplomatici italiani, che denunciano un “preludio allo smantellamento” del ministero. Il segretario del Pd Bersani si unisce alle richieste dei governatori. Quote latte, la Ue avvisa: “Rischio infrazione” ROMA – Proseguono le proteste nei confronti della manovra che il governo varerà nei prossimi giorni. E se i diplomatici italiani annunciano uno sciopero per il 26 luglio, parlando di uno “smantellamento” della Farnesina, e il presidente della Conferenza delle Regioni Errani si rivolge al Capo dello Stato Napolitano, per ribadire che i governatori intendono rimettere le deleghe, sei associazioni culturali e ambientali scrivono al governo, paventando il rischio di una “recessione culturale nel Paese” a causa dei tagli operati dalla manovra. E, sull’emendamento che riguarda le quote latte, la Ue avvisa: se dovesse essere confermato, l’Italia verrà sottoposta alla procedura d’infrazione. Appello delle Regioni a Napolitano. All’indomani della rottura avvenuta al termine del vertice con il premier Berlusconi e il ministro dell’Economia Tremonti, le Regioni si rivolgono al presidente …

"Con il federalismo truffa stanno tagliando 14 miliardi di servizi. Regioni, spiegatelo ai cittadini"

Bersani a L’ISOLA CHE C’E’: “Basta con la subalternità alla Lega. L’autonomismo lo abbiamo inventato noi, loro hanno fatto solo le ronde” immagine documento “Non vorrei che il federalismo che ha in testa Tremonti diventasse la via italiana per ridurre lo stato sociale che è basato sulla dimensione locale. Non vorrei che il federalismo fosse il pretesto per dare una botta alla spesa sociale. Non si possono dare mazzate così senza sapere cosa si sta facendo, si passa dal federalismo delle chiacchiere al federalismo della truffa”. Dalla scuola di politica del Partito democratico che si svolge a Venezia, Bersani ha denunciato come se “si abbassa di 14 miliardi di euro la soglia della finanza regionale locale, o sono 14 miliardi in meno di servizi o sono 14 miliardi in più di tasse. Se vogliamo toglierne uno per gli sprechi? Saranno 13 miliardi oppure saranno 12, ma questo è quello che sta succedendo. Poi come curiamo i cancri, come gestiamo gli asili che chiudono? Occhio ai costi standard. In Emilia 29 bambini su 100 hanno gli …