"La moda low cost che costa troppo alle donne", di Naomi Wolf
Lo confesso: lo faccio anch’io. Come la maggior parte delle donne occidentali, lo faccio regolarmente, e ogni volta mi sento in colpa per il piacere che mi dà. Ma è difficile ascoltare la propria coscienza di fronte a una tentazione così fantastica. Sto parlando della moda a basso costo. Vado da Zara, o da H&M o, adesso che per l’estate sono in Gran Bretagna, da Primark, e arraffo capi «carini» e talmente economici che ne prendo due. Devo affrontare la mia dipendenza – e così tutte le donne come me. La moda è stata rivoluzionata dalle catene di vendita al dettaglio che assumono buoni stilisti per creare abiti usa-e-getta e accessori di tendenza. Questa evoluzione ha liberato le donne occidentali dalla tirannia dell’industria della moda che dettava uno stile, costringendole a investire molti soldi nell’aggiornare il guardaroba e poi serenamente dichiarandolo superato – e questo in un ciclo continuo, senza mai fine. Entrando negli empori della produzione di massa, le donne occidentali hanno l’apparentemente deliziosa e liberatoria possibilità di acquistare l’imperdibile prendisole di questa stagione …