Mese: Luglio 2010

"La moda low cost che costa troppo alle donne", di Naomi Wolf

Lo confesso: lo faccio anch’io. Come la maggior parte delle donne occidentali, lo faccio regolarmente, e ogni volta mi sento in colpa per il piacere che mi dà. Ma è difficile ascoltare la propria coscienza di fronte a una tentazione così fantastica. Sto parlando della moda a basso costo. Vado da Zara, o da H&M o, adesso che per l’estate sono in Gran Bretagna, da Primark, e arraffo capi «carini» e talmente economici che ne prendo due. Devo affrontare la mia dipendenza – e così tutte le donne come me. La moda è stata rivoluzionata dalle catene di vendita al dettaglio che assumono buoni stilisti per creare abiti usa-e-getta e accessori di tendenza. Questa evoluzione ha liberato le donne occidentali dalla tirannia dell’industria della moda che dettava uno stile, costringendole a investire molti soldi nell’aggiornare il guardaroba e poi serenamente dichiarandolo superato – e questo in un ciclo continuo, senza mai fine. Entrando negli empori della produzione di massa, le donne occidentali hanno l’apparentemente deliziosa e liberatoria possibilità di acquistare l’imperdibile prendisole di questa stagione …

Napolitano e i tagli. «La ricerca è garanzia del nostro futuro», di Marcella Ciarnelli

Certamente si può discutere sulle scelte da fare, ma non c’è dubbio che non possiamo far pesare sulle spalle dei giovani il costo del debito pubblico accumulato, e perciò bisogna restringere la spesa ma salvando le priorità. E io vorrei che fossero salvate le spese per gli investimenti, per la ricerca e per l’università, riconoscendo il loro carattere prioritario». Parla a una platea molto sensibile all’argomento il presidente della Repubblica che, a Trieste per assistere al concerto per l’amicizia diretto da Riccardo Muti, ha voluto partecipare all’inaugurazione della nuova sede della Sissa, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, una delle eccellenze del nostro paese. Lo hanno accolto i docenti, le autorità, ma innanzitutto i giovani studenti e i ricercatori, in piedi per tutta la durata della cerimonia, indossando tutti una maglietta con su scritto «Salviamo la ricerca». Sono i diretti interessati, quelli che saranno coinvolti assieme ai loro colleghi di tutt’Italia nei tagli previsti dalla manovra su ricerca e università e anche nella riforma di quest’ultima per alcune parti contestata. Ed è a loro che …

"Perché gli uomini uccidono le donne", di Michela Marzano

Si continua a chiamarli delitti passionali. Perché il movente sarebbe l´amore. Quello che non tollera incertezze e faglie. Quello che è esclusivo ed unico. Quello che spinge l´assassino ad uccidere la moglie o la compagna proprio perché la ama. Come dice Don José nell´opera di Bizet prima di uccidere l´amante: «Sono io che ho ucciso la mia amata Carmen». Ma cosa resta dell´amore quando la vittima non è altro che un oggetto di possesso e di gelosia? Che ruolo occupa la donna all´interno di una relazione malata e ossessiva che la priva di ogni autonomia e libertà? Per secoli, il “dispotismo domestico”, come lo chiamava nel XIX secolo il filosofo inglese John Stuart Mill, è stato giustificato nel nome della superiorità maschile. Dotate di una natura irrazionale, “uterina”, e utili solo – o principalmente – alla procreazione e alla gestione della vita domestica, le donne dovevano accettare quello che gli uomini decidevano per loro (e per il loro bene) e sottomettersi al volere del pater familias. Sprovviste di autonomia morale, erano costrette ad incarnare tutta …

Pil nascosto e lavoro in nero Italia sempre più “sommersa”

Un sesto della ricchezza del Paese che sfugge alle rilevazioni ufficiali, così come tre milioni e mezzo di lavoratori: sono cifre drammatiche, che lo diventano ancor di più individuando la chiara linea di tendenza fra i molti dati forniti ieri dall’Istat, ovvero quella di un’Italia che non solo è incapace di porre un freno a una delle sue anomalie più croniche, ma che anzi vede peggiorare il fenomeno che forse maggiormente l’allontana dall’Europa. Dichiarazioni fasulle, costi gonfiati, lavoro in nero: per l’Istituto nazionale di statistica questa diffusa illegalità alimenta come non mai l’economia sommersa, che aumenta di conseguenza il suo peso percentuale rispetto al pil, fotografando una nazione dove, appunto, circa un sesto della ricchezza sfugge alle statistiche ufficiali e, di conseguenza, anche all’erario. Nel 2008, secondo le stime dell’ Istat, il valore aggiunto prodotto nell’area del sommerso economico si è attestato tra un minimo di 255 e un massimo di 275 miliardi di euro, con un peso (in crescita per la prima volta in sette anni) tra il 16,3% e il 17,5%del pil. La …

"Un Paese immerso nella palude", di Michele Ainis

L’Italia che s’accinge a celebrare un secolo e mezzo di storia nazionale è diventata una palude, uno stagno d’acque limacciose nel quale siamo immersi fino al collo. Scorri le cronache che incalzano giorno dopo giorno, e t’accorgi che nessun ceto sociale, nessuna categoria professionale è fuori dalla melma. Ci trovi dentro il poliziotto e il giudice, l’imprenditore e il generale, il direttore della Asl così come il prefetto, il banchiere, il professore. E ovviamente il politico di turno, con le sue mani rapaci. Tutti affaccendati in faccende deplorevoli ma ben retribuite, e infatti il faccendiere ormai incarna il mestiere con la maggiore schiera di seguaci. Tu vedi che l’Italia è questa, ma sai pure che non è soltanto questa. All’università imperversano piccoli baroni (fateci caso: in genere sono anche bassi di statura), ma i più insegnano, studiano, scrivono, non passano tutto il proprio tempo a imbastire trame e organigrammi. Succede lo stesso negli ospedali, nei tribunali, negli studi professionali, nelle aziende. Succede tra le forze dell’ordine, al di là di qualche mela marcia. Proprio ieri …

"Leghisti indagati per 'Ndrangheta", di Angela Camuso

Decine di politici locali di comuni dell’hinterland milanese, molti dei quali leghisti, tra cui un manipolo di sindaci e numerosi assessori e consiglieri locali sono indagati a Milano, a vario titolo, per concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione, turbativa d’asta, abuso d’ufficio, finanche concorso in estorsione. Era la scorsa primavera e la procura di Reggio stava da tempo intercettando i vertici della ‘ndragheta durante riunioni in alta montagna. Ed è così emerso che numerosissimi appalti edili per opere pubbliche, eseguiti o da eseguire in Lombardia, venivano decisi in Calabria da un organismo finora semi-sconosciuto della mafia reggina: la cosiddetta “Provincia”, quasi una cupola di Cosa Nostra, che si è scoperto avere ordinato anche una serie di omicidi commessi nel capoluogo lombardo come quello del boss Carmelo Novella, ucciso a luglio 2008, per impedire ai capi della ‘ndrangheta a Milano di organizzare autonomamente una propria “provincia” in Lombardia. L’aspetto sconvolgente di entrambe le due inchieste è il grado di infiltrazione della ‘ndrangheta nell’economia lumbard. L’Unità 13.07.10

Stragi naziste, il Pd: “Risarcire i familiari delle vittime”

Convertito in legge il decreto legge che sospende i risarcimenti. Ghizzoni e Miglioli: “Approvare rapidamente il disegno di legge del Pd che prevede l’equa riparazione”. “Un’altra legge scandalosa, voluta dal centrodestra, che sospende di fatto i risarcimenti dovuti dalla Germania ai familiari delle vittime delle stragi naziste. Bisogna approvare rapidamente il disegno di legge, presentato dal Pd, che prevede un’equa riparazione a favore dei familiari delle vittime”. E’ quanto chiedono gli on. Manuela Ghizzoni e Ivano Miglioli, firmatari del disegno di legge presentato alla Camera da un gruppo di parlamentari democratici. Oltre al risarcimento la proposta di legge prevede l’istituzione di un fondo a favore della conservazione della memoria storica di quegli eventi. Il fondo, nelle intenzioni dei firmatari della proposta, dovrebbe finanziare attività di ricerca storica, azioni di supporto alla manutenzione e custodia di opere dedicate alla memoria delle stragi e diffusione della conoscenza storica nelle scuole. “Il disegno di legge – spiegano in una nota i due parlamentari del Pd – si propone di superare il grave ritardo scontato dalle inchieste, che nel …