Mese: Luglio 2010

"Un salto nel buio", di Tito Boeri

Sarà un voto di fiducia, politico anziché sui contenuti della manovra. Fin qui nulla di nuovo. Ma questa volta i senatori voteranno ancora più al buio del solito. Dovranno davvero fidarsi dell´esecutivo: a poche ore dal voto dell´Aula non era infatti ancora disponibile la tabella che riassume e quantifica gli effetti delle variazioni apportate al testo originario del decreto nell´ultimo mese e mezzo. Come spesso accade, queste modifiche vengono introdotte all´ultimo momento dai sottosegretari e possono anche differenziarsi significativamente da quelle approvate in Commissione Bilancio. La manovra è importante, ma piccola al cospetto degli altri paesi europei. Se da noi ci sono “lacrime e ue”, chissà cosa dovrebbero dire i cittadini francesi e belgi, che subiscono un aggiustamento fiscale tre volte superiore al nostro. Per non parlare dei cittadini di paesi nell´epicentro della crisi con aggiustamenti da cinque (Portogallo) a dieci (Irlanda) volte maggiori del nostro. Non possiamo che augurarci che non si rendano fra un anno necessari nuovi interventi correttivi, date dimensioni e crescita inarrestabile del nostro debito pubblico. Aumenta di 1.300 euro al …

È un governo in agonia

Dimissioni, per evitare il voto della mozione di sfiducia alla Camera presentata dal Pd e accolta dal presidente della Camera, Gianfranco Fini: si conclude così l’esperienza al governo di Nicola Cosentino che, coinvolto nello scandalo P3, lascia il posto di sottosegretario all’Economia. Fatale, all’esponente del Pdl, la scoperta di un affaire che vede tra i suoi protagonisti il faccendiere Flavio Carboni e gli imprenditori campani Lombardo e Martino (arrestati) e il governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci (indagato). La “cupola” avrebbe avuto come interesse primario la gestione degli appalti sull’energia eolica in Sardegna ma si è anche occupata di politica in senso stretto, orchestrando una campagna diffamatoria ai danni di Stefano Caldoro, candidato del Pdl alle regionali campane, nel tentativo di rilanciare le azioni di Cosentino nella corsa a governatore, in netto ribasso dopo essere stato accusato di associazione camorristica. Da Enrico Letta, vicesegretario del Partito Democratico, arriva un giudizio netto: “La maggioranza, con le dimissioni di Cosentino, dimostra di essere alle corde. Quella di oggi è la rivincita di due soggetti politici sull’arroganza del premier. …

Bersani: "Il berlusconismo è finito. Democratici manteniamo i nervi saldi"

L’Unità intervista Bersani a Washington: “La corruzione infetta le istituzioni, il Paese è senza guida. Teniamo la barra di un’opposizione ferma e guardiamo alle forze più responsabili”. «Ai democratici dico: nervi saldi». Pier Luigi Bersani guarda con preoccupazione ai «gravissimi fatti di corruzione che stanno infettando le istituzioni e i luoghi di governo». Ora spunta “Cesare”, quello che tutto sapeva. Il leader del Pd sottolinea che al di là dei nomi di Nicola Cosentino, Denis Verdini, Claudio Scajola e di tutti gli altri invischiati in questa torbida vicenda che passa per l’eolico sardo, gli appalti per il G8 e vecchie e nuove logge segrete, quel che ormai è chiaro è che «sotto l’ombrello dell’imperatore si sono creati dei meccanismi quasi feudali, con vassalli, valvassori e valvassini che hanno ritenuto di potersi muovere avendo in mano un pezzo di potere e giostrandolo anche al di fuori dei circuiti istituzionali». Siamo arrivati, dice il segretario del Pd, a «un punto critico». E alle «forze più responsabili del centrodestra» lancia un appello: «Riconoscano che il Paese è senza …

Università, Pd: governo le vuole soffocare, lo conferma assestamento di Bilancio Ghizzoni: per 2011 il taglio è di oltre 1 miliardo 400 milioni

“L’assestamento di bilancio è la conferma che il Governo vuole far morire le università di asfissia. Non è infatti stato destinato neanche un euro in conto capitale all’istruzione universitaria sebbene le continue decurtazioni rendano ormai il fondo di finanziamento ordinario (Ffo) sufficiente solo a coprire gli stipendi del personale degli atenei. Per non parlare dell’irrigidimento delle risorse descritto anche dalla Corte dei Conti che impedisce alle università di assolvere alla funzione di alta formazione necessaria allo sviluppo del paese. E se il quadro è già oggi preoccupante, per l’anno prossimo c’è da mettersi le mani nei capelli: la previsione è infatti di 1 miliardo e 400 milioni in meno rispetto alle disponibilità attuali, che sono già del tutto insufficienti. Davanti a questi dati e all’ulteriore attacco contenuto nella manovra economica rammarica, ma purtroppo non stupisce, il silenzio assenso del ministro Gelmini”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Cultura, Manuela Ghizzoni. ****** Cultura, Pd: assestamento di bilancio conferma collasso, Bondi ci porta al Medioevo De Biasi: con 0,03% del Pil siamo fanalino di coda …

"Nome in codice "Cesare". Silvio informato su tutto", di Massimo Solani

«Dovremmo raggiungere… Chiamiamolo così, cerca di capire: Cesare. Che sarebbe Cesare». Il 28 settembre 2009 Flavio Carboni è al telefono con Maria, una collaboratrice del presidente della Sardegna Cappellacci. Ma chi è questo “tale” Cesare il cui nome ricorre decine di volte nelle carte dell’inchiesta sulla nuova loggia P3? Cesare che va informato delle manovre sulla Consulta per il Lodo Alfano, Cesare a cui va riferito delle notizie (false) che vedrebbero Caldoro coinvolto in una storia di trans, Cesare a cui va detto degli affari sull’eolico in Sardegna. La risposta la danno i carabinieri in una nota ad una delle informative agli atti dell’inchiesta (nota n. 15 pag 12 segue informativa nr. 474/1- 50-3-44). Cesare, scrivono, «è pseudonimo utilizzato per riferirsi al Presidente del Consiglio». È la chiave di volta. Cesare è Silvio Berlusconi, il deus ex machina che si muove dietro le quinte di tutte le manovre della nuova loggia. Sempre informato, sempre presente un passo indietro. «Mio cugino Cesare vuole sapere», dice Arcangelo Martino il 30 settembre 2009 in piena manovra di salvataggio …

Salta per i disabili il tetto di venti alunni per classe

Per favorire l’integrazione degli alunni con disabilità, il nostro sistema prevede due forme di intervento tra di loro integrate: l’assegnazione di docente di sostegno per un tempo rapportato alla gravità dell’handicap e la riduzione del numero complessivo di alunni fino ad un massimo, di norma, di venti unità. Per quanto riguarda la formazione delle classi, dall’anno scorso, per effetto del Regolamento sulla rete scolastica (dpr 81/2009) è stato ripristinato il limite di venti alunni, a cominciare gradualmente dalle prime classi: Le classi iniziali delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado, ivi comprese le sezioni di scuola dell’infanzia, che accolgono alunni con disabilità sono costituite, di norma, con non più di 20 alunni. Un emendamento approvato in Commissione Bilancio al Senato sembra riportare, però, indietro tale disposizione, in quanto consente di derogare da tale limite numerico. A lanciare l’allarme per tale intervento sono stati i parlamentari di opposizione che ha così commentato l’emendamento “Con una mano il governo raccoglie, pur con ritardo, le giuste proteste degli invalidi sulle pensioni e sugli assegni d’accompagnamento, con …

Per l'Onu «la legge sulle intercettazioni mina la libertà di espressione». Frattini: «Sconcertato»

l governo italiano deve «abolire o modificare» il progetto di legge sulle intercettazioni perché «se adottato nella sua forma attuale può minare il godimento del diritto alla libertà di espressione in Italia». Lo ha detto il relatore speciale dell’Onu sulla libertà di espressione, Frank La Rue in un comunicato. Le pene previste dal disegno di legge per editori e giornalisti, secondo La Rue, sono sproporzionate. «Quelle disposizioni possono ostacolare il lavoro dei giornalisti su questioni di pubblico interesse come la corruzione, data la lunghezza eccessiva dei procedimenti giudiziari in Italia», ha spiegato il relatore guatemalteco. «Se adottato nella forma attuale, (il ddl) può minare il godimento del diritto alla libertà di espressione in Italia», ha insistito. Nel comunicato, La Rue ha sottolineato che se la legge sulle intercettazioni entrasse in vigore, qualunque giornalista non iscritto all’Ordine potrebbe essere condannato fino a quattro anni di carcere per il solo fatto di aver registrato conversazioni senza l’autorizzazione dell’interessato. La Rue ha auspicato di poter venire in Italia l’anno prossimo per valutare la situazione nel campo della libertà …