Mese: Luglio 2010

"Le Idi di Luglio", di Massimo Gramellini

Ave direttore, attraverso il Suo giornale intendo denunciare l’uso improprio che in questi giorni si sta facendo del mio nome. Mi ritrovo coinvolto in resoconti bizzarri, tirato in ballo da individui a me del tutto ignoti. «Amm’a vedé Cesare» (ma che lingua è, sannita?). «Credo che il dossier sia arrivato nelle stanze di Cesare, i tribuni ne hanno già dato notizia». (Chiacchieroni perditempo, prima o poi li caccio e metto al loro posto una vestale). «Marcello parla anche a nome di Cesare». Alt. E chi sarebbe questo Marcello che parla a mio nome? Il glorioso console che conquistò Siracusa o il noto bibliotecario che tiene i contatti con Palermo? Ce n’è uno che si spaccia per mio cugino: gli dedicherò il «De bello pallico», una raccolta di barzellette lapidarie (la mia preferita è «Veni vidi Ici», dedicata al federalismo fiscale). Un altro tira in ballo la storia del «vice Cesare» e qui non vorrei sembrarle petulante, ma visto che sull’argomento ho già preso un bel po’ di pugnalate, ribadisco che non esiste ancora un vice …

"Quella macchina del fango targata Cosentino", di Roberto Saviano

Quando si dà fastidio al governo o a chi comanda cosa succede in Italia? Quando un politico viene scelto al posto di un altro più potente ma indagato dall´antimafia cosa accade? Ora lo vediamo. In quel momento, infatti, si attiva una macchina fatta di dossier: giornalisti conniventi e politici faccendieri cercano attraverso media e ricatti di delegittimare i rivali. Così succede a chi non si allinea, fango, voci, raccolta dei vizi, sgretolamento delle virtù. Un mestiere in cui alcuni cronisti campani sono maestri, un meccanismo che in Campania è remunerativo più che altrove. Leggere le indagini di questi ultimi giorni prende allo stomaco, crea vertigine. Per questo tutti devono sapere e chi non reagisce sceglie, in qualche modo, di essere complice. Provate a leggere e capire quanto organizza Nicola Consentino insieme a Arcangelo Martino, Pasquale Lombardi, Flavio Carboni, Ernesto Sica. Con un aiuto fondamentale. Quello del Presidente della Corte di Appello di Salerno perché secondo i carabinieri «Umberto Marconi dà una consulenza giuridica a tutta l´operazione e connette le informazioni all´ambiente giornalistico e giudiziario». Il …

"Cronaca di una stangata: Chi paga il rigore di Tremonti", di Bianca Di Giovanni

C’è chi già si è accorto molto bene che significano le parole «rigore e austerità» così tanto ripetute dal ministro Giulio Tremonti per giustificare l’ultima stangata prodotta dai suoi uffici. Dopo aver messo in salvo i capitali illegalmente esportati, e anche i propri stipendi (tuttora non risulta che i parlamentari si siano tagliati granché quanto a prebende), il governo si è convertito al credo della «frugalità»: basta che sia degli altri. Così, è arrivata la «dieta» su tutto quello che sa di Stato o di pubblico. Più che una dieta è una pozione mortale, gli anglosassoni chiamano il sistema: «starving the beast». Affamare la bestia. Cancellare il pubblico per lasciare agli «spiriti animali» campo libero. Ma per i cittadini come funziona la pozione? PENSIONI Per ora hanno cominciato a subirne gli effetti i pensionandi del pubblico impiego. Chi si aspetta di ricevere una liquidazione superiore ai 90mila euro sa già che la otterrà a rate trimestrali. Così, appena uscito il decreto, coloro che hanno già raggiunto i requisiti per il pensionamento sono corsi a presentare …

"I giudici e il peso del rinvio", di Luigi La Spina

Le sentenze dei magistrati si rispettano, ma si possono commentare. La decisione dei giudici amministrativi sulle elezioni regionali in Piemonte ha innescato, per la felicità dei giuristi, una ridda di interpretazioni e di pareri contrastanti. Per il comune cittadino, invece, la reazione, di sorpresa e di sconcerto, è stata abbastanza comune. Di fronte a due litiganti, ci si aspetta un verdetto che dia ragione o all’uno o all’altro. Al contrario, davanti a due strade, i giudici del Tar ne hanno individuato non solo una terza, persino una quarta e una quinta. Dalla giustizia si chiede la riduzione delle tesi contrastanti in una sola verità. Come si può non esprimere un sentimento di perplessità, quando da una camera di consiglio nasce una moltiplicazione delle ipotesi? A tutela del lettore, e magari anche dell’autore, è bene evitare di scendere in dettagli giuridico-amministrativi che, una volta e chissà perché, si attribuivano alle propensioni contorte di menti bizantine. Ma con qualche azzardo, il mestiere impone di tentare una semplificazione. Contro la vittoria del leghista Cota, alla Regione Piemonte, erano …

Tutti gli errori della manovra

“Noi non abbiamo mai messo in discussione né la necessità della manovra né la sua consistenza. Abbiamo invece insistito, e continueremo a farlo, sul fatto che questa manovra sia fortemente ed evidentemente iniqua e che sia recessiva, destinata cioè ad impoverire il Paese di ogni prospettiva di crescita e di sviluppo. Io guardo all’iniquità di questa manovra, alla sua straordinaria povertà di effetti nel tempo, al suo essere davvero così circoscritta all’oggi”. E’ l’attacco della dichiarazione di voto della capogruppo PD in Senato, Anna Finocchiaro, in occasione della fiducia chiesta dal governo sulla manovra correttiva. Ed è un attacco ai cardini della manovra tremontiana che non offre nulla al paese, ai suoi giovani. Ma non solo, la Finocchiaro ha ben riassunto i punti deboli della legge. In questa manovra non c’è una misura sul Mezzogiorno. Questa maggioranza ha vinto in Sicilia anche sull’onda del Ponte sullo Stretto; ebbene ( guardare all’articolo 46 ) gli unici soldi che ci sono, quei pochi che ci sono, sono destinati al MOSE; il resto, se guardiamo all’esperienza fatta in …

Scuola, Pd: Gelmini senza vergogna, è lei responsabile dei tagli

Ghizzoni: non servono gesti caritatevoli, ma atti politici: ritiri riforma licei. “Senza vergogna. È l’unico commento possibile alle parole che il ministro Gelmini indirizza alla giovane Alice, aspirante liceale esclusa per sorteggio. I provvedimenti adottati dal ministro negli ultimi due anni, hanno già portato al taglio di più di 25 mila posti di docenze nella scuola superiore e per il prossimo anno se ne dovranno cancellare altri 11 mila. Queste sono cifre inconfutabili contenute nelle circolari ministeriali che la Gelmini ora vorrebbe liquidare senza pudore come propaganda delle opposizioni. Non fa onore ad un ministro della repubblica sottrarsi alla responsabilità elle proprie scelte ragionieristiche che costringono le scuole italiane a rifiutare le legittime domande di formazione e a sottrarsi pertanto al mandato costituzionale. La disponibilità espressa dal ministro per realizzare il desiderio della giovane Alice ha il sapore di un gesto caritatevole mentre meriterebbe una risposta politica. Meglio sarebbe cioè un bel passo in dietro ed uno stop alla cosiddetta riforma della scuola superiore che impoverirà il nostro sistema di istruzione a danno del paese …