Mese: Luglio 2010

"L'Università protesta contro la Gelmini ma Berlusconi va all'Ateneo di Mr Cepu", di Maristella Iervasi

La e-mail è arrivata in queste ore agli oltre 3mila iscritti all’Ateneo telematico eCampus. Agli studenti ha scritto il rettore Lanfranco Rosati in persona. Lunedì mattina, il premier Silvio Berlusconi, visiterà privatamente il campus di Novedrate, in Brianza alle porte di Como, e «parlerà con studenti e docenti». Un evento – sottolinea Rosati ad ogni studente telematico – «che arriccherà la tua esperienza formativa». Come dire, da non perdere. Tant’è che subito dopo l’e-mail precisa quanto segue: comfermare la presenza via posta elettronica o telefonincamente e contiene persino un tassativo consiglio su come vestirsi per incontrare il premier: «Siete invitati ad indossare l’abbigliamento informale». Roba da non crederci. Proprio mentre tutti gli Atenei d’Italia – dalla Sapienza di Roma all’Università di Cagliari – sono in mobilitazione contro il ddl Gelmini e i tagli previsti all’istruzione dalla Finanziaria di Tremonti che mette letteralemnte in ginocchio le università e la ricerca, il Cavaliere sceglie di far “visita” all’Ateneo di Mr.Cepu, Francesco Polidori. L’idea di entrare in un “caldo” Ateneo in fermento, com’è per l’appunto La Sapienza, neppure …

"Perché non esiste l'opinione pubblica unica", di Ilvo Diamanti

Difficile trovare un´altra epoca nella quale il richiamo al popolo sia risuonato così ossessivo e insistente. Quasi come un rap. Nelle varianti più diverse. La più frequente evoca la “volontà degli elettori”. Contro cui congiurerebbe la Sinistra, insieme ai suoi complici e alleati. I magistrati, in testa. E, naturalmente, i giornalisti. Le testate della stampa e della tivù che continuano a fare – seriamente – il loro mestiere. Tradotto, nel linguaggio del premier: gettano fango per “ribaltare il voto”. Lo stesso argomento usato dalla Lega contro un´altra Magistratura, il Tar del Piemonte, che ha imposto il riconteggio di 15 mila schede delle ultime elezioni regionali. Che rischiano, così, di essere ripetute. Qui non sono le specifiche vicende, a interessarci. La P3 o la verifica del risultato in Piemonte. Ma, appunto, l´argomento usato. Il tradimento del popolo e degli elettori. Seppure non sia facile capire come potrebbero, la sinistra, i giudici e i giornalisti, impedire al governo di governare. Questione di numeri, visto che nessun governo del dopoguerra ha potuto disporre di una maggioranza tanto ampia. …

"Bene la Gelmini quando ci copia, ora ci segua anche su ricercatori, studenti e risorse", di Marco Meloni

Il fatto che, seppure con qualche mese di ritardo, il ministro Gelmini riprenda la proposta del Partito Democratico sul ricambio generazionale nell’università che il governo aveva bocciato in commissione al Senato, è positivo. Viceversa sono del tutto fuori luogo le sue polemiche sulle civilissime forme di protesta dei ricercatori, che si stanno limitando a svolgere i compiti previsti per loro dalle norme vigenti. Il danno agli studenti lo fa la sua proposta di legge che non prevede nessuna risorsa per promuovere il diritto allo studio dei meritevoli ancorché privi di mezzi, come afferma la Costituzione. Al governo e alla maggioranza diamo un consiglio: leggano le nostre proposte su studenti, ricercatori e risorse, abbiano l’umiltà di tornare sui loro passi e di accoglierle, così da modificare in modo significativo una legge finora pessima. In effetti, nell’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera la Gelmini riprende integralmente la nostra proposta di adeguare al resto d’Europa l’età di pensionamento dei docenti universitari, utilizzando tutte le risorse liberate per assumere nuovi docenti e consentendo alle università di fruire delle …

"Finocchiaro: questa manovra è iniqua e fa ricadere solo sulle fasce deboli e i redditi medio-bassi i sacrifici”

La capogruppo del PD al Senato Anna Finocchiaro intervistata a tutto campo alla festa nazionale del Partito Democratico sulla Green Economy a Carpi: “Stanno chiudendo i rubinetti dei diritti sociali e di cittadinanza e assetando gli italiani”. Un folto pubblico ha partecipato a Carpi all’iniziativa con la capogruppo al Senato del PD Anna Finocchiaro alla Festa nazionale del Partito Democratico sulla Green Economy. A poche ore dalla battaglia parlamentare condotta dall’opposizione contro la manovra, approvata al Senato grazie alla blindatura del voto di fiducia, la capogruppo del PD è giunta nella città dei Pio accolta da quasi 400 persone per rispondere alle domande della giornalista di TRC Roberta Vandelli. L’ampia intervista ha toccato i temi dell’economia, della politica e della condizione sociale del paese, senza trascurare gli scenari futuri che possono aprirsi in seguito alle tensioni interne alla maggioranza di centrodestra. “Questa manovra sarà pure necessaria – ha commentato la capogruppo del PD – ma noi riteniamo che non debba ricadere solo sulle fasce più deboli dei cittadini e sui redditi medio bassi e i …

"Bersani: pronti a transizione primo obiettivo legge elettorale", di Simone Collini

Il Pd dà poco credito al Berlusconi che torna a minimizzare sulla nuova P3 (l’aveva fatto anche prima delle dimissioni di Nicola Cosentino), promette per l’ennesima volta di ridurre le tasse ed esclude «ipotesi diverse di governo». I vertici dei Democratici sono convinti che questa fase non può durare a lungo e che l’unica soluzione per uscire dallo stato di crisi sia dar vita proprio a un governo diverso, un esecutivo di transizione che in breve tempo approvi le riforme necessarie per un rilancio dell’economia e una nuova legge elettorale con cui andare poi di nuovo al voto. È lo stesso segretario Bersani a far sapere che da parte del Pd c’è la «disponibilità a considerare una fase di passaggio per uscire da questo ciclo politico», a precisare che «quando parliamo di superamento di un ciclo, parliamo di Berlusconi» e a lanciare nuovamente un appello alle «forze più consapevoli» del centrodestra affinché riconoscano che «così non può andare», mentre è possibile dar vita a un governo di transizione delimitato da ben precisi paletti. Il «primo» …

"Prove di federalismo, più tasse sulle imprese", di Valentina Conte

Il fisco in salsa federalista sa già di promessa mancata. A sorpresa, da una prima indagine sugli effetti dei nuovi studi di settore “regionalizzati”, si scopre che non solo l´obiettivo di pagare meno tasse si allontana, anzi si ribalta, ma a versare di più sarà proprio quella parte del Paese che da sempre lo invoca: il Nord. Le città più “tartassate” sono proprio lì: Milano, Venezia, Bologna. Mentre il Sud, per una volta, sorride. Notizia ferale per i 3,6 milioni di contribuenti soggetti agli studi. A partire dalle 220 mila aziende del settore edile, le prime a testare il nuovo meccanismo di accertamento legato alle diversità territoriali. Entro il prossimo 5 agosto, molte tra loro si confronteranno con un livello del fatturato presunto relativo al 2009 superiore a quello del 2008 (calcolato in base al “vecchio” metodo nazionale) anche del 17%. E dunque saranno soggette a più tasse. La simulazione, condotta dalla Cgia di Mestre, tiene conto dei criteri introdotti dalla legge 133 del 2008, pensati come apripista al federalismo fiscale. In pratica, nel nuovo …

"I reati? Non hanno colore", di Valerio Onida

Complice forse la giornata di “silenzio stampa” del 9 luglio, non hanno avuto molta eco finora due sentenze della Corte costituzionale in tema di immigrazione irregolare depositate l’8 luglio. La prima dichiara l’illegittimità costituzionale della norma, contenuta nel primo “pacchetto sicurezza” del 2008, che aveva introdotto l’aggravante dei reati, consistente nell’essere stati commessi da persona che si trova illegalmente sul territorio nazionale. Qualunque reato era punito più gravemente (con un aumento della pena fino a un terzo) se commesso da uno straniero extracomunitario in situazione di irregolarità. La seconda sentenza dichiara invece non fondate o inammissibili le questioni di costituzionalità sul nuovo reato di ingresso o trattenimento nel territorio dello stato in violazione delle norme sull’immigrazione, introdotto e punito (con l’ammenda da 5 a 10mila euro) dal secondo “pacchetto sicurezza” del 2009. Sul piano generale, la prima cosa da segnalare con soddisfazione è che la giustizia costituzionale ha fatto il suo corso: magari un poco tardi (due anni dopo l’approvazione della legge, nel caso dell’aggravante), ma viene restaurato il primato dei valori costituzionali. Commentiamo qui …