Mese: Luglio 2010

Potrebbe essere un giorno decisivo per le sorti della riforma delle superiori

La camera di consiglio del Tar Lazio esamina oggi la documentazione prodotta dal Miur relativamente ai ricorsi presentati dalla Flc Cgil e da altre associazioni contro la circolare n. 37/2010 sugli organici. La precedente seduta del 5 luglio scorso era stata aggiornata per dar tempo (due settimane) al Miur di produrre una “documentata relazione che riferendo sui fatti di causa, controdeduca puntualmente sui motivi dedotti con il ricorso”. Secondo i ricorrenti quella circolare che, come tutti gli anni, avrebbe dovuto accompagnare il decreto interministeriale sugli organici, quest’anno riportava soltanto le tabelle dei nuovi organici della scuola secondaria superiore riformata dal 1° settembre prossimo. Inoltre è stata emanata il 13 aprile 2010, in assenza dei regolamenti di attuazione della riforma, entrati in vigore a metà giugno. da Tuttoscuola 19.07.10 Una circolare, dunque, priva di base normativa che la potesse legittimare, con la conseguenza, sostengono i ricorrenti, che non può produrre effetti, a cominciare dai trasferimenti del personale docente a della seguito della riduzione di posti. Il Tar ha rinviato al 19 luglio ogni decisione per una …

Tagli, medici in sciopero: «Stiamo difendendo i diritti dei malati», di Bianca Di Giovanni

«Chiediamo scusa ai cittadini per i disagi, ma in gioco c’è il bene prezioso della sanità pubblica». Annuncia così lo sciopero di oggi il segretario nazionale della Fp Cgil medici, Massimo Cozza. Uno stop dal lavoro di 24 ore dei dirigenti medici, veterinari, sanitari e amministrativi, con tanto di sit-in davanti a Montecitorio a mezzogiorno. Vengono sospesi 40 mila interventi chirurgici, «saltano» migliaia di visite specialistiche e di prestazioni diagnostiche, paralizzata tutta l’attività veterinaria connessa al controllo degli alimenti. Ma l’urgenza resterà garantita. Alla protesta aderiscono tutte le sigle autonome del comparto, oltre alla Cgil Funzione Pubblica. Fanno eccezione Cisl e Uil, che evidentemente considerano accettabili i tagli previsti. Con il governo c’è il solito botta e risposta. Davanti alle telecamere il titolare della Sanità ha buttato acqua sul fuoco. Ferruccio Fazio, ha ribadito che «non si prevede blocco del turn over nelle Regioni con i conti a posto e si pensa ai contratti a tempo per valorizzare il merito». I ricambi del personale verranno congelati, ha assicurato, «solo nelle quattro Regioni in profondo rosso». …

«Verifichiamo insieme tagli e sprechi», intervista a Vasco Errani di Luca Cifoni

«Verifichiamo insieme la ripartizione dei tagli anche alla luce delle manovre precedenti; e per combattere gli sprechi verifichiamo i costi di funzionamento di tutta la pubblica amministrazione, partendo dalle varie società partecipate». Vasco Errani, presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, rilancia la palla al governo e torna a sollecitare la ricerca di un’intesa sui tagli della manovra, dopo la dura contrapposizione delle scorse settimane. Le Regioni avevano minacciato di rispedire al governo le deleghe sulle materie “tagliate”. Poi è cambiato qualcosa? «No. Abbiamo semplicemente preso atto che anche alla Camera è stata posta la fiducia, e abbiamo accantonato questa proposta, che comunque è stata una provocazione utile. Ma ripetiamo quello che abbiamo sempre detto. Cioè che la manovra è insostenibile, perché riduce i servizi a cittadini e imprese, e che serve invece una leale collaborazione tra i vari livelli istituzionali. Noi vogliamo discutere: i tagli oltre ad essere squilibrati mettono obiettivamente a rischio il federalismo fiscale. Detto questo, le decurtazioni dei trasferimenti scatteranno dal primo gennaio 2011 e da qui alla Finanziaria noi …

Bersani: «L’immagine dell’Italia: corruzione e crisi sociale», di Simone Collini

Che ci sia un problema di corruzione, oltre che sociale, che si sia aperta una questione di legalità e mancato rispetto delle regole, lo vedono bene gli italiani. E non solo gli italiani». Pier Luigi Bersani parla poche ore prima di imbarcarsi sull’aereo che dagli Stati Uniti lo riporta in Italia. Questa settimana di incontri e colloqui tra Washington e New York è stata caratterizzata qui da noi dall’uscita di notizie su loschi affari e nuove logge segrete, in cui i nomi dei faccendieri sono affiancati da quelli di esponenti del Pdl. E il segretario del Pd ha toccato con mano la «preoccupazione» che anche oltreoceano desta «l’instabilità italiana». Un’instabilità a cui si aggiungono anche evidenti «meccanismi di controllo dell’informazione» e pratiche tese a «deformare il sistema democratico». «È inutile che Berlusconi dica che godiamo di una buona immagine all’estero», dice Bersani dopo aver incontrato membri del Dipartimento di Stato, del Congresso Usa, dell’Onu, sindacalisti, economisti. «Semplicemente, non risulta. L’Italia in questo momento viene guardata con un misto di apprensione e incredulità. In molti colloqui …

"Ghe pensi mi? No, l'Umberto", di Miguel Gotor

«Ghe pensi mì»: al rientro dal suo viaggio a Panama, Berlusconi si è espresso in dialetto milanese per raccogliere le energie necessarie a fronteggiare una crisi di appannamento della sua lecmmagini propri della mitologia leghista più tradizionale, si è detto convinto che il presidente del Consiglio «se la caverà» perché una di queste mattine, novello Alberto da Giussano, «si alzerà , scoprirà che la spada è ancora affilata e la userà per fare la guerra». Staremo a vedere, ma intanto lo scambio di amorosi sensi fra i due grandi lombardi della politica italiana – l’imprenditore brianzolo che si è fatto da sé e l’uomo del popolo con in testa un’idea meravigliosa – rivela una nuda e cruda verità: la Lega, ogni giorno che passa, ha sempre di più in tasca la golden share del governo. Eppure, al di là delle battute in dialetto e delle strizzatine d’occhio gergali, la situazione del governo è più difficile di quello che sembra. In primo luogo, perché è del tutto chiaro che il giorno in cui Berlusconi deciderà di …

Il Parlamento ascolti la voce dei ricercatori

Il Forum Università, Saperi e Ricerca del Partito Democratico incontra l’università della capitale. Carrozza: “Gli atenei senza fondi non riescono a programmare le attività”. Meloni: “Riforme, non tagli, per premiare merito ed efficienza”. Ricercatori, professori e studenti a confronto nell’incontro promosso ieri dal Forum Università, Saperi e Ricerca del Partito Democratico. La discussione, introdotta da un intervento di Maria Chiara Carrozza, presidente del Forum, si è incentrata anzitutto sulla condizione degli atenei italiani: il mancato ripristino delle risorse minime necessarie per assicurare il loro funzionamento e l’incapacità del governo di affrontare la situazione dei ricercatori, stanno conducendo, infatti, in molti casi all’impossibilità di formulare l’offerta didattica per il prossimo anno accademico. Studenti e famiglie rischiano di non poter fare una scelta decisiva per il loro futuro. In questo contesto, la manovra del governo rappresenta un ulteriore colpo all’università e alla ricerca italiana: il Partito Democratico conferma il suo giudizio totalmente negativo sul comportamento della maggioranza, che non ha preso in considerazione le proposte di rifinanziare le università, di evitare un’ulteriore riduzione delle risorse per gli …

"Sfregiate le statue di Falcone e Borsellino", di Romina Marceca

Palermo, domani i 18 anni dalla strage di via D´Amelio. Napolitano: profondamente indignato. Condanna da tutte le forze politiche: atto vile, stupido, volgare e violento Nessuno ha visto. Doveva essere il giorno in cui il popolo dell´antimafia dava inizio alle manifestazioni per ricordare la strage di via D´Amelio. E invece è stato un altro giorno buio in cui Palermo è tornata a fare i conti con la rimozione dei suoi simboli. Lo sconcerto è piombato in strada con la profanazione delle statue in gesso di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Due creazioni esposte da meno di 24 ore in viale della Libertà e distrutte da chi ha agito in pieno giorno e nel centro città noncurante dei numerosi passanti. Lo sdegno è stato ancora più grande quando si è appreso che nessuno si è presentato ai carabinieri per contribuire alle indagini. «Profonda indignazione» è stata espressa dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. «C´è a Palermo chi ha paura perfino di due statue – tuona Rita Borsellino, l´eurodeputata sorella del giudice ucciso – e ci sono …