Mese: Luglio 2010

"Il decreto interministeriale n. 55 del 6 luglio 2010 non esiste!", di Mario Piemontese

Il TAR ha citato nell’ordinanza del 20 luglio il decreto interministeriale n. 55 del 6 luglio 2010, mentre l’Avvocatura dello Stato nella memoria del 13 luglio trasmessa al TAR ha citato il decreto interministeriale n. 55 del 6 luglio 2009. Il TAR del Lazio ha ravvisato l’illegittimità della C.M. n.37/10 perché con la circolare è stato trasmeso uno schema di decreto interministeriale sull’organico del personale docente per l’a.s. 2010/2011 e non un decreto. Il TAR inoltre ha affermato nella stessa ordinanza che tale decreto è il n. 55 del 6 luglio 2010. L’Avvocatura dello Stato nella memoria consegnata al TAR sostiene che il ricorso avverso la C.M. n. 37/10 è infondato perché la circolare è stata emanata dopo il decreto interministeriale n. 55 del 6 luglio 2009 relativo all’organico del personale docente per l’a.s. 2009/2010. E’ evidente che qualcosa non va! Cominciamo dall’Avvocatura dello Stato. L’Avvocatura dello Stato confonde l’organico del personale docente per l’a.s. 2009/2010 con quello per l’a.s. 2010/2011. Cita infatti un decreto intrministeriale del 2009 sull’organico per l’a.s. 2009/2010 per giustificare la …

"Scontro tra Tremonti ed enti locali. Il decreto sul federalismo blocca i fondi a comuni e province che non collaborano", di Nicoletta Cottone

È arrivato il primo via libera del Consiglio dei ministri al decreto attuativo del federalismo fiscale sui fabbisogni standard di Comuni e Province. Il testo ora passerà all’esame della Conferenza Stato-Regioni e della commissione bicamerale per il federalismo fiscale per poi tornare dopo l’estate in Cdm per il via libera definitivo. Si tratta del secondo decreto legislativo della delega sul federalismo fiscale. Il testo prevede il blocco ai fondi per i comuni e per le province che non collaborano all’attuazione del federalismo. La Sose (Società per gli studi di settore), infatti, potrà chiedere ai comuni e alle province di fornire, entro 60 giorni, tutti i dati necessari alla definizione dei fabbisogni standard. Chi non dovesse collaborare sarà «sanzionato con il blocco, sino all’adempimento dell’obbligo, dei trasferimenti a qualunque titolo erogati». Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha rassicurato sui tempi del decreto per l’autonomia fiscale degli enti locali che oggi hanno bocciato all’unanimità i tagli alla manovra: arriverà entro fine mese «nel rispetto dell’accordo firmato con i Comuni». Dunque non ci saranno slittamenti oltre la data …

"Un paese senza politica industriale", di Luigi La Spina

L’esercizio è semplice, ma l’effetto è impressionante. Basta accostare due notizie, registrate da tutti i giornali negli ultimi giorni. La prima, in ordine di tempo, si riferisce al rapporto Svimez 2010 sull’economia del nostro Mezzogiorno, dove si segnala addirittura il rischio di «una estinzione» dell’industria nel Sud. La seconda, di ieri, riporta le dichiarazioni dell’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, nelle quali si annunciano, da Detroit, il passo decisivo e obbligato dell’azienda sulla via dell’internazionalizzazione e la scelta di spostare in Serbia la costruzione della nuova monovolume, in un primo momento prevista a Mirafiori. Il drammatico allarme del più importante istituto di analisi economico-sociale sulla condizione delle nostre regioni meridionali e la cruda chiarezza con cui Marchionne esprime scetticismo sulle garanzie che negli stabilimenti italiani si possano ottenere per attuare progetti di investimento così impegnativi hanno suscitato nella classe politica e in quella sindacale del nostro Paese reazioni sconcertanti. Da una parte, deprecazioni generiche all’insegna di un meridionalismo sempre più vecchio e senza idee. Dall’altra, minacce, barricadiere nei toni e vane nella sostanza, contro le …

"La centrale del fango", di Ezio Mauro

Promemoria per l´estate. Mentre Berlusconi parla di “calunnie” e “campagne furibonde” contro il governo, c´è in realtà un metodo nel lavoro e nella ragione sociale della cosiddetta P3, che è venuto alla luce con chiarezza e non ha bisogno di passaggi giudiziari per avere una sua evidente rilevanza politica. È fatto di affari privati legati al comando pubblico, di istituzioni statali usate a fini personali, di relazioni privilegiate intorno a uomini potenti (Denis Verdini lo è, almeno fino ad oggi, e Marcello Dell´Utri altrettanto), di personaggi influenti arruolati per premere su personalità decisive – soprattutto nella giustizia – e infine di faccendieri svelti di mano e pronti a tutto, anche a essere bollati dal Premier come “pensionati sfigati” quando la rete è scoperta. Ma per riuscire, il metodo ha bisogno di qualcosa in più: infangare, delegittimare, distruggere. La macchina del fango che secondo i magistrati è stata messa in atto contro il candidato del Pdl alla guida della Campania, Stefano Caldoro, è agghiacciante e su “Repubblica” l´ha svelata Roberto Saviano. Si tratta della fabbricazione di …

"La riformetta dell'università", di Massimo Livi Bacci

Sull’università si sa tutto, o quasi. Ci sono analisi e saggi approfonditi, documenti e statistiche. Do per scontato che la maggioranza conosca la situazione e capisca la necessità di un rinnovamento. Essa si era posta (almeno originariamente) obbiettivi non troppo lontani da quelli della mia parte politica e sui quali una convergenza, magari parziale, avrebbe potuto essere costruita. Attendevamo dunque una riforma, con la R maiuscola, una riforma capace di ammodernare il modo di creare scienza e conoscenza, di diffonderle, di trasmetterle. Ma al governo è mancato il coraggio. Chi volesse ergersi a difensore dello stato attuale – e io non sono tra questi – qualche buona ragione potrebbe anche trovarla. Faccio solo un esempio. Lo stato della ricerca nel nostro paese non è poi così catastrofico: dalle graduatorie – quasi sempre citate per mostrare che gli atenei italiani stanno ai piani bassi delle classifiche – apprendiamo che la produzione scientifica nel campo della fisica pone l’Italia al settimo posto in campo internazionale, e ancora al settimo posto sta il nostro paese nell’ambito della biologia …

"Il dumping di Marchionne", di Luciano Gallino

Quattro anni fa, settembre 2006, Sergio Marchionne dichiarava prima in un discorso all’Unione Industriale di Torino, poi in un’intervista a questo giornale, che «il costo del lavoro rappresenta il 7-8 per cento». «E dunque – aggiungeva – è inutile picchiare su chi sta alla linea di montaggio pensando di risolvere i problemi». Per contro ieri annuncia che, tutto sommato, ritiene necessario picchiare proprio su chi sta alla linea. E le ragioni per farlo sembrano primariamente connesse al costo del lavoro. In questo caso i destinatari diretti del messaggio non sono i lavoratori di Pomigliano, ma quelli di Mirafiori, visto che un nuovo modello di auto che doveva venir prodotto nello stabilimento torinese sarà invece prodotto in Serbia. Una decisione che, se non è un de profundis per Mirafiori, poco ci manca. In verità l´ad Fiat ha usato parole un po´ diverse. Ha detto che in Italia i sindacati mancano di serietà. L´azienda non può assumere rischi non necessari per realizzare i suoi progetti nel nostro paese. Fiat deve essere in grado di produrre macchine senza …

Bretella Campogalliano-Sassuolo, un bel risultato per il territorio

I parlamentari modenesi del Pd accolgono con soddisfazione la delibera del Cipe che approva il progetto dell’’infrastruttura. Trasmettiamo la dichiarazione congiunta dei senatori Barbolini e Bastico e degli onorevoli, Ghizzoni, Levi, Miglioli e Santagata: “La delibera del Cipe che sblocca finalmente il progetto della Bretella Campogalliano-Sassuolo è un bel risultato per tutto il nostro territorio. La nuova infrastruttura consentirà di affrontare un problema di mobilità che riguarda tanto il sistema economico-imprenditoriale quanto le persone. L’opera fa parte di un disegno infrastrutturale elaborato e portato avanti negli anni dalle forze economiche e sociali, dalle Istituzioni locali, dalla Regione, dai Governi (in primis l’esecutivo guidato da Prodi) e dai tanti interlocutori che si sono succeduti nel tempo: il frutto di questo sforzo comune è un’opera che risponde realmente alle esigenze del territorio e che salutiamo quindi con grande soddisfazione. Ora – concludono i parlamentari modenesi – il nostro auspicio è che l’impegno da parte di tutti gli attori in campo prosegua nel tempo, fino all’effettivo accantieramento dell’opera.” ****** Bretella Campogalliano-Sassuolo, finalmente una notizia positiva dal Governo Dichiarazione …