Per i democratici la prima cosa da fare è assegnare i 21 agenti promessi dal governo e dagli esponenti locali del centrodestra.
Il carcere di Sant’Anna è il più sovraffollato tra i 13 istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna quindi uno dei più sovraffollati d’Italia, visto che la nostra regione è, in assoluto, quella con il più alto indice di sovraffollamento a livello nazionale. Al suo interno vivono circa 500 detenuti, il doppio della capienza, mentre il numero degli agenti penitenziari è molto al di sotto di quanto previsto dalla pianta organica.
La denuncia arriva dal Pd di Modena che sulla situazione esplosiva del Sant’Anna ha già presentato un’interrogazione in Comune e ne presenterà una analoga in Provincia. Altre interrogazioni, a firma di parlamentari modenesi, sono state presentate al ministro della Giustizia Alfano.
Oggi la pianta organica del carcere di Sant’Anna prevede 226 agenti. Gli agenti in servizio sono 170, 20 dei quali impiegati in funzioni amministrative. Tenendo conto dei turni, delle ferie, dei permessi e del personale distaccato in altre sedi gli agenti effettivi che si occupano della custodia dei detenuti sono meno di 130. E devono provvedere a 500 detenuti, circa uno ogni quattro, mentre il rapporto dovrebbe essere, sulla carta, di un agente per ogni detenuto.
“La prima cosa da fare – spiega Sergio Rusticali, coordinatore del Forum cittadino del Pd sulla sicurezza – sarebbe quella di assegnare finalmente al carcere di Sant’Anna i 21 agenti in più promessi a più riprese da esponenti del governo e del centrodestra locale. Sarebbe la misura minima da prendere di fronte a una situazione divenuta ormai ad altissimo rischio”.
Una situazione nella quale – secondo l’on. Manuela Ghizzoni che ha presentato un’interrogazione al ministro Alfano – diventa “praticamente impossibile svolgere quella funzione di recupero dei detenuti che la Costituzione assegna agli istituti di pena. E questo nonostante l’abnegazione e lo spirito di sacrificio dimostrato dagli agenti di custodia e dalle associazioni di volontariato”.
Il Piano carceri messo a punto dal governo prevede di aumentare i posti disponibili negli istituti penitenziari attraverso lavori di ristrutturazione e ampliamento delle strutture esistenti. In particolare è prevista la costruzione di un terzo padiglione al Sant’Anna in grado di ospitare altri 150 detenuti.
“Ma abbiamo il fondato timore – avverte il consigliere regionale Luciano Vecchi – che la nuova struttura serva soltanto ad alleggerire altre carceri in Regione e fuori regione, ad esempio la Dozza di Bologna, e quindi non comporterebbe alcun miglioramento per la casa circondariale di Modena. A maggior ragione va rafforzato l’organico degli agenti di custodia in servizio effettivo al carcere di Sant’Anna”.
La denuncia del Pd si aggiunge a quella delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di volontariato che da tempo lanciano l’allarme sui pericoli – tra cui suicidi e rivolte – dovuti alla gravissima situazione di sovraffollamento delle carceri di Modena e della Regione.
“Una vera ed propria emergenza – conferma il sen. Giuliano Barbolini, che ha presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia Alfano – aggravata da una serie di leggi (la Bossi-Fini sull’immigrazione, la Fini-Giovanardi sulla tossicodipendenza e la Cirielli sulla recidiva) che dietro l’apparente rigore nascondono una sostanziale inefficacia, come i fatti hanno ampiamente dimostrato”.