Giorno: 17 Luglio 2010

"Cronaca di una stangata: Chi paga il rigore di Tremonti", di Bianca Di Giovanni

C’è chi già si è accorto molto bene che significano le parole «rigore e austerità» così tanto ripetute dal ministro Giulio Tremonti per giustificare l’ultima stangata prodotta dai suoi uffici. Dopo aver messo in salvo i capitali illegalmente esportati, e anche i propri stipendi (tuttora non risulta che i parlamentari si siano tagliati granché quanto a prebende), il governo si è convertito al credo della «frugalità»: basta che sia degli altri. Così, è arrivata la «dieta» su tutto quello che sa di Stato o di pubblico. Più che una dieta è una pozione mortale, gli anglosassoni chiamano il sistema: «starving the beast». Affamare la bestia. Cancellare il pubblico per lasciare agli «spiriti animali» campo libero. Ma per i cittadini come funziona la pozione? PENSIONI Per ora hanno cominciato a subirne gli effetti i pensionandi del pubblico impiego. Chi si aspetta di ricevere una liquidazione superiore ai 90mila euro sa già che la otterrà a rate trimestrali. Così, appena uscito il decreto, coloro che hanno già raggiunto i requisiti per il pensionamento sono corsi a presentare …

"I giudici e il peso del rinvio", di Luigi La Spina

Le sentenze dei magistrati si rispettano, ma si possono commentare. La decisione dei giudici amministrativi sulle elezioni regionali in Piemonte ha innescato, per la felicità dei giuristi, una ridda di interpretazioni e di pareri contrastanti. Per il comune cittadino, invece, la reazione, di sorpresa e di sconcerto, è stata abbastanza comune. Di fronte a due litiganti, ci si aspetta un verdetto che dia ragione o all’uno o all’altro. Al contrario, davanti a due strade, i giudici del Tar ne hanno individuato non solo una terza, persino una quarta e una quinta. Dalla giustizia si chiede la riduzione delle tesi contrastanti in una sola verità. Come si può non esprimere un sentimento di perplessità, quando da una camera di consiglio nasce una moltiplicazione delle ipotesi? A tutela del lettore, e magari anche dell’autore, è bene evitare di scendere in dettagli giuridico-amministrativi che, una volta e chissà perché, si attribuivano alle propensioni contorte di menti bizantine. Ma con qualche azzardo, il mestiere impone di tentare una semplificazione. Contro la vittoria del leghista Cota, alla Regione Piemonte, erano …

Tutti gli errori della manovra

“Noi non abbiamo mai messo in discussione né la necessità della manovra né la sua consistenza. Abbiamo invece insistito, e continueremo a farlo, sul fatto che questa manovra sia fortemente ed evidentemente iniqua e che sia recessiva, destinata cioè ad impoverire il Paese di ogni prospettiva di crescita e di sviluppo. Io guardo all’iniquità di questa manovra, alla sua straordinaria povertà di effetti nel tempo, al suo essere davvero così circoscritta all’oggi”. E’ l’attacco della dichiarazione di voto della capogruppo PD in Senato, Anna Finocchiaro, in occasione della fiducia chiesta dal governo sulla manovra correttiva. Ed è un attacco ai cardini della manovra tremontiana che non offre nulla al paese, ai suoi giovani. Ma non solo, la Finocchiaro ha ben riassunto i punti deboli della legge. In questa manovra non c’è una misura sul Mezzogiorno. Questa maggioranza ha vinto in Sicilia anche sull’onda del Ponte sullo Stretto; ebbene ( guardare all’articolo 46 ) gli unici soldi che ci sono, quei pochi che ci sono, sono destinati al MOSE; il resto, se guardiamo all’esperienza fatta in …