Giorno: 15 Luglio 2010

Manovra: il Senato dice sì alla fiducia

Il Senato ha votato la fiducia chiesta dal governo sulla manovra. Il maxiemendamento è passato con 170 voti favorevoli e 136 contrari. Il testo ora dovrà essere votato alla Camera dei deputati entro il 30 luglio, giorno in cui scade. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha presenziato al dibattito, anche se non è intervenuto in assemblea. l maxiemendamento del governo recepisce tutte le modifiche della Commissione bilancio: dilazionamento delle tasse per le popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo, blocco degli stipendi per i dipendenti pubblici, novità sulle pensioni per le donne del pubblico impiego, riduzione degli stipendi dei manager e dei budget a disposizione dei ministeri, taglio dei costi della politica. Entrano in vigore anche le nuove norme per la libertà d’impresa, i rincari dei pedaggi autostradali e la sanatoria per le case non accatastate. Restano i tagli, tra i quali spiccano quelli per Regioni, Province e Comuni. I governatori, in particolare, minacciano – con l’eccezione dei presidenti leghisti di Veneto e Piemonte – di restituire al governo le loro deleghe in materia di servizi …

Ricerca e green economy: quale futuro?

Tema di grande attualità quello al centro del dibattito in programma stasera alla festa nazionale del Pd sulla green economy in svolgimento a Carpi (Mo). Si parlerà di Innovazione e ricerca, Università, impresa e dintorni assieme a Patrizio Bianchi, docente di economia e assessore regionale al Lavoro e alla Formazione; Manuela Ghizzoni, parlamentare capogruppo Pd in commissione Istruzione e Cultura della Camera ; Giuliano Poletti, presidente nazionale di Legacoop; Simona Caselli, responsabile Università e ricerca del Pd . Coordina Giuseppe Schena sindaco di Soliera (mo).

Giustizia Civile, Organizzazione e Carcere: le proposte Pd

Orlando: “Forse saranno temi poco interessanti ma noi vorremmo che ci si impegnasse meno sui processi di Berlusconi e più sui processi delle persone. Ma c’è da domandarsi chi è l’interlocutore alle nostre proposte? C’è un interlocutore? È necessario un decoro minimo perché parliamo con persone che invece di accelerare sul ddl intercettazione dovrebbero controllare meglio le intercettazioni a loro carico” (il riferimento è al sottosegretario Caliendo nello scandalo della P3). Sono state presentate le proposte del Pd su Giustizia Civile, Organizzazione e Carcere. Durante una conferenza stampa, il responsabile Giustizia, Andrea Orlando insieme ai responsabili del Forum Giustizia del Pd Sandro Favi, (Carceri), Alberto Maritati (Organizzazione giudiziaria) e Cinzia Capano (Giustizia Civile) hanno elencato le diverse proposte in una materia che trova sempre meno spazio nell’agenda politica italiana. Dal Pd nasce un viaggio nel mondo della Giustizia e degli uffici giudiziari che dopo Torino, toccherà le tappe di Napoli (a fine mese) e di Palermo (a settembre in concomitanza della Festa Nazionale sulla Giustizia). Il Pd ascolterà i vertici, gli operatori, i magistrati e …

"Politiche sbagliate, la Ue è un alibi", di Piero Fassino

Illustrando la manovra finanziaria di 25 miliardi di euro predisposta da Tremonti, il Presidente del Consiglio insiste nel dire che la manovra è richiesta dall’Europa, facendo intendere che in realtà se non ci fosse questa imposizione di Bruxelles e se dipendesse dalla volontà del governo della manovra si potrebbe fare a meno. Ricorrendo alla semplificazione a cui il premier affida spesso i suoi messaggi, ancora una volta Berlusconi evoca l’Europa come un fardello fastidioso, un impaccio petulante, un vincolo opprimente. E ogni inadeguatezza del governo, ogni problema dal paese, ogni scelta impopolare viene imputata all’Europa. E così si fa giungere agli italiani un messaggio che dice: “Oh quante cose di più potremmo fare se non ci fosse Bruxelles a impedircelo!” Chiunque non voglia rifugiarsi nella demagogia sa bene che non è così. L’Unione europea non impone alcunchè. Bruxelles si è data criteri, parametri e regole per gestire l’euro e il mercato unico. Accettare quelle regole non è un obbligo, è una scelta. Se Berlusconi pensa davvero che l’Europa sia un danno per l’Italia ne proponga …

"Pendolari, in 740 mila senza bus e treni", di Lucio Cillis

L´alternativa ai tagli: biglietti più cari del 36% e abbonamenti mensili anche a 55 euro. Indagine della Associazione trasporti dopo i sacrifici imposti alle Regioni. Due ipotesi in campo. Rischiano di scomparire tra i 10 mila e i 20 mila posti di lavoro Meno bus e metro o aumenti di biglietti e abbonamenti compresi tra il 36 e il 72%. La manovra che stringe il collo agli Enti locali, rischia di ridurre ai minimi termini il trasporto pubblico e lascia solo due alternative alle aziende: la riduzione del servizio o un ritocco record delle tariffe. Secondo l´Asstra, associazione che riunisce le aziende del trasporto pubblico, potrebbero scendere dagli autobus, dalle metropolitane, dalle ferrovie locali oltre 270 milioni di passeggeri ogni anno, pari a circa 740mila persone al giorno. In gran parte sono pendolari e studenti che di fronte ai tagli e ai rincari, potrebbero scegliere di abbandonare i mezzi pubblici preferendo quelli privati, andando così ad ingrossare il già folto esercito degli automobilisti che ogni giorno si infilano nel traffico contribuendo all´inquinamento delle grandi aeree …

"La fiducia, chance persa", di Paolo Giaretta

La richiesta dell’ennesima fiducia da parte del governo conferma che la debolezza più grave della manovra è la sua mancanza di ambizione e coraggio. La crisi sempre può costituire una occasione: per migliorare i fondamentali del paese. Un’occasione che non dovrebbe essere sprecata. La crisi è invece per il governo diventata un alibi. Per affrontare senza discussione all’interno stesso del governo una manovra senza prospettiva, di fronte ad una urgenza ostinatamente negata per un lungo periodo. Tra qualche mese saremo da capo, purtroppo. Non c’è niente da fare. Non servono manovre solo Finanziarie. Occorre agire sui fondamentali del paese: bassa crescita, negli ultimi 10 anni siamo cresciuti poco più della metà della media europea. Caduta della competitività: negli ultimi 10 anni la nostra produttività del lavoro è cresciuta di 3 punti rispetto ad una media euro di 14. Il dramma della disoccupazione giovanile e femminile: su 10 posti di lavoro persi 8 hanno riguardato giovani tra 18 e 29 anni. Siamo in Europa il primo paese per ineguaglianze economiche ed immobilismo sociale. Secondo i test …

Le verità del tempo pieno

La polemica, che alcune settimane fa aveva visto il TG3 e il Miur contendersi la verità su aumenti o diminuzioni delle classi a tempo pieno per l’anno prossimo, è arrivata in Parlamento. L’on. Ghizzoni del PD ha presentato una interrogazione parlamentare con la quale, oltre a chiedere precisazioni sulle varie tipologie di orario settimanale attivate nella scuola primaria, ha chiesto al ministro Gelmini sulla base di quali conteggi siano stati divulgati i dati relativi al tempo pieno. Nella risposta all’interrogazione il ministro, dopo aver ricordato che da diversi anni, nonostante l’incremento di classi, una parte delle domande delle famiglie resta insoddisfatta, ha precisato che rispetto all’andamento degli ultimi 10 anni, in cui l’incremento del tempi pieno si è attestato annualmente intorno allo 0,5 per cento nazionale, nel decorso anno 2009/2010 aumento è stato vicino al 2 per cento. Una percentuale che, secondo la risposta fornita, resta sostanzialmente invariata, anche se il numero delle classi a tempo pieno diminuirà di circa 600 unità. Per la precisione, come ha osservato l’on. Ghizzoni, dovrebbero essere le classi del …