"Leghisti indagati per 'Ndrangheta", di Angela Camuso
Decine di politici locali di comuni dell’hinterland milanese, molti dei quali leghisti, tra cui un manipolo di sindaci e numerosi assessori e consiglieri locali sono indagati a Milano, a vario titolo, per concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione, turbativa d’asta, abuso d’ufficio, finanche concorso in estorsione. Era la scorsa primavera e la procura di Reggio stava da tempo intercettando i vertici della ‘ndragheta durante riunioni in alta montagna. Ed è così emerso che numerosissimi appalti edili per opere pubbliche, eseguiti o da eseguire in Lombardia, venivano decisi in Calabria da un organismo finora semi-sconosciuto della mafia reggina: la cosiddetta “Provincia”, quasi una cupola di Cosa Nostra, che si è scoperto avere ordinato anche una serie di omicidi commessi nel capoluogo lombardo come quello del boss Carmelo Novella, ucciso a luglio 2008, per impedire ai capi della ‘ndrangheta a Milano di organizzare autonomamente una propria “provincia” in Lombardia. L’aspetto sconvolgente di entrambe le due inchieste è il grado di infiltrazione della ‘ndrangheta nell’economia lumbard. L’Unità 13.07.10