Giorno: 12 Luglio 2010

"Silvio, una creatura tutta italiana", di Francesco Piccolo

Il dilemma che ci trasciniamo da molti anni, senza riuscire a trovare una dimostrazione oggettiva per risolverlo, è il seguente: ma è Berlusconi ad aver prodotto gli italiani, o sono gli italiani ad aver prodotto Berlusconi? Di solito, coloro che si ritengono immuni da responsabilità, rispondono che è Berlusconi ad aver prodotto l’Italia che vediamo. Coloro che si ritengono responsabili in qualche modo (o quantomeno temono di esserlo) propendono per l’ipotesi contraria: è l’Italia che ha prodotto Berlusconi. Questa seconda ipotesi è più complessa, più difficile da accettare, perché in qualche modo, in qualsiasi modo, ci riguarda. Io propendo decisamente per la seconda ipotesi. La frase pronunciata da Berlusconi ai governatori delle regioni, alla fine di un incontro infruttuoso, è molto significativa. Ha detto: gli accordi non devono essere rispettati al 100%; siamo in Italia, il nostro paese è sempre andato avanti… Questo modo di ragionare non è stato inventato da Berlusconi, ma chiunque può ricordare che arriva da molto più lontano; e forse è addirittura una caratteristica politica, costante nel tempo. Se qualcuno ci …

"La manovra uccide il nostro paesaggio", di Salvatore Settis

La “manovra” del governo che in nome del federalismo mette in ginocchio le Regioni, e senza affrontare i nodi della corruzione e dell´evasione fiscale taglia selvaggiamente sanità, ricerca, scuola sta facendo un´altra vittima: il nostro paesaggio. Un´ecatombe annunciata già nel decreto-legge, che prevedeva (come ho scritto il 31 maggio in queste pagine) una forma aggressiva di silenzio-assenso sulle autorizzazioni paesaggistiche, annullando di fatto le garanzie del Codice dei Beni Culturali (varato nel 2004 da un governo Berlusconi). In sede di conversione in legge, com´era prevedibile, la sbandierata necessità di un voto di fiducia si traduce anche su questo tema in licenza di uccidere, che prenderà posto nel maxi-emendamento “omnibus”. La Commissione Bilancio al Senato ha emendato, su proposta del presidente Azzollini (Pdl), l´art. 49 della “manovra” (ddl 2228), prevedendo di declassare la d.i.a. (dichiarazione di inizio attività) in s.c.i.a (“segnalazione certificata di inizio attività”), di fatto un´autocertificazione a cura dell´impresa o di un tecnico di sua fiducia, che elude ogni successivo controllo («l´attività oggetto della segnalazione può essere iniziata alla data della presentazione della segnalazione»). …

"Il premier cerca l'exit strategy", di Marcello Sorgi

Anche se molti, nell’entourage del presidente del Consiglio, assicurano che fosse stata attentamente preparata, fin dall’accorta scelta degli ospiti che dovevano presenziarvi e dalla scelta della casa che doveva ospitarla, l’idea che la rifondazione della Dc, vale a dire il partito-Stato della Prima Repubblica, potesse ripartire nel modo in cui Berlusconi ci ha provato giovedì sera, nella famosa cena a casa di Bruno Vespa, suona a dir poco approssimativa. E non sorprendono, va detto subito, le reazioni sconcertate con cui esplicitamente hanno preso le distanze sia il leader dell’Udc Casini, partner presunto e obbligato dell’operazione, sia il ministro dell’Interno leghista Roberto Maroni, che lo stesso Bossi. Per quanto logora, acciaccata e sopravvissuta a se stessa oltre ogni limite fino al momento della sua scomparsa, la Democrazia cristiana – il partitone cardine (oltre che guida, per una buona metà) di tutti i governi di più di quarant’anni della nostra storia -, era una cosa seria. Alle sue spalle non c’era solo l’appoggio, peraltro intermittente e mai univoco, della Chiesa e delle Gerarchie vaticane, ma la variegata …

"Il lessico politico degli italiani", di Ilvo Diamanti

Proponiamo una mappa che rappresenta il «lessico politico degli italiani». Le parole che evocano i principali attori, progetti e concetti, estratte dal linguaggio pubblico e privato. Sui media e nella vita quotidiana. Sono state sottoposte al giudizio di un campione rappresentativo della popolazione italiana, attraverso un sondaggio condotto da Demos-Coop per la Repubblica. In rapporto a due dimensioni diverse. Il primo riflette il significato e il valore che assumono oggi. Il secondo, invece, l´importanza che assumeranno nel prossimo futuro. È un modo di riflettere sugli orientamenti degli italiani, tra presente e futuro. Per individuare, mediante le parole, quali riferimenti oggi siano centrali e quali, invece, marginali. Quali siano destinati a perdere importanza e quali a guadagnarne. Nel linguaggio – e nella visione – delle persone. La mappa che abbiamo ricavato è complessa. Osservata con attenzione, propone alcune indicazioni chiare e, a nostro avviso, interessanti. A partire dalle zone più estreme del territorio cognitivo e simbolico delineato. 1. In alto a destra, anzitutto, vi sono i riferimenti topici della società italiana. Le parole che suscitano il …