Giorno: 10 Luglio 2010

Le Regioni si rivolgono a Napolitano. Le associazioni: "Rischio recessione culturale"

Lettera aperta al governo di Federculture, Civita, Fai, Italia Nostra, Legambiente e WWF. Il 26 scioperano i diplomatici italiani, che denunciano un “preludio allo smantellamento” del ministero. Il segretario del Pd Bersani si unisce alle richieste dei governatori. Quote latte, la Ue avvisa: “Rischio infrazione” ROMA – Proseguono le proteste nei confronti della manovra che il governo varerà nei prossimi giorni. E se i diplomatici italiani annunciano uno sciopero per il 26 luglio, parlando di uno “smantellamento” della Farnesina, e il presidente della Conferenza delle Regioni Errani si rivolge al Capo dello Stato Napolitano, per ribadire che i governatori intendono rimettere le deleghe, sei associazioni culturali e ambientali scrivono al governo, paventando il rischio di una “recessione culturale nel Paese” a causa dei tagli operati dalla manovra. E, sull’emendamento che riguarda le quote latte, la Ue avvisa: se dovesse essere confermato, l’Italia verrà sottoposta alla procedura d’infrazione. Appello delle Regioni a Napolitano. All’indomani della rottura avvenuta al termine del vertice con il premier Berlusconi e il ministro dell’Economia Tremonti, le Regioni si rivolgono al presidente …

"Con il federalismo truffa stanno tagliando 14 miliardi di servizi. Regioni, spiegatelo ai cittadini"

Bersani a L’ISOLA CHE C’E’: “Basta con la subalternità alla Lega. L’autonomismo lo abbiamo inventato noi, loro hanno fatto solo le ronde” immagine documento “Non vorrei che il federalismo che ha in testa Tremonti diventasse la via italiana per ridurre lo stato sociale che è basato sulla dimensione locale. Non vorrei che il federalismo fosse il pretesto per dare una botta alla spesa sociale. Non si possono dare mazzate così senza sapere cosa si sta facendo, si passa dal federalismo delle chiacchiere al federalismo della truffa”. Dalla scuola di politica del Partito democratico che si svolge a Venezia, Bersani ha denunciato come se “si abbassa di 14 miliardi di euro la soglia della finanza regionale locale, o sono 14 miliardi in meno di servizi o sono 14 miliardi in più di tasse. Se vogliamo toglierne uno per gli sprechi? Saranno 13 miliardi oppure saranno 12, ma questo è quello che sta succedendo. Poi come curiamo i cancri, come gestiamo gli asili che chiudono? Occhio ai costi standard. In Emilia 29 bambini su 100 hanno gli …

«"Amo la Costituzione perchè è scritta in modo semplice". Giovanni Maria Flick apre la scuola di politica "L'Isola che c'é"», di Ivana Giannone

Giovanni Maria Flick apre la scuola di politica “L’Isola che c’é” a San Servolo: “L’hanno scritta così perchè avevano cose forti da dire”. “Sono innamorato della Costituzione. Lo sono perché parla in modo semplice, perché i nostri padri la scrissero in modo semplice, così che potessero capirla anche i politici e i professori universitari. Diffidate di chi parla difficile: o non ha nulla da dire o non vuole farsi capire”. È questo il biglietto da visita di Giovanni Maria Flick, giurista ed ex presidente della Corte Costituzionale, nonché relatore d’apertura del workshop di “In buone mani”. Davanti ad una platea di ragazzi e giovani amministratori locali, lo studioso apre i lavori del workshop con una profonda riflessione sul federalismo e l’unità d’Italia. Nella sue parole tanta passione e la precisa volontà di far comprendere a chiunque in sala concetti che normalmente sono appannaggio dei soli “addetti ai lavori”. Oggi quella Carta così semplice pone un problema fondamentale: quale modello di federalismo? “La riflessione è d’obbligo, tanto più nel centocinquantesimo anniversario dell’unità l’Italia. In questa ricorrenza …

«L’agenzia segreta di Carboni per aggiustare giudici e politici», di Claudia Fusani

A volte ritornano. Forse, peggio, non sono mai sparite del tutto. Sono le cricche, più o meno occulte, che muovono i fili del nostro paese. Se ha agito in modo «palese» la cricca di Anemone e Balducci pur in barba alle regole e al mercato, quella di Flavio Carboni, Pasquale Lombardi e Arcangelo Martino «era caratterizzata dalla segretezza degli scopi volta a condizionare il funzionamento degli organi costituzionali e di apparati della pubblica amministrazione dello Stato e degli enti locali». Una nuova P2. Di sicuro una sorta di agenzia segreta che aveva come obiettivo il condizionamento di giudici e politici per aggiustare e orientare sentenze e pronunce, decisioni importanti, dal Tar alla Cassazione, dal Csm alla Corte costituzionale. Il tutto in favore del Presidente del Consiglio (lodo Alfano), di qualche procuratore e presidente di Corte d’Appello (Milano), di governatori (Formigoni) e aspiranti tali (Cosentino). Molte volte, come vedremo, il presunto sodalizio piduistico è andato a buca. «La figura di merda l’amme fatta nuje cu chille d’a Corte d’Appello (…). Pasquà tutta gente inaffidabile come Fofò, …

«Nuova analisi sulla lotta alla corruzione: l’Italia fa passi avanti (chi se ne è accorto alzi la mano)», di Roberto Galullo

E’ freschissimo di inchiostro il sesto rapporto sull’applicazione della convenzione Ocse anticorruzione, elaborato come ogni anno da Transparency International. Chi ha seguito in miei servizi sul Sole-24 Ore a seguito di una prezioso fondo sul muo giornale del professor Guido Tabellini apparso domenica 4 luglio, sa che martedì 6 luglio ho snocciolato e fatto commentare i dati relativi alla stima della corruzione nella pubblica amministrazione italiana. La “tangente” che tutti gli italiani (neonati inclusi) pagano a chi si arricchisce grazie allo scambio favori-denaro è tra i 50 e i 60 miliardi. Come dire circa mille euro prelevati ogni anno alle tasche degli italiani onesti e che entrano in quelle dei disonesti. Una tassa occulta, non bastassero quelle che già ci opprimono. Questo risultato e altre combinazioni portano l’Italia al 63esimo tra quelli più corrotti al mondo (www.transparency.it). Il Corruption perception index di Transparency International viene spesso citato senza ricordare che la stessa Transparency afferma (si veda “Transparency International, Università di Passau (2008), The methodology of the corruption perception index 2008”) che non è possibile stilare …

Napolitano: "Sì alle riforme costituzionali ma nel rispetto dei principi fondamentali"

Lettera del Capo dello Stato al congresso dei socialisti, che si è aperto ieri a Perugia. “Crescita sostenibile” solo se si darà spazio “ad una lungimirante valutazione dell’interesse generale e visione del futuro” ROMA – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano chiede ancora una volta di procedere verso le riforme costituzionali non rinviabili, purché siano però “circoscritte, condivise, coerenti con i principi fondamentali della Carta” che non sono oggi in discussione e non devono essere toccati. “Il fondato richiamo alla nostra Costituzione quale imprescindibile punto di riferimento per lo sviluppo futuro dell’Italia – scrive il Capo dello Stato nel messaggio al congresso dei Socialisti che si è aperto ieri a Perugia – si iscrive opportunamente nel sempre più diffuso convincimento della necessità che ben mirate modifiche istituzionali ormai mature si definiscano attraverso un percorso condiviso nel rispetto dei principi fondamentali desumibili dall’intero impianto costituzionale”. “Il valore del lavoro come elemento fondativo della Repubblica e i connessi principi di giustizia sociale e di solidarietà, che trovano profonde radici nella tradizione e nel pensiero socialista, costituiscono ancor …

Lega-Pdl, i nodi al pettine (commento da Europa)

La Lega in due anni di governo ha sostenuto, spesso con il petto in fuori, provvedimenti lontani anni luce dalle attese del suo elettorato. Lodo Alfano, legittimo impedimento, condoni utilizzati “con animo grato” anche da molti criminali. Si trattava di accettare la pena del purgatorio, perché si sarebbero finalmente spalancate le porte del paradiso terrestre: il federalismo. Per far digerire meglio l’amaro calice al proprio elettorato, la Lega è ricorsa a fantasiose armi di distrazione di massa. Classi ponte, ronde, inni e brani musicali. Per nascondere le plateali responsabilità di governo, si è adottata anche l’arma del partito di lotta e di governo. Molti sindaci leghisti protestano contro le scelte di Tremonti. Ieri, Cota e Zaia. Ho l’impressione che anche gli espedienti più intelligenti si stiano logorando. La gente del Nord è pragmatica. Si aspetta concretezze e risultati. Penso che molti nodi stiano venendo al pettine. Nel Nord si capisce benissimo che provvedimenti spacciati per federalismo, come quello demaniale, sono acqua tiepida. Si capisce che il federalismo è destinato ad annaspare e poi a fallire …