«Lo scempio delle regole comincia dalla scuola. Peggio delle leggi vergogna», di Chiara Affronte
Il 24 giugno il Tar del Lazio accoglie il ricorso di 755 persone tra insegnanti e genitori contro la riforma Gelmini alle scuole superiori: i ricorrenti si appellano al tribunale amministrativo considerando illegittimi i tagli e le iscrizioni perché la riforma non ha ancora valore di legge. Il Tar sospende ogni provvedimento fino al 19 luglio, data dell’udienza in cui verrà confermata o menol’ordinanza. «Un segnale importante», il commento a caldo di Milli Virgilio, legale insieme a Corrado Mauceri dei ricorrenti. Virgilio, ex assessore alla Scuola della giunta Cofferati, incontra Nadia Urbinati, docente di Scienze Politiche alla Columbia University di NewYork. E insieme ragionano sulle motivazioni del ricorso e, ancor prima, sullo scenario politico che lo ha determinato. Entrambe partono da un assunto: «Non ci sono solo la legge-bavaglio e le leggi ad personam: con questo governo assistiamo ad una sistematica violazione delle regole democratiche di cui, ciò che si sta facendo nella scuola, è un esempio eclatante». La riforma Gelmini insomma è «un caso emblematico», per Urbinati: «Dimostra un modo di governo arbitrario», i …