«Comencini unite: l'Italia non è un paese per donne», di Fulvia Caprara
Cristina scrive e Francesca dirige lo spettacolo-pamphlet “Libere” “Per proporre un modello femminile nuovo e sentirsi meno sole” Ci voleva «un gesto di teatro», dice Francesca Comencini, per lanciare una mobilitazione di idee, proposte e desideri che riguarda le donne di oggi. Quelle, spiega l’attrice Lunetta Savino, «che non si riconoscono nelle storie e nelle immagini rimandate da certe cronache», quelle «contrarie alle scorciatoie», quelle che bando alla «lagna, perchè bisogna essere vitali e propositive». Ci voleva un atto creativo che mettesse insieme, come accade stasera a Roma, all’Accademia Nazionale della Danza, donne di diverse generazioni e le facesse dialogare, anche per ritrovare il senso perduto della comunità: «Quando mi hanno chiamata – dice un’attrice giovane e sulla cresta dell’onda come Isabella Ragonese – mi sono sentita meno sola». Lo spettacolo si chiama Libere, lo firma Cristina Comencini e la regia è della sorella Francesca. Sulla scena si fronteggiano due interpreti di età differenti, molto amate dal pubblico del cinema e della tv, molto premiate, molto richeste. Due che, in questo momento della loro carriera, …