Nemmeno 1 euro (Newsletter n° 6 – giugno 2010)
Ci sono parole che sembrano scomparse dal discorso pubblico di questi ultimi tempi. Questa parole sono uguaglianza, equità, solidarietà. Eppure, sin dal secondo articolo della nostra Carta Costituzionale, la nostra Repubblica ha il compito di riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell’uomo “e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. Ciononostante, i provvedimenti del Governo e l’ultima manovra finanziaria non hanno nulla di equo, come documentiamo con i link seguenti ai diversi post del sito. Facciamo un esempio a caso, sulla base degli ultimi redditi disponibili relativi al 2009, quando il nostro Presidente del Consiglio dichiarava un reddito pari a 23.057.981 di Euro. L’anno precedente era ‘appena’ di 14.532.538 (ma del resto si sa che gli affari del Premier, da quando è in politica, vanno sempre più a gonfie vele). Ebbene, un insegnante di scuola media in quell’anno guadagnava poco più di 20 mila Euro. Per raggiungere il reddito del Premier ci vogliono perciò circa 1150 insegnanti. Ognuno di questi 1150 insegnanti, a seguito della manovra e dei blocchi contrattuali, registrerà …