Mese: Giugno 2010

«Tornano (forse) gli scatti di anzianità», di R.P.

Il blocco degli scatti di anzianità per il personale della scuola potrebbe rientrare: il Governo ha già pronto un emendamento per cancellare la norma contenuta nel decreto legge 78 all’esame del Senato proprio in questi giorni. L’annuncio è stato dato nella giornata del 24 giugno dallo stesso ministro Tremonti nel corso di un incontro con Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Snals e Gilda-Unams svoltosi tra l’altro in concomitanza con il primo tempo della partita Slovacchia-Italia (le note di agenzia riferiscono che sindacalisti e ministro abbiano discusso la questione proprio assistendo ad alcune fasi della partita). Subito dopo l’incontro i sindacati hanno commentato il fatto. Francesco Scrima, segretario nazionale di Cisl-Scuola non ha dubbi: “L’azione di un sindacato si giudica dai risultati che produce: l’impegno assunto dal Governo di modificare la manovra finanziaria in modo da rendere possibile il mantenimento delle progressioni di anzianità previste dal contratto scuola vigente dimostra che la Cisl, percorrendo in piena autonomia la via del confronto e del negoziato, ha fatto la scelta giusta e ha agito bene”. Moderata soddisfazione viene espressa anche dalla …

«Gestione unitaria dell'intesa», di Cesare Damiano

Adesso si deve guardare avanti. A Pomigliano il referendum è stato fatto e il “sì” ha vinto. Il 63 % non è il plebiscito che la Fiat chiedeva, ma indica la chiara volontà dei lavoratori di volere l’accordo. Anche se sarebbe utile unalettura disaggregata dei dati, tra il voto degli operai e quello degli impiegati, a questo punto non ci deve essere spazio per atteggiamenti pretestuosi. Né da parte dell’azienda né da parte del sindacato. Il Lingottonon puòtirarsi indietro – comesi è ventilato non appena conosciuto il risultato – adducendo a motivo l’esiguità del margine di favorevoli all’intesa. Il sindacato non può perdersi in polemiche e discussioni sul significato del voto. L’investimento a Pomigliano va fatto. Il lavoro va garantito. Ciò non significa cancellare le critiche sui punti più controversi dell’intesa. Il più delicato riguarda il diritto di sciopero, sancito dalla Costituzione. L’accordo rischia di metterlo in discussione. Se si tratta di un equivoco, non sarà difficile chiarirlo. Anche la parte riguardante l’assenteismo desta perplessità. Gli abusi vanno puniti, ma non si può penalizzare chi …

La posizione del PD sul passaggio delle competenze dagli Usr alle Regioni

Pubblichiamo la lettera che Francesca Puglisi, Responsabile Scuola del Partito Democratico, ha inviato al Direttore di tuttoscuola.com a seguito della pubblicazione di un articolo che distorce la posizione del Partito Democratico sul passaggio di competenze dagli Uffici Scolastici Regionali alle Regioni, e sulll’accordo-quadro concernente l’attuazione della riorganizzazione delle competenze tra Stato, regioni, autonomie locali e scolastiche. Egregio Direttore, desidero chiarire la posizione del Partito Democratico sul passaggio di competenze dagli Uffici Scolastici Regionali alle Regioni, come proposto nell’ambito degli emendamenti alla Manovra Finanziaria del Governo che continua così pesantemente a vessare il personale della scuola e gli Enti Locali. La nostra proposta fa riferimento all’accordo raggiunto dalla Conferenza Stato Regioni in tema di applicazione del Titolo V ed è del tutto difforme dalla proposta della Lega Nord sul reclutamento degli Insegnanti. Come Lei ben sa la proposta di legge della Lega Nord prevede: * un reclutamento con un Concorso Regionale bandito dalle scuole singole o associate. * la Commissione del Concorso è nominata dalle scuole. * al Concorso indetto ogni tre anni possono partecipare solo …

«Manovra iniquia», al via lo sciopero Cgil. Cortei in tutta Italia

«Contro le scelte politiche del governo e per cambiare una manovra sbagliata e ingiusta», queste le motivazioni dello sciopero generale della Cgil: otto ore per i lavoratori pubblici, quattro per i privati (ma i metalmeccanici della Fiom scioperano per l’intera giornata), con manifestazioni e presidi in molte città. Bologna «Questa manovra va cambiata perchè la pagano solo i lavoratori, gli enti locali e i cittadini. Bisogna chiedere a chi più ha di contribuire in base alle proprie risorse». Lo ha detto il vicesegretario generale della Cgil Susanno Camusso, nel corteo della manifestazione della Cgil a Bologna in occasione dello sciopero contro la manovra del governo. «Bisogna anche non fare una manovra depressiva che riduce la crescita – ha aggiunto – ma una manovra che guardi all’ occupazione e alla possibilità di rilanciare l’ economia. Nessuno nega la necessità di fare una manovra, ma si può fare una manovra equa e che guarda al futuro, non solo a tagliare le spese». Nel suo primo comizio in piazza Maggiore a Bologna, concludendo la manifestazione della Cgil dell’Emilia-Romagna, …

L'associazione 20 maggio contro la manovra

Comunicato dell’associazione 20 maggio sul taglio del 50% di TD e collaborazioni. “Il dimezzamento dei precari nel pubblico impiego previsto dalla manovra economica del Governo si tradurrà di fatto, nel corso del 2011, nel licenziamento di un numero di lavoratori stimabile in circa 150.000 persone in tutta Italia e metterà a rischio il funzionamento di interi comparti della pubblica amministrazione, rendendo difficoltosa o impossibile l’erogazione di servizi indispensabili per la collettività. Si tratta di una vera operazione di macelleria sociale che priverà del proprio reddito un numero elevatissimo di lavoratori italiani, colpendo in particolare svariate decine di migliaia di giovani famiglie. Questo provvedimento rappresenterebbe un vero e proprio suicidio per il nostro paese che, dopo decenni nei quali non è stato in grado di offrire ragionevoli prospettive di vita e di carriera ad un’intera generazione, decide ora di mandarla al macero, sacrificando definitivamente il proprio futuro economico, sociale e demografico. Per queste ragioni invitiamo il Senato ad approvare l’emendamento presentato dai senatori del Partito Democratico per cancellare il taglio dei contratti precari e chiediamo al …

Senza pudore: la cricca colpisce ancora

Brancher, neo ministro, si avvale del legittimo impedimento. Imputato per la scalata all’Antoveneta, non parteciperà a nessun processo per “organizzare” il suo dicastero. Una vergogna senza precedenti. Sotto effetto del bromuro, la Lega cosa fa? Se prima poteva essere una possibilità, ora è una certezza. Perché nominare un ministro senza funzioni? Semplicemente per immunizzarlo con il legittimo impedimento ed evitare la sua partecipazione nelle aule giudiziarie. Il neo ministro Brancher, titolare del fantomatico dicastero per l’attuazione del Federalismo ha fatto dichiarare ai suoi legali che “non potrà essere in aula perché devo organizzare il nuovo ministero”. Giusto per la cronaca ricordiamo che Brancher è imputato a Milano, insieme alla moglie, nel processo per il tentativo di scalata ad Antonveneta da parte di Bpi. Davanti ad una vergogna di tali proporzioni è giusto porsi alcune domande: ma che governo abbiamo? Ma davvero l’opinione pubblica è stracarica di bromuro ed interessata solo all’eliminazione dell’Italia dai mondiali di calcio? Che credibilità internazionale può avere una nazione che accetta di essere sotto scacco davanti alla voce del padrone delle …

"Enti lirici, evitato il peggio", di Emilia De Biasi

Abbiamo votato contro il decreto Bondi sulle fondazioni lirico-sinfoniche perché lo riteniamo un provvedimento sbagliato che ha l’unico intento di colpire i diritti dei lavoratori. Nel corso dell’intenso lavoro parlamentare il gruppo del Pd ha voluto scongiurare che i tanti professionisti del settore fossero gettati nell’incertezza più assoluta e che si mettesse un’ipoteca sulla qualità delle produzioni liriche italiane. Dopo la forzatura con cui la maggioranza ha approvato il provvedimento al senato, avevamo di fronte due scenari: subire l’ennesimo voto di fiducia senza alcuna possibilità di migliorare il decreto oppure fare in modo che la camera potesse esercitare il suo ruolo fino in fondo e cercare di ridurre il danno inferto alla cultura e ai suoi lavoratori. Abbiamo scelto questa seconda strada e siamo riusciti a modificare il provvedimento in diversi punti nonostante una parte dell’opposizione, l’Italia dei Valori, abbia voluto usare il provvedimento per fare propaganda e cimentarsi in un incomprensibile ostruzionismo utile solo ad acquisire una visibilità di corto respiro. Con la nostra azione parlamentare abbiamo invece ottenuto importanti modifiche che, seppur non …