«Sopravvissuti, ma per quanto?», di Mauro Munafò
Studenti e docenti del Centro Sperimentale di Cinematografia occupano la sede dell’istituto per protestare contro i tagli la precarietà e i tagli alle risorse destinate alla produzione culturale. “In un paese normale la cultura e la ricerca sono una risorsa” Si definiscono dei sopravvissuti, ma non sanno ancora per quanto. Gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, la scuola di cinema più antica e prestigiosa d’Italia, stanno occupando la sede del loro istituto dal 31 maggio per protestare contro la situazione di precarietà a cui è costretto il Centro e buona parte dell’industria culturale del Paese. La preoccupazione di ragazzi e docenti è il futuro: il Csc era finito in un primo momento nella lista dei 232 “enti inutili” nel decreto anticrisi del ministero dell’Economia a cui tagliare i fondi. Solo l’intervento di Napolitano, che ha stralciato la lista degli enti culturali, ha permesso al Centro di tirare un respiro di sollievo. Studenti e docenti si chiedono però quanto durerà. “Oggi è il momento di pensare più in generale allo stato del cinema …