"Si può fare molto anche da soli", di Luca Mercalli
Affinché la Giornata mondiale dell’Ambiente non sia la solita celebrazione di facciata come tante, è importante un coinvolgimento personale immediato, senza aspettare, come spesso si sente dire, che siano i grandi a decidere. La Terra è abitata da quasi sette miliardi di persone ed è la somma dei loro comportamenti a incidere sul suo stato sanitario. I motivi per far qualcosa non sono solo di natura etica o estetica, ma attingono alla difesa del benessere degli individui di oggi e di domani in relazione a un ambiente che, minacciato su ogni fronte, dai cambiamenti climatici alla macchia oleosa sull’oceano, dal sovrasfruttamento di suoli, mari e foreste alla produzione di rifiuti, rischia di non garantirci più, come specie, una dignitosa sopravvivenza. Da che parte cominciare allora? Primo, caccia allo spreco. E’ il principio guida a cui guardare. Nella nostra società occidentale si butta via tra energia, cibo e materie prime circa il trenta per cento di ciò che circola sul mercato. La casa: è un gran colabrodo energetico, d’inverno il prezioso caldo ottenuto da gas o …