"La supremazia del cupolone", di Salvatore Settis
Che cosa fare per salvare la campagna romana dalle colate di cemento, dall´assedio delle periferie (che l´etichetta ipocrita di «centralità» non salva dallo squallore e dal degrado)? Il Sindaco Alemanno ha una sua ricetta: per «fermare la crescita a macchia d´olio» occorre «rompere i tabù», abolire l´antico vincolo per cui nulla nel territorio comunale può superare l´altezza della cupola di San Pietro. «Densificare la periferia», costruendo grattacieli «come l´Eurosky dell´Eur, che sarà l´edificio residenziale più alto d´Italia». Anzi, «demolire le periferie e ricostruirle», «densificando»: una Roma di grattacieli «accanto al centro storico più importante al mondo». Diagnosi giusta, ricetta sbagliata. L´orrido urban sprawl che assedia non solo Roma, ma tutte le nostre città, va contrastato mediante nuove politiche dell´abitare, con una gestione del paesaggio conforme alla tradizione (e alla Costituzione), abbattendo e riqualificando. Rivoluzione che non si compie in una notte, ma presupporrebbe il diffondersi di una cultura urbanistica e architettonica meno sgangherata di quella che sta divorando un Bel Paese sempre meno meritevole di tal nome. Richiederebbe il rispetto delle regole, a cominciare da …