Mese: Giugno 2010

"«Legge bavaglio? Boh, non so». Il Paese narcotizzato dalla tv", di Gioia Salvatori

Ddl intercettazioni, chi è questo sconosciuto? Disinformazione, qualunquismo, proteste. Sabato mattina al mercato rionale romano della Garbatella, quartiere rosso ex popolare, oggi quasi-centro di ceto medio e luoghi trendy: trovarvi un passante che conosca il contenuto della legge che limita la possibilità di indagine per gli inquirenti e cancella da giornali e tv decine di servizi, è come cercare l’ago nel pagliaio. Soprattutto se si cerca tra gli anziani. “Io ho altri problemi, delle intercettazioni poco mi importa, sono altre le leggi che servono: sul lavoro, sull’immigrazione” è il coro dei più, cioè dei tanti che hanno chiuso il giornale da anni, guardano la tv il pomeriggio e considerano la politica “un teatrino salva-poltrona”. Inutile spiegare i risvolti pratici della legge-bavaglio già votata al senato con la fiducia, in dirittura d’arrivo al massimo in autunno: “Io non ho nulla da nascondere, possono pure intercettarmi” è il mantra unito alla convinzione, nata a furia di sentire “ddl intercettazioni”, che la nuova legge serva a autorizzare i controlli sui telefoni. E la cricca, le inchieste sui grandi …

«Così distruggono la pubblica amministrazione», di Oriano Giovanelli

Al mio comune, Pesaro, nel 2011 verranno tagliati oltre 3 milioni di euro e oltre 5 milioni nel 2012. Questo è l’effetto concreto della manovra appena varata dal governo ed ora all’esame del senato. Ma non basta: con la previsione di un tetto massimo del 40% alle spese per il personale sono a rischio numerosi contratti a termine (una situazione analoga si creerà nella sanità) i quali, è proprio il caso di dirlo, non sono figure professionali aggiuntive ad una dotazione organica sufficiente a mandare avanti i servizi, ma la conseguenza pratica di anni di blocchi più o meno rigidi delle assunzioni. Si tratta cioè di personale per lo più giovane, indispensabile per fare funzionare i servizi per gli anziani, per l’infanzia ecc. Perché è questa una delle perversioni peggiori delle scelte operate dal governo: colpire i comuni che maggiormente si sono dotati di servizi, che hanno cioè dato vita ad un forte e strutturato sistema di welfare locale. Per questi stessi motivi un altro soggetto destinato a pagare un prezzo carissimo sarà la cooperazione …

Terremoto : Pd, riattribuire al più presto competenze alle soprintendenze

“Come è possibile che lavori commissionati per mettere in sicurezza un palazzo di grande valore artistico nel centro storico dell’Aquila procurino danni a quanto era uscito indenne dal terremoto? Se lo chiedono i deputati del Pd Manuela Ghizzoni e Giovanni Lolli che girano la domanda direttamente al ministro Bondi non prima di aver avanzato un’ipotesi. “Questo è l’esito – proseguono i deputati del Pd- delle procedure commissariali che esautorano le strutture competenti per gli interventi di restauro e consolidamento di beni architettonici e storico artistici Quanto accaduto a Palazzo Carli Benedetti all’Aquila ne è l’esempio lampante. E’ giunto il momento di riattribuire alle soprintendenze le proprie competenze di piena operatività in campo alla progettazione di interventi di recupero e restauro, solo così si può assicurare la tutela di un patrimonio culturale sfregiato dal terremoto e che l’incuria umana può ulteriormente danneggiare.” “Sarebbe bene che il ministro Bondi ascoltasse e facesse proprie le parole espresse chiaramente dai tre soprintendenti dell’Abruzzo e dal direttore dell’Archivio di Stato che da anni – concludono i deputati – assolvono al …

"Tagli al sistema scolastico", di Andrea Checchi

Per quanto riguarda la scuola, la manovra prevede tre interventi: 1) il blocco degli automatismi stipendiali, attraverso una sospensione della maturazione della anzianità necessaria alla posizione economica superiore (maturabile in sei anni). Viene stimato che questo intervento possa produrre un risparmio di circa 320 milioni di euro annui, a decrescere nell’arco dei prossimi decenni. 2) il blocco della tornata contrattuale per il triennio 2010-12, come per gli altri comparti della pubblica amministrazione, ed il trasferimento delle stesse risorse al ripianamento della situazione debitoria delle scuole e al finanziamento delle supplenze brevi. Tuttavia questo intervento è particolarmente doloroso per il settore, in quanto le risorse per la “promozione degli insegnanti meritevoli” (così il Ministro dell’Istruzione aveva annunciato in merito alla destinazione di queste risorse) erano state già accumulate (nell’ordine di un 1.400.000 euro) grazie alla “restituzione” al settore di un terzo dei risparmi attuati attraverso i tagli di organico previsti dalla finanziaria per il 2008 (articolo 64, comma 9, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133). …

"Scuole, scrutini bloccati così i prof contestano i tagli", di Salvo Intravaia

Centinaia di scrutini deserti anche ieri in Puglia, Marche, Veneto, Umbria e Sardegna. E oggi si replica. Per fare saltare una riunione basta l’assenza di un solo professore e lo sciopero di Cobas e precari per denunciare i tagli a stipendi e organici scolastici sta avendo un successo inaspettato. Oltre 40 mila posti di lavoro in meno e una pesante decurtazione salariale hanno indotto molti docenti, amministrativi, tecnici e personale ausiliario a incrociare le braccia. “È andata molto bene e siamo soltanto al primo tempo: la maggior parte sciopererà lunedì e martedì”, spiega Piero Bernocchi, leader dei Cobas. Secondo le rilevazioni del sindacato, lunedì e martedì in Emilia-Romagna sono stati bloccati gli scrutini in più di una classe su cinque. Buona anche l’adesione ieri in Veneto (12 per cento) e in Sardegna (26 per cento). “Complessivamente sono almeno 4 mila – afferma Bernocchi – le classi delle superiori dove non è stato possibile tenere gli scrutini”. L’iniziativa proseguirà lunedì e martedì in Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio. Liguria, Lombardia, Molise, Friuli Venezia-Giulia, Piemonte, Sicilia, Toscana, Valle …

In Italia è povero un pensionato su due

In otto milioni ricevono un assegno di meno di 1000 euro al mese, ma il 21% del totale è anche sotto i 500. Sono oltre 8 milioni i pensionati che ricevono un assegno da poveri, che consente cioè una spesa inferiore a 1.000 euro al mese. Vale a dire quasi la metà dei 16,8 milioni di pensionati totali che si contano in Italia. Secondo le statistiche dell’Istat infatti, circa 3,6 milioni di lavoratori a riposo (pari al 21,4% del totale) percepiscono una o più prestazioni pensionistiche per un importo complessivo inferiore a 500 euro al mese ed altri 4,7 milioni (il 27,7% del totale) ricevono assegni compresi tra i 500 e i 1.000 euro. Considerando che la soglia di povertà relativa al di sotto della quale l’Istat considera l’individuo povero è quella di una spesa procapite di 999,67 euro al mese (in una famiglia di due componenti), si può dedurre che, se la pensione rappresenta l’unica entrata, i pensionati poveri sono circa 8,3 milioni. PENSIONATI GIOVANI – Quanto all’età di coloro che sono fuori dal …

"Se i baroni difendono se stessi", di Marco Simoni

È istruttivo il dibattito scaturito dalla proposta del Pd – contenuta in un documento più articolato – di anticipare l’età del pensionamento per i professori universitari a 65 anni. Tutti gli interessati, al momento, appaiono contrari, da ultimo sull’Unità Michele Ciliberto. In fondo, perché dovremmo aspettarci qualcosa di diverso da chi porta la responsabilità collettiva della gestione dell’università italiana, scomparsa dalle graduatorie internazionali, con la più alta età media dei docenti d’Europa, un sistema che spinge migliaia (migliaia) di studiosi a cercare lavoro all’estero senza avere la capacita di attrarre praticamente nessuno studioso da altri paesi? A parte i soliti politici, utilissimi capri espiatori, sarebbe ora che anche i rappresentanti autorevoli di altre classi dirigenti italiane iniziassero a riconoscere le proprie responsabilità collettive per i destini dell’istituzione di cui fanno parte, e iniziare da esse a svolgere il proprio ragionamento. Invece, i contrari alla proposta – che non ho fatto io e quindi non sta a me difendere nella sua completezza – tipicamente non discutono nel merito, ma parlano d’altro. Ciliberto si lamenta dell’assenza di …