Mese: Giugno 2010

"I confini del Lingotto", di Luciano Gallino

A Pomigliano prevale il sì all’accordo con la Fiat. Non stravince, come la sua direzione avrebbe gradito. Dobbiamo però augurarci che la Fiat non prenda pretesto dal risultato inferiore alle attese per mandare a monte l’accordo, oppure per imporlo senza modificarne una virgola.Non soltanto nell´interesse dei lavoratori, ma anche della Fiat, e del paese, per le conseguenze sociali e politiche che ciò potrebbe avere. Vediamo perché. In Italia la Fiat produce 650.000 vetture l´anno con 22.000 dipendenti. In Polonia ne produce 600.000 con 6.100 operai. In Brasile le vetture prodotte sono 730.000 e i dipendenti soltanto 9.400. Inoltre il costo del lavoro in quei due paesi, contributi sociali inclusi, è molto più basso. È vero che in Italia si costruisce un certo numero di vetture di classe più alta che non in Polonia o in Brasile. Pur con questa correzione il rapporto auto prodotte/dipendenti resta nettamente sfavorevole agli stabilimenti Fiat in Italia. Ne segue che su due punti non vi possono essere dubbi. Le aspre condizioni di lavoro che Fiat intende introdurre a Pomigliano, dopo …

Mai più alle urne con questa legge

La presidenza di Libertà e Giustizia lancia un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento affinché si impegnino a restituire al cittadino il potere previsto dalla Costituzione di eleggere propri rappresentanti alla Camera e al Senato. E’ infatti unanimemente riconosciuto che con l’attuale legge elettorale detta “porcellum” questo potere è stato totalmente sottratto all’elettore e depositato nelle mani di pochi capi partito. L’attuale Parlamento è dunque composto da parlamentari “nominati” e non eletti: è questo il più grave vulnus alla Repubblica parlamentare disegnata nella nostra Carta costituzionale. LeG chiede che se non fosse possibile trovare un accordo in tempi rapidi su una legge elettorale realmente rispettosa delle scelte del popolo, i partiti si impegnassero almeno a ripristinare la legge elettorale in vigore fino al 2005, nota come “Mattarellum”, basato su un sistema misto, maggioritario e proporzionale. Una democrazia non può vivere in un regime in cui deputati e senatori “nominati” sono sostanzialmente sotto perenne “ricatto” dei pochi capi partito cui è attribuito il potere di nomina. Il presidente onorario di LeG, Gustavo Zagrebelsky …

Sulla strada giusta

Riunione della Direzione Nazionale del PD a Roma. Bersani: “Il Pd deve prendere per mano tutti gli italiani più colpiti dalla manovra”. Si è svolta stamani a Roma la Direzione Nazionale del PD. Una riunione per fare il punto, a poche settimane dalla pausa estiva, sulla manovra economica e per organizzare il lavoro del PD per i prossimi mesi a partire dall’Assemblea che si terrà l’8 e 9 ottobre e dalla Direzione del gennaio 2011 che voterà i documenti che diventeranno il programma del PD. Il vicesegretario Enrico Letta ha indicato al Pd 3 AZIONI PER L’ESTATE. 1) IL PAESE PRIMA DI TUTTO. La prima azione è sui temi economico-sociali in linea con l’appello di Napolitano di ieri. Per noi la manovra ci vuole ma così è sbagliata. Va cambiata in Parlamento a favore di chi lavora, di chi produce e a favore delle famiglie. I temi dell’educazione saranno il centro dell’azione del Pd, sia in vista della ripresa dell’anno scolastico sia attraverso il viaggio nelle Università italiane che il Pd ha iniziato da qualche …

"Ma quel compenso non è equo", di Giuseppe Mazziotti

L’estensione indiscriminata del cosiddetto equo compenso per la copia privata a tutti i dispositivi provvisti di memoria hardware altera irrimediabilmente il principio di proporzionalità tra l’entità del prelievo e le riproduzioni per uso personale realizzate dagli utenti. Perché il provvedimento resti nell’ambito del diritto d’autore e non configuri un mero aiuto di Stato alle grandi case discografiche e cinematografiche, è necessario introdurre limitazioni che assicurino trasparenza nella ripartizione del compenso e un’adeguata protezione dei consumatori. Da internet. La “copia privata” è un’eccezione al diritto d’autore che, anche per ragioni di tutela della riservatezza, permette al consumatore che acquista legittimamente un esemplare originale di una registrazione audio o video di copiare tale registrazione per fini strettamente personali e non commerciali senza l’autorizzazione dei titolari dei diritti. L’eccezione non si applica dunque alle copie digitali di registrazioni protette da diritti d’autore che gli utenti delle reti di file-sharing scaricano e scambiano tra loro, ben oltre la propria sfera privata e, nella maggioranza dei casi, senza le necessarie licenze. Nell’ambito di questa eccezione, il cosiddetto “equo compenso” costituisce …

Assalto finale alla scuola dieci e lode

Qualche giorno fa, la stampa nazionale ha strillato all’unisono «Caos nel tempo pieno: non c’è il banco per 150 mila alunni!». Già Mariastella Gelmini aveva colpito al cuore la scuola primaria imponendo il maestro «unico». Oggi il suo assalto finale all’isola plurimedagliata del full-time: per inabissarla. Perché l’Europa ha attribuito un dieci- e-lode al tempo pieno italiano? Per il suo bollino di qualità: porta la duplice firma della nostra Pedagogia popolare, non togata (don Lorenzo Milani, Gianni Rodari, Loris Malaguzzi, Bruno Ciari) e della nostra Pedagogia accademica (a partire da quella bolognese: Raffaele Laporta, Mario Gattullo, Piero Bertolini, Giovanni Maria Bertin). Il tempo pieno gode dunque di una nobile carta d’identità pedagogica e didattica. Questa: il diritto di tutti all’ingresso e al successo scolastico insieme alla garanzia di un’elevata qualità dell’istruzione. Anzitutto, il suo modello pedagogico. Teorizza la centralità dell’Educazione in una società che dà megafono alla scienza e alla cultura al fine di moltiplicare valori plurali e figure di cittadinanza tra le contrade del nostro pianeta. Poi, il suo modello/didattico. Teorizza la centralità della …

Un successo. Passato il testimone a 110mila nuovi «resistenti», di Stefania Scateni

«Mi iscrivo all’Anpi perché la Resistenza non sia solo memoria del passato ma esercizio del presente». La nuova resistenza democratica inizia unendosi ai partigiani dell’Anpi. Se c’è da resistere si va da coloro che la Resistenza la conoscono bene. L’Anpi sta conoscendo una nuova primavera. Presentata ieri una iniziativa per l’adesione di moltissime personalità illustri Non è tempo di stare alla finestra. Non è tempo di indifferenza né di ignavia, tantomeno di accidia. È tempo di trasformare lo sconcerto, la rabbia e la paura, di scegliere se continuare ad affannarsi per nuotare in una marmellata culturale e politica che confonde verità e menzogna, libertà e sopruso, sfigurando il tutto in un grande schermo azzurro e piatto, oppure tirarsi fuori dal blob e dare aria al cervello. In poche parole, prendere posizione. C’è bisogno di rivivere il significato morale, prima ancora che politico, dell’antifascismo e della nostra Costituzione democratica. La ricchezza dell’insegnamento che ci arriva dalle donne e gli uomini che si sono schierati e hanno combattuto per costruirla vanno coltivati e ripresi, insegnati, testimoniati di …

"Imparare con meno ore di lezione ecco la scuola del tempo tagliato", di Maria Novella De Luca

Nelle primarie e secondarie gli orari verranno “falciati” di almeno 120 minuti settimanali. Il pedagogista Vertecchi: è folle La psicologa Roncoroni: i ritmi serrati sono inutili . Sono gli anni più lenti e più veloci di tutta la vita. Quelli del crescere e dell´imparare. Quelli in cui ci si trasforma da bambini in adolescenti, e poi in ragazzi che s´affacciano al futuro. Sono i tempi della scuola, spesso indimenticabili nel gioco dei ricordi, tra libri, amori, amicizie, dall´infanzia all´università, dalle elementari al liceo, quando molto, anzi quasi tutto, si forma. È il tempo del sapere, che in Italia “conta” 200 giorni di lezione l´anno come in Olanda e in Germania, contro i 180 giorni della Francia, i 190 di Inghilterra, Finlandia, e Norvegia, i 178 della Svezia, i 175 della Spagna e della Grecia. Un ciclo che varia da nazione a nazione, ma che oggi in tutta Europa è oggetto di dubbi, sottoposto a revisioni acuite dalla crisi, dai tagli di welfare, ma anche dal diffondersi di nuovi saperi e nuove competenze. Ma è possibile, …