"SuperGiulio o solo Zelig?", di Franco Monaco
Con piacere ho riscontrato, in qualche confronto televisivo recente, un Bersani tosto, che le cantava chiare a Tremonti, non facendosi intimidire dal suo saccente pierinismo. Mi è sembrata pertinente ed efficace la tesi più volte ribadita dal segretario Pd. E cioè siamo pronti a discutere di tutto, ma a una condizione: che finalmente si pronuncino parole di verità e soprattutto (traduco e chiedo scusa) che la si finisca di prenderci per i fondelli. Mi chiedo spesso perché mai, a sinistra, politici di primo piano diano credito a Tremonti. Forse – mi rispondo – perché, dentro un governo che di sicuro non brilla per competenze e per cultura, egli rappresenta la rara eccezione di persona che ha fatto qualche buona lettura e che non si risparmia nell’esibirla con sussiego. Dunque, possiamo tradurre così, la cosa si spiega con il proverbiale elitarismo della sinistra e, rispettivamente, con il deficit culturale di una destra nella quale Tremonti farebbe eccezione. Tuttavia, come qualcuno ha osservato di recente, il ministro dell’economia va misurato sul piano dell’azione e non delle teorie …