Mese: Giugno 2010

"Viaggio nella Palermo sommersa dall'immondizia", di Felice Cavallaro

Per loro fortuna i duemila turisti sbarcati ieri mattina da due palazzi galleggianti come la Fantastica e la Concordia per scoprire la città fra carrozzelle addobbate come carretti hanno seguito la direttrice che dal porto arriva a Piazza Politeama, lungo via Emerico Amari, cinquecento metri puntellati da cassonetti sporchi e scoperchiati, lerci e maleodoranti, ma svuotati nella notte. Così, forse, Palermo ha evitato di offrire ai croceristi per l’ennesima volta l’immagine e il disastro di una nuova Napoli. O, come ha sferzato con un titolo della scorsa settimana Le Monde, di «città pattumiera». Sporca, ma senza montagne di rifiuti. Anche se resta nelle foto ricordo il profilo tetro di contenitori simili a bocche spalancate di vecchi sdentati, i coperchi piegati o spezzati. Poteva andare peggio, direbbe con una delle sue battute Fiorello. Sarebbe bastata, infatti, una piccola deviazione sulla destra, prima della cupola del Teatro Politeama, per restare ancora più sconvolti davanti alla discarica a cielo aperto del Borgo Vecchio, un mercato nel cuore della vecchia Palermo dove si può comprare di tutto, anche la …

"L'Aquila ci parla di noi", di Guido Crainz

L´Aquila, con il disagio e la protesta dei suoi cittadini, ci parla in molti modi dell´Italia. Ci ripropone la sensazione che sempre avvertiamo dopo la catastrofe, materiale e culturale, di un terremoto: la sensazione cioè che ogni volta sia la nazione nel suo insieme a doversi rialzare, a dover ritrovare ragioni e speranze per il proprio futuro. Lo avvertivo nel 1976 friulano, nei luoghi in cui sono cresciuto, e lo avverto ora nell´ Abruzzo in cui insegno da molti anni. L´Aquila ci parla anche di un paese incapace di far tesoro delle esperienze del passato. E ci costringe a interrogarci sul nostro presente: è la storia d´Italia che ci viene incontro quando ricordiamo la valanga d´acqua del Vajont, il 1968 del Belice, il 1976 del Friuli, il 1980 della Campania o l´Abruzzo di oggi. Si pensi al Vajont del 1963, che mostrava all´Italia del “miracolo economico” la tenace sopravvivenza di una povertà arcaica, di donne vestite di nero, di gerle che portavano in salvo i residui di una miseria antica. E si pensi all´inadeguato esito …

"Una «service» tax per i comuni. Con la manovra Italia più povera", di Bianca Di Giovanni

«Oggi abbiamo smosso le acque». Dopo una giornata sulle barricate i sindaci incassano qualche apertura da parte del governo. Ma non abbassano la guardia sul «salasso» della manovra, che chiede agli enti locali circa 13 miliardi di tagli, , avverte Sergio Chiamparino. «C’è la disponibilità a discutere la revisione del patto di stabilità e delle sue modalità», rivela il presidente Anci dopo l’incontro con Giulio Tremonti. Per ora, tuttavia, siamo solo alle parole: dovranno seguire i fatti. Il ministro dal canto suo si è preparato alla giornata di fuoco preannunciando una nuova tassa sugli immobili da attribuire ai Comuni nell’ambito del federalismo. Nel governo non si parla di nuova Ici , ma di «service tax», cioè sui servizi legati agli immobili e sul territorio. Ma i sospetti di un ritorno indietro sono forti. Così in serata Tremonti ha fatto sapere che l’ipotesi service tax non si estende alla prima casa. Buona notizia per i cittadini: ma per le casse comunali sarebbe un altro colpo, proprio in vista del federalismo. Su cui il ministro si è …

"Esercizio di responsabilità", di Ezio Mauro

All’improvviso, tutto il Paese ha guardato al referendum di una fabbrica del Sud come a un moderno giudizio di Dio. Dunque gli “invisibili” esistono, contano e pesano, quando prendono la parola, sia pure in condizioni estreme: e l’operaio e l’officina tornano a sorpresa ad essere un soggetto e un luogo politico, in questa Italia 2010, che pure credeva di aver cambiato per sempre il palinsesto. Avevamo dimenticato i produttori, soverchiati dai consumatori, come attori sociali e culturali. Avevamo inseguito le meteore dell’immateriale, avevamo nascosto addirittura il vecchio concetto di lavoro dietro le nuove rappresentazioni dei saperi, delle competenze, della professionalità. E invece quando l’impresa vuol fare i conti con la globalizzazione, deve farli anche con il lavoro, e addirittura con i lavoratori. Quel giudizio di Dio è stato al contrario un esercizio di responsabilità. Ha vinto il “sì”, e nettamente, perché davanti alla possibilità di un investimento industriale che risale al contrario il percorso tipico della società globale (cercare lo sviluppo fuori dai confini del vecchio Stato-nazione, per scaricare invece i problemi che ne nascono …

Il partito della Costituzione

Bersani alla Stampa estera: lo scopo del Pd è quello di “essere il Partito del Secolo dei Progressisti Italiani. Io voglio che il mio partito sia il partito della Costituzione. Il Pd, un partito giovane che non rinnega le proprie radici ma le amalgama”. “In Italia c’è bisogno del ruolo di controinformazione svolto dalla stampa estera”. Lo ha dichiarato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, durante un incontro a porte chiuse con i giornalisti della Stampa estera. Rispondendo alle domande fatte dai cronisti, il leader democratico ha voluto ribadire la posizione del Pd sulla sbagliata manovra finanziaria che non ridistribuisce equamente i carichi, sulle difficoltà che vivono le tute blu a Pomigliano d’Arco e sui continui sbagli del governo che si nasconde sotto l’ombrello dell’Europa sebbene sia “isolato dalle decisioni dei partner” dell’Unione. Nonostante i vari sondaggi che ogni volta il premier va snocciolando, più per rassicurare sé stesso, “il governo Berlusconi è in calo di consensi, anzi è iniziata la parabola discendente, come dimostrano le recenti amministrative in Sardegna, dove il partito di …

Manovra. PD: troppi insegnanti? Lo vadano a raccontare alle famiglie…

Dichiarazione congiunta di Francesca Puglisi, responsabile Scuola Pd, e dell’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo PD in VII Commissione Camera dei Deputati. La scuola non si migliora riducendo il numero dei docenti e aumentando quello degli studenti per classe, così come propone il sottosegretario all’Economia Casero, il quale, per giustificare il fatto di non aver raggiunto la parità di bilancio, torna a raccontarci la stessa storiella di due anni fa del numero troppo alto di insegnanti. Non ci avevamo creduto allora, e non ci crediamo adesso. Cominci, Casero, a spiegare come stanno davvero le cose. In Italia il rapporto è più alto anche per il numero di docenti di sostegno, indispensabili a seguire quei bambini e ragazzi diversamente abili, che forse il sottosegretario Casero considera di serie B, visto che non fa cenno a questo fondamentale aspetto e finge di non sapere che in altri paesi europei il personale che segue tali alunni non è conteggiato nel numero degli insegnanti. Aggiungiamo che nel resto d’Europa non esistono neanche gli insegnanti di religione cattolica, che in Italia sono …

"Perché dovete chiamarmi compagno", di Mario Rigoni Stern

Cari Compagni, sì, Compagni, perché è un nome bello e antico che non dobbiamo lasciare in disuso; deriva dal latino “cum panis” che accomuna coloro che mangiano lo stesso pane. Coloro che lo fanno condividono anche l’esistenza con tutto quello che comporta: gioia, lavoro, lotta e anche sofferenze. È molto più bello Compagni che “Camerata” come si nominano coloro che frequentano stesso luogo per dormire, e anche di “Commilitone” che sono i compagni d’arme. Ecco, noi della Resistenza siamo Compagni perché abbiamo sì diviso il pane quando si aveva fame ma anche, insieme, vissuto il pane della libertà che è il più difficile da conquistare e mantenere. Oggi che, come diceva Primo Levi, abbiamo una casa calda e il ventre sazio, ci sembra di aver risolto il problema dell’esistere e ci sediamo a sonnecchiare davanti alla televisione. All’erta Compagni! Non è il tempo di riprendere in mano un’arma ma di non disarmare il cervello sì, e l’arma della ragione è più difficile da usare che non la violenza. Meditiamo su quello che è stato e …