"Più immigrati più crimine? dipende dalla politica", di Francesco Fasani
I risultati di una indagine sul Regno Unito mostrano che la presenza di immigrati non necessariamente si trasforma in un aumento dei tassi di criminalità. Anzi. Se agli stranieri viene lasciata la libertà di entrare e uscire dal paese ospitante, lavorare in regola e scegliere i mercati del lavoro locali in cui inserirsi, non si registrano effetti negativi dal punto di vista della criminalità. Quando la politica migratoria preclude loro queste possibilità, possono finire per scegliere attività criminose per far fronte alle necessità di sostentamento. Il rapporto tra immigrazione e criminalità è uno dei temi caldi e ricorrenti del dibattito politico italiano. L’evidenza empirica di cui disponiamo per il caso italiano non conferma l’esistenza di una chiara relazione causale tra presenza di immigrati nell’area e tassi di criminalità. (1) Eppure, per molti politici e commentatori la relazione è scontata. (2). MIGRANTI NEL REGNO UNITO Proviamo ad abbandonare l’idea che gli immigrati abbiano, per qualche misterioso motivo, una maggiore propensione dei nativi a commettere crimini. Come economisti, assumiamo invece che gli immigrati rispondano agli incentivi nelle …