"Il ministro impresentabile", di Francesco Merlo
È l´ultima mutazione genetica del berlusconismo: il Bertoldo di Stato, lo stralunato compare, il finto tonto perfetto, il furbissimo sciocco che si nasconde dietro una disperante inadeguatezza e una imbranataggine comica, insomma il falso scemo che ci prende per scemi veri. Ieri, per esempio, proprio quando era stato smascherato come simulatore dal capo dello Stato, si è meravigliato perché i cronisti insistevano a ficcare il naso nelle sue vicende, e ha detto al Tg3 che non è educato disturbare un brav´uomo la domenica, che forse è il giorno riservato alla contabilità delle mazzette e non certo alle domande dei giornalisti. E ha aggiunto di non capire, il povero Brancher, perché non sfruculiano Lippi, che se le merita davvero, invece di importunare il povero neoministro di non si sa che cosa. Con un´aria da furfante gentiluomo che non sente rimorsi né prova vergogna ha sostenuto che gli italiani sfogano su di lui la rabbia per l´eliminazione dai Mondiali, che è una genialità da imbonitore, la “mossa” dello scugnizzo di Belluno. Insomma, ascoltato in tv, Aldo Brancher …