Giorno: 25 Giugno 2010

"Il predone", di Giuseppe D'Avanzo

Pensiamo ogni volta di aver conosciuto di Berlusconi il volto peggiore, l´intenzione più maligna, la mossa più fraudolenta. Bisogna convincersene, quell´uomo sarà sempre in grado di mostrare un´intenzione ancora più maligna, una mossa ancora più fraudolenta, un volto ancora peggiore. Sappiamo che cosa è e rappresenta la cosa pubblica per il signore di Arcore, non dobbiamo scoprirlo oggi. È l´opportunità di ignorare e distruggere le inchieste giudiziarie che hanno ricostruito con quali metodi e complici e violenze Silvio Berlusconi ha messo insieme il suo impero. Non scopriamo adesso che il signore di Arcore si è fatto Cesare per evitare la galera (lo ha detto in pubblico senza vergogna il suo amico Fedele Confalonieri). E tuttavia, pur consapevoli che il potere berlusconiano sia esercitato in modo esplicito a protezione dei suoi interessi privati, lascia di stucco l´affaire Brancher. La storia la si conosce. C´è questo signore, Aldo Brancher. Non se ne apprezza un pregio. Si sa che è stato assistente di Confalonieri in Fininvest. Con questo ruolo, tiene i contatti con socialisti e liberali nella prima …

Una manovra ammazza PIL. Arriva l'ammissione di colpevolezza

Tremonti è costretto a dire la verità: la manovra economica avrà una ripercussione negativa sull’economia. Sacrifici per tutti? No, a pagare saranno sempre gli stessi. “Questa manovra è necessaria, senza si ha il collasso, il crollo”. Fino a qualche mese fa sembrava impossibile che il Ministro Tremonti potesse pronunciare queste parole. L’Italia non subiva la crisi, anzi era solo il Pd che lanciava allarmi catastrofici. Oggi il ministro della fantasia, con tono indispettito, è costretto ad ammettere l’emergenza. Nei dati contenuti nella tabella consegnata dal Tesoro alla Commissione Bilancio del Senato è emerso chiaramente che la manovra voluta dal governo avrà un impatto depressivo sull’economia. Tremonti ha ribadito che “senza questa manovra oltre a non esserci la crescita non c’è più la struttura complessiva”. E finalmente, si è ricordato che il Belpaese ha il terzo debito pubblico al mondo e che i tagli saranno intoccabili. Ma non solo. Il ministro ha invitato anche le Regioni ad aumentare i tagli, un po’ per spartire le colpe e per poter, un giorno, dichiarare: “le tasse e i …