Giorno: 22 Giugno 2010

Il Pd contro la nomina di Brancher. «Costerà un milione, il premier spieghi»

Enrico Letta: l’unica vera nomina che il governo doveva fare è quella del ministro allo Sviluppo economico. La nuova nomina di Aldo Brancher a ministro per l’Attuazione del federalismo «è stata smentita e delegittimata dal titolare del federalismo nel governo, Umberto Bossi. Quindi ci si chiede quale sia stato il motivo di questa nomina». A dirlo è il vicesegretario del Pd Enrico Letta che invece ha sottolineato come «l’unica vera nomina che il governo doveva fare, non l’ha fatta. Deve nominare il ministro dello Sviluppo economico». UN MILIONE DI EURO – «Se anche Bossi è contrario alla nomina di Brancher – ha aggiunto – ci si chiede quale sia la logica con la quale è stato fatto un ministero che costerà un milione di euro agli italiani. Berlusconi dovrà chiarire. Insomma, a pensar male si fa peccato ma alle volte ci si azzecca». Il vice di Bersani ha invece ribadito l’urgenza di trovare un sostituto all’ex ministro Claudio Scajola perché «quel ministero è quello delle comunicazioni e delle frequenze tv e il fatto che sia …

"Il Quirinale e lo spettro dell'anarchia", di Marcello Sorgi

L’appello del Capo dello Stato, rivolto a maggioranza e opposizione, a concentrarsi sulla manovra economica per riuscire a concluderne l’esame in Parlamento prima della pausa estiva non è affatto formale, né mirato esclusivamente ad ottenere un rinvio delle intercettazioni alla ripresa. Dopo aver preso attenta visione del documento trasmessogli dal governo, e dopo essere stato avvertito che gli emendamenti presentati da tutte le parti politiche sono già oltre duemila, Napolitano con i suoi collaboratori s’è detto molto preoccupato per la piega che l’iter delle misure anticrisi potrebbe prendere di qui a poco. Non è solo un problema di clima politico, vieppiù deteriorato. E’ ormai evidente che in Parlamento, anche nei gruppi della maggioranza, regna un clima di incertezza e di stanchezza che moltiplica le assenze e sfocia spesso in episodi di anarchia. Come appunto quello che ieri ha convinto tre peones del Pdl (Tancredi, Latronico e Picchetto Frattin), a cercare di introdurre con emendamenti nientemeno che un nuovo condono edilizio e un altro condono fiscale tombale sulle tasse evase fino al 2008. La libera uscita …

"Alla Gelmini si gonfiano i precari", di Alessandra Ricciardi

Rischia di allungarsi di altre dieci mila unità l’esercito dei precari perdenti posto. Quei precari che finora hanno lavorato attraverso il rinnovo delle supplenze e che dal prossimo anno invece resteranno a casa. Semplicemente perché i posti non ci sono più. Il dato emerge dal confronto tra i pensionamenti e i tagli al personale frutto della riforma della scuola che scatteranno da settembre. Un confronto che presenterebbe ancora un saldo negativo: di oltre un migliaio di unità per gli insegnanti e di quasi 8.500 per il personale ausiliario, tecnico e amministrativo. Ma non è finita. Perché, e questa potrebbe essere la sorpresa peggiore, i nuovi precari senza supplenza potrebbero restare fuori anche dalle liste prioritarie, quelle che finora hanno funzionato, grazie al contributo di stato e regioni, come ancora di salvataggio per molti: corsia preferenziale per le supplenze brevi e per i contratti per corsi aggiuntivi, anche pomeridiani. Il ministero, secondo quanto risulta a Italia Oggi, pare infatti convinto che la proroga per il prossimo anno delle liste, disposta dal decreto legislativo 194/2009, si riferisca …

«Eutelia non muoia» Cento parlamentari Pd in sciopero della fame

Il 15 giugno del 2009, a sorpresa, 2000 lavoratori Eutelia vennero trasferiti in Agile e poi subito dopo venduti per 96mia euro ad Omega. A capo di questo nuovo soggetto industriale vennero messi due noti fallimentaristi. Daquel giorno Eutelia smise di essere un’impresa per diventare un caso giudiziario, prima, e politico, poi. A un anno da quel giugno, molto più caldo di quello attuale, per i dipendenti nulla è cambiato. La società non esiste praticamente più, così come il posto di lavoro. Quella che è rimasta intatta è la voglia di combattere di duemila persone. Come quella di Sergio Palermo che è un signore di 57 anni e che per 33 ha lavorato proprio all’Eutelia. Una settimana fa ha deciso di non mangiare più. Lo ha fatto per protesta. «Ho capito che bisogna mettere a rischio qualcosa di noi per potersi farsi sentire. Altrimenti passi inosservato ». Stefano è rimasto digiuno per sette giorni. Fino a ieri. OLTRANZA Fino a quando, cioè, un centinaio di parlamentari del Pd non gli ha dato il cambio. Un …

Green economy, a Carpi la festa nazionale del Pd

Sviluppo sostenibile al centro del dibattito. Tra gli ospiti Errani, Franceschini e Finocchiaro Tanti spettacoli, dalla comicità di Migone alla musica di Piotta e dei Modena City Ramblers Sviluppo sostenibile, energie alternative, agricoltura, rifiuti, ecosostenibilità, fonti rinnovabili. Sono alcuni dei temi al centro della festa nazionale del Pd sulla green economy, in programma a Carpi, zona piscine, dal 25 giugno al 19 luglio. Non mancheranno gli ospiti di rilievo, per primo il capogruppo Pd alla Camera Dario Franceschini, che il 19 luglio chiuderà la festa assieme al presidente della Regione Vasco Errani. In calendario ci sono anche altri incontri politici di interesse nazionale, come quello del 16 luglio con Anna Finocchiaro. Ma non è il solo: il 2 luglio si discuterà di come la green economy può aiutare ad uscire dalla crisi con, tra gli altri, Ermete Realacci, responsabile nazionale del Pd sul tema, e Anna Maria Artoni, presidente regionale Confindustria. Ancora, il 9 luglio si parlerà di ecomafie con il presidente del consiglio regionale Matteo Richetti e i capigruppo Pd della commissione bicamerale antimafia …