L’assessore regionale Muzzarelli: “Finanziamo la ricerca assicurando a centinaia di giovani opportunità occupazionali”. Al via il finanziamento, con un contributo complessivo di 22 milioni, per sostenere la ricerca e l’innovazione dei distretti produttivi a cui si aggiungono anche oltre 12 milioni di euro per i ‘Progetti per reti di imprese’ e 2 milioni di euro per il sostegno finanziario all’avvio di iniziative imprenditoriali di nuove cooperative.
«Un pacchetto di misure per stimolare l’innovazione e gli investimenti delle imprese per trasformare le idee in prodotti. Per superare la crisi – ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale alle Attività produttive- occorre stare a fianco del sistema produttivo sostenendo la debole ripresa in atto. Le risorse regionali finanziano concretamente la ricerca assicurando a centinaia di giovani ricercatori un lavoro di qualità per loro e per la comunità emiliano romagnola».
Dai distretti produttivi ai distretti tecnologici.
I 22 milioni di euro – messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna riguardano il bando ‘Dai distretti produttivi ai distretti tecnologici’ – finanzieranno 35 progetti di ricerca per la nascita e la qualificazione di laboratori e attività di ricerca delle imprese delle principali filiere produttive dell’Emilia-Romagna e attiveranno investimenti complessivi di oltre 55 milioni di euro. Nei mesi scorsi sono state presentate 57 proposte, suddivise per 14 distretti produttivi, e, di queste, 35 hanno superato la selezione. Le proposte prevedono un impegno in ricerca e sviluppo per circa 220 mila giornate di lavoro.
Obiettivo del bando è di promuovere la nascita o la rifinalizzazione di laboratori di ricerca, centri di competenza e di alta specializzazione delle imprese più significative, innovative, dinamiche e impegnate nella ricerca e sviluppo dei principali distretti/filiere produttive regionali, in connessione con la ‘Rete regionale dell’alta tecnologia.
Le attività progettuali intervengono sui più vari tra i distretti produttivi, tra i quali: l’alimentare; il sistema moda; la ceramica e tecnologie per la ceramica; le tecnologie per i nuovi materiali per le costruzioni; la farmaceutica e le biotecnologie; il biomedicale e protesica; i nuovi materiali per la meccanica; la meccanica per il packaging; l’automazione, i controlli e la meccatronica; la meccanica agricola; la motoristica e componentistica auto; la nautica; le tecnologie per le reti e i servizi energetici nonché l’ Ict e il multimedia.
Con questo bando – che utilizza risorse statali per i distretti produttivi pari a 4,5 milioni di euro e 17,5 milioni di risorse regionali – si avvia la fase di sostegno diretto alla creazione dei laboratori di ricerca privati che vanno ad integrare l’attività della rete dei laboratori finanziati alle università e centri di ricerca, ampliando i confini della rete ad alta tecnologia e potenziando lo sviluppo delle politiche per le filiere produttive della nostra Regione.
Le imprese beneficiarie si impegnano anche a diffondere e condividere i risultati raggiunti con le altre imprese della filiera.
Reti di imprese.
Sono attualmente in fase di valutazione 251 progetti di reti di imprese (circa 1000 le imprese complessivamente coinvolte), che spaziano dal manifatturiero al settore delle costruzioni, sino ai servizi avanzati, ed hanno un valore complessivo di circa 74 milioni di euro. La Regione Emilia-Romagna contribuirà con oltre 12 milioni di euro reperite, nelle prossime settimane, con l’assestamento di bilancio. Lo sviluppo delle reti rappresenta una risposta originale alla crescita economica delle imprese e all’accrescimento della loro capacità competitiva. Per questo la Regione sosterrà i contratti di rete tra imprese finalizzati alla collaborazione produttiva, progettazione, logistica e servizi connessi. Gli interventi ammissibili sono rivolti al consolidamento e allo sviluppo di reti esistenti nonché alla creazione e allo sviluppo di nuove reti di imprese, attraverso: lo sviluppo di funzioni avanzate condivise dalla rete; (produzione, progettazione, logistica, servizi connessi,); il consolidamento, lo sviluppo e/o la creazione di reti di subfornitura; l’aumento dell’efficienza e della produttività o l’ampliamento della capacità produttiva attraverso l’integrazione della rete di imprese; il miglioramento e la qualificazione delle performance ambientali delle imprese con particolare attenzione all’intero ciclo di vita del prodotto/servizio; la realizzazione di attività di servizio comuni per l’innovazione delle imprese; la valorizzazione dei sistemi di gestione della qualità a livello di reti di imprese; lo sviluppo di prodotti/servizi che consentano l’ampliamento del mercato e dei canali distributivi, anche attraverso la creazione e promozione di un marchio di rete; la promozione della partecipazione delle imprese femminili, giovanili e delle nuove imprese alla rete.
Iniziative imprenditoriali di nuove cooperative.
Attraverso il bando per il ‘Sostegno finanziario all’avvio di iniziative imprenditoriali di nuove cooperative’, la Regione sostiene i costi di avvio e di primo investimento, sia materiale che immateriale, di cooperative di nuova costituzione – di piccole e medie dimensioni – per la realizzazione di progetti di particolare valore sociale e/o particolarmente innovativi negli ambiti prioritari della cura alla persona, della salute, dell’ambiente e dell’energia.
Il Bando sostiene inoltre le iniziative di cooperative costituite da lavoratori/lavoratrici colpiti da crisi aziendali, disoccupazione e/o occupati con forme di lavoro precario e discontinuo nonché di nuove aggregazioni consortili.
Il contributo finanziario massimo concedibile è pari a 50 mila euro (in conto capitale pari al 50% delle spese ammissibili). Saranno esclusi i progetti con spesa ammissibile inferiore a 25 mila euro. Ad oggi risultano ammissibili alla fase di valutazione 78 progetti. Gli investimenti totali previsti per l’avvio delle nuove imprese sono di 5,9 milioni di euro e le risorse regionali previste sono pari a circa 2 milioni di euro.
Pubblicato il 16 Giugno 2010