"Crisi, cento economisti: così si va a picco", di Carlo Clericetti
Le “politiche dei sacrifici” non serviranno a risolvere la crisi, anzi la faranno precipitare e provocheranno anni di deflazione e probabilmente la fine dell’Unione europea. Ad affermarlo è una lettera-manifesto sottoscritta da cento economisti che propone soluzioni radicalmente diverse da quelle che si stanno attuando in particolare in Europa. L’iniziativa è stata promossa da Bruno Bosco (Università di Milano Bicocca), Emiliano Brancaccio (Università del Sannio), Roberto Ciccone (Università Roma Tre), Riccardo Realfonzo (Università del Sannio), Antonella Stirati (Università Roma Tre) e tra chi ha già aderito si leggono i nomi dei più autorevoli economisti italiani di orientamento progressista. L’attuale instabilità dell’Unione, dice il documento, è il frutto “dell’insostenibile profilo liberista del Trattato e dell’orientamento di politica economica restrittiva dei paesi membri caratterizzati da un sistematico avanzo con l’estero”. La crisi mondiale è tuttora in corso perché non si sono affrontate le sue cause strutturali, prima fra tutte “l’allargamento del divario mondiale tra una crescente produttività del lavoro e una stagnante o addirittura declinante capacità di consumo degli stessi lavoratori”. Una crisi da domanda, dunque. L’Europa, …