Elezioni amministrative in Sardegna: il centrosinistra conquista 6 province su 8 e vince i ballottaggi nei comuni. Anche in Sicilia vittoria a Gela, Enna e Milazzo. Bersani: “Una bella vittoria per il centrosinistra. Un en plein che non lascia discussioni”. Lai (Pd): “Da Sardegna segnale politico al Paese”. Zoggia: “ Con proposte di governo serie e concrete si vince” .
Ballottaggi vittoriosi per il Pd nelle isole maggiori. In Sardegna si tornava a votare per eleggere i Presidenti di tre Province: Cagliari, Nuoro e Ogliastra e i sindaci di quattro comuni oltre i 15.000 abitanti: Iglesias, Porto Torres, Nuoro e Sestu. E abbiamo vinto in tutti i casi.
Graziano Milia e Roberto Deriu si sono riconfermati Presidenti rispettivamente delle province di Cagliari e Nuoro.
Clamorosa è stata la rimonta di Graziano Milia nel capoluogo di regione: ha battuto il candidato della coalizione di centro destra Giuseppe Farris che aveva chiuso il primo turno in vantaggio di 13 punti. Milia ha ottenuto il 52,42 per cento dei consensi (61.785 voti)..
A Nuoro: il Presidente uscente Roberto Deriu ha sconfitto Luigi Crisponi, candidato del centro-destra con il 51,5 per cento dei consensi contro il 48,5 di Crisponi.
In Ogliastra, dopo un lungo testa a testa, Bruno Pilia, sostenuto dal centrosinistra, con il 51,41 per cento delle dei voti ha avuto la meglio su Sandro Rubiu, del centro-destra che si è fermato al 48,58 per cento.
Sul fronte delle comunali, ad Iglesias Pierluigi Carta del centrosinistra, si è riconfermato sindaco con il 50,93 per cento delle preferenze contro il 49.06 dello sfidante Paolo Fogu sostenuto dal centrodestra. Centrosinistra vincente anche a Nuoro, dove Alessandro Bianchi ha trionfato con il (55,28 per cento) mentre Paolo Manca che si è fermato al 44,71 per cento. A Porto Torres il nuovo sindaco è Luigi Beniamino Scarpa alla testa di una coalizione di centrosinistra che ha battuto il sindaco uscente Luciano Mura, sostenuto, tra l’altro, anche dal Pd, con il 54,33 per cento delle preferenze. E a Sestu Aldo Pili vince con il 51,15%.
Anche in Sicilia vittoria nei ballottaggi per i sindaci di tre comuni: Enna, Gela e Milazzo.
A Gela, Angelo Fasulo è stato eletto sindaco, appoggiato da Pd, Mpa e due liste civiche. Ha preso il posto dell’europarlamentare ex sindaco del Pd, Rosario Crocetta ottenendo il 17.224 delle preferenze, pari al 54,16% dei voti. Fasulo ha vinto per la seconda volta il ‘derby’ interno al Partito democratico che lo ha visto contrapposto al compagno di partito Lillo Speziale, Presidente dell’Antimafia regionale, appoggiato da Udc e cinque liste civiche, ha ottenuto 14.580 voti, pari al 45,84% delle preferenze.
Ad Enna, Paolo Garofalo, sostenuto dal Pd e due liste civiche, è stato eletto sindaco, Al ballottaggio ha ottenuto 7.715 preferenze, ottenendo il 58,50% dei voti. Il suo rivale, Angelo Moceri, appoggiato da Pdl, Mpa e da una lista civica, ha ottenuto 5.473 preferenze, ottenendo il 41,50% dei voti.
Carmelo Pino è il nuovo sindaco di centrosinistra di Milazzo, nel Messinese. Sostenuto da Mpa, Pd e sei liste civiche, al ballottaggio ha ottenuto 8.949 preferenze, pari al 52,04% dei voti. L’altro candidato, l’uscente Lorenzo Italiano, appoggiato da Pdl, Udc e nove liste civiche, ha ottenuto 8.248 voti, pari al 47,96% delle preferenze.
“Una bella vittoria per il centrosinistra. Un en plein che non lascia discussioni”. Così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha commentato la vittoria dei candidati del Pd e del centrosinistra nelle maggiori isole.
Davide Zoggia, Responsabile enti locali del PD vede come fondamentali per le vittorie “Sia il recupero di Milia a Cagliari che la scelta degli apparentamenti a Nuoro. E la destra, partita spesso in vantaggio con i risultati del primo turno, evidentemente ha smarrito consensi e non ha convinto i sardi”.
Zoggia ha analizzato anche il dato siciliano: “Al successo in Sardegna, si aggiunge il buonissimo risultato conseguito dal Partito democratico in Sicilia, con la vittoria nei comuni. Ciò conferma da un lato della progressiva perdita di credibilità e di forza propulsiva da parte della destra e dall’altra delle enormi potenzialità che ha davanti a sè il Partito democratico”, ha concluso Zoggia, “Che quando si presenta coeso, al fianco di alleati affidabili e forte di proposte di governo concrete e serie riesce ad essere vincente. Una giornata che fa davvero ben sperare per il futuro”.
Silvio Lai, Segretario regionale del PD in Sardegna, è soddisfatto: “La Sardegna manda un segnale politico al Paese. Solo l’anno scorso il centrodestra avrebbe vinto in quasi tutte le 8 province al voto. Ma dopo un anno di governo disastroso i sardi hanno scoperto il gioco delle tre carte di Berlusconi e Cappellacci e riprendono a dare fiducia alle coalizioni di centrosinistra. E’ l’inizio da cui ripartire. Per il Pd, per il centrosinistra, è un segnale importante, un segnale di fiducia che dobbiamo far crescere e rafforzare già da subito, tutti insieme. Bisogna seguire la strada che abbiamo tracciato per queste elezioni e che i nostri elettori ci chiedono con forza di percorrere da tempo: unità nel Pd, coalizioni competitive e coese sui programmi. Queste – ha proseguito Lai – dovranno essere le nostre parole d’ordine da qui in avanti, solo così possiamo tornare ad essere credibili come alternativa e puntare a riprendere il governo della Regione. I nostri primi interlocutori dovranno essere quei tanti, troppi sardi che hanno disertato le urne. La bassa affluenza al voto è un segnale forte per tutta la politica isolana.”
Per Lai probabilmente anche le inchieste sull’eolico che hanno coinvolto il governatore Cappellacci e Denis Verdini hanno influito sul voto e sull’astensione, molto alta: “Sicuramente hanno inciso anche le ultime vicende di cronaca che hanno investito parte della politica e delle istituzioni isolane. Ma ha pesato però anche il disamore per le province, le cui funzioni vengono percepite forse poco chiaramente. Questa dovrà essere la sfida principale per gli eletti presidenti alle Province di centrosinistra: far percepire con chiarezza ai propri cittadini l’utilità reale delle province, con servizi che aiutino a migliorare la qualità della vita concreta e quotidiana, con al primo posto l’impegno per il lavoro che abbiamo scelto come nostra priorità”.
Soddisfatto dei risultati ottenuti dal Pd e dal centrosinistra in Sardegna e per l’ottimo risultato conseguito in Sicilia anche Nico Stumpo, responsabile Organizzazione del Pd. “Questa tornata elettorale segna una pesante sconfitta per la destra e premia il buon governo del centrosinistra e una politica delle alleanze che ha convinto le elettrici e gli elettori. Il centrodestra –ha commentato Stumpo – che un anno fa in Sardegna aveva vinto le regionali e che appariva in vantaggio in molte realtà al primo turno, è stato abbandonato dal suo elettorato. Il Pd è tornato competitivo con le sue proposte di governo”.
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