Manovra, la rivolta delle Regioni
La manovra è «irricevibile» e deve «cambiare». Lo ribadiscono i governatori, in un documento votato «all’unanimità», dopo una riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Nessuno, ha precisato il presidente Vasco Errani, ne mette in discussione la necessità, ma i «sacrifici» devono essere «proporzionalmente suddivisi» tra i singoli comparti della pubblica amministrazione. Mentre così com’è ora «per oltre il 50% si carica sulle Regioni e non è equa», ha affermato Errani. Per le Regioni questa manovra mette a rischio i servizi alle imprese e ai cittadini oltre che minare il percorso del federalismo fiscale. «Le Regioni – si legge nel documento – comprendono la necessità di una manovra tempestiva rispetto alla situazione economica attuale per dare risposta concreta ai mercati e all’Unione Europea sulle misure adottate dall’Italia, ritengono d’altro canto che il taglio indiscriminato sulle spese regionali non sia congruo nell’equilibrio del concorso dei singoli livelli istituzionali alla manovra, per di più i tagli indiscriminati difficilmente sono applicabili e probabilmente non daranno i previsti frutti benefici al Paese e pertanto la ritengono …