«Serve un welfare anche per i Piccoli», di Cesare Damiano
Le piccole e medie imprese italiane per uscire dalla crisi, difendere l’occupazione e porre le basi per contribuire al rilancio economico dell’intero paese, hanno bisogno di specifiche politiche che tengano conto della loro dimensione e del loro ruolo. Le cifre, anche quelle emerse da un evento di alcune settimane fa all’Auditorium di Roma, parlano da sole. All’associazione Rete Imprese Italia – costituita per iniziativa di Confesercenti, Confartigianato, Confcommercio, Cna e Casartigiani, le maggiori associazioni di Pmi italiane – aderiscono circa due milioni e mezzo di imprese con 14 milioni di addetti, circa il 60 per cento della forza lavoro italiana con un valore aggiunto di 800 miliardi di euro prodotto in media ogni anno: vale a dire la spina dorsale dell’economia italiana. All’importanza di questa rete non ha corrisposto finora un’attenzione altrettanto forte da parte delle istituzioni e della politica. E i colpi che le sono stati inferti dalla crisi ne sono la dimostrazione. Dopo il disastro del 2009, nel primo trimestre di quest’anno è stato registrato (dati Unioncamere) un saldo negativo nel numero delle …