Mese: Maggio 2010

"I docenti ci rimettono duemila euro lordi", di Paolo Pergolizzi

Manovra finanziaria, la stangata peggiore potrebbe arrivare a carico dei 7mila dipendenti della scuola reggiana. Insegnanti e personale amministrativo, se la bozza di manovra verrà confermata, si vedrebbero bloccati per tre anni anche gli scatti di anzianità, unica forma di progressione degli stipendi nella scuola. Elvira Meglioli, della segreteria Flc-Cgil, accusa: «Letta dice che rischiamo di fare la fine della Grecia? Beh, guardi, il taglio di stipendio a carico del personale della scuola è sui livelli di quanto il governo ha fatto in quel Paese. Bloccare per tre anni gli scatti di anzianità al personale, significa far perdere 2mila euro lordi l’anno in busta paga». CALCOLANDO che un dipendente pubblico, in media, perderà 530 euro lordi l’anno da questa manovra per effetto del congelamento dei contratti, vorrebbe dire circa 2mila e 500 euro in meno l’anno, ovvero circa 200 euro al mese. Aggiunge la signora Meglioli: «Gli scatti di anzianità sono sei, nella vita di un docente. Congelarli vuol dire che tu, quei tre anni, li hai persi per sempre. Bisogna poi calcolare che tutto …

Il gelo degli imprenditori sul Cavaliere "dimezzato", di Alberto Statera

Il premier parla a una platea di «colleghi» imprenditori per la prima volta perplessi se non disincantati di fronte al suo pacato pallore oratorio. La manovra tremontiana è corretta, va bene per rallentare la spesa e arginare l´evasione «ma non basta», ha ripetuto come un mantra Emma, forse inconsapevolmente replicando il classico topos «benaltrista» del vecchio Partito comunista italiano («Ci vuole ben altro», risuonava spesso alla fine dei Comitati centrali) sullo sfondo del Politburo confindustriale nel quale per la prima volta, tra gli anziani, spiccava, l´esile figura del giovane John Elkann. Come stanco del solito copione dell´ottimismo a tutti i costi, quasi spento, il premier ha «regalato» a Emma il discorso scritto e ha tentato quel che di solito gli viene meglio: la divagazione forte e spiazzante, capace fin qui di infiammare le conformiste platee confindustriali. Arrabbiato era arrabbiato, mentre Emma parlava, si agitava sulla sedia e sbuffava: ma che vogliono, gli abbiamo dato tutto, la manovra l´abbiamo fatta con loro. Ma stavolta è come se l´adrenalina l´avesse tradito o se la sintonia con una …

"Quelle misure che colpiscono alla cieca", di Luca Ricolfi

Non c’è manovra finanziaria varata da un governo, di destra o di sinistra, che non venga accusata di iniquità. I tagli di spesa e le misure anti-evasione, ripetiamo ogni volta, non sono selettive, colpiscono alla cieca, e quindi sono fondamentalmente ingiuste e inefficaci. Sì, è vero, e questa manovra non fa eccezione. Ma vogliamo chiederci perché? A mio parere ci sono due ragioni distinte per cui le cose vanno così. La prima ragione ha a che fare con il tempo. I nostri politici sono abituati a varare le manovre finanziarie in poche settimane, avendo chiara soltanto l’entità della correzione da effettuare. Ma la stragrande maggioranza delle misure di cui da anni e anni si discute, a partire da quelle di riduzione degli sprechi, per essere efficaci richiedono un tempo di preparazione enormemente superiore a quello che i politici si danno. Da alcuni anni mi occupo di sprechi nella Pubblica amministrazione, e vi posso assicurare che per costruire un indice di «virtuosità» o di efficienza delle Regioni, dei Comuni, degli atenei, delle Asl o dei tribunali …

Il PD dell’Emilia – Romagna contro la “legge bavaglio”

Prende il via questo fine settimana la mobilitazione del PD a difesa della libertà di informazione e della sicurezza dei cittadini. Un taccuino il simbolo della campagna. E’ un taccuino, con l’articolo 21 della Costituzione in copertina, il simbolo della campagna di mobilitazione contro la “legge bavaglio” lanciata dal Partito Democratico dell’Emilia – Romagna. A partire da questo fine settimana in numerose piazze, feste e circoli della regione i cittadini potranno firmare la petizione contro il Ddl sulle intercettazioni e ricevere il taccuino ideato dal PD dell’Emilia – Romagna. “il Ddl sulle intercettazioni – spiega Stefano Bonaccini, segretario regionale del PD – non ha nulla a che fare con la tutela della riservatezza personale. Vogliono limitare pesantemente la libertà di informazione – continua il segretario – a tutela degli interessi dei potenti. E’ un vero e proprio bavaglio – aggiunge – che compromette la capacità investigativa della magistratura e indebolisce le forze dell’ordine nel contrasto alla corruzione e alla criminalità. La democrazia non vuole censure – conclude Bonaccini – è sulla base di questo principio …

Lagrime e sangue

Nelle analisi di Loretta Napoleoni e di Paolo Leon i vizi e i rischi della manovra anticrisi: mortifica chi paga le tasse, premia gli evasori, lascia immutata la speculazione finanziaria. L’Unità, 27 maggio 2010. “La bancarotta resta dietro l’angolo”, di Loretta Napoleoni Olanda e Germania sono tra i pochi Paesi di Eurolandia che questa settimana non hanno dovuto presentare in fretta a furia misure d’austerità. A differenza dell’Italia, sulla quale sta per cadere la scure di Tremonti, queste nazioni sono solide e per ora Non corrono il rischio di essere trascinate nel gorgo dell’insolvenza. Le altre, Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna e Gran Bretagna, da settimane lottano per la sopravvivenza. La situazione è gravissima: come un de-ja-vu della crisi dei mutui spazzatura americani, solo che questa volta alla radice c’è il debito sovrano. Due anni e abbiamo raggiunto l’ultimo anello della catena di Sant’Antonio della finanza globalizzata: a chi passare il debito? Alla Banca Centrale Europea (Bce)? Improbabile. Secondo uno studio della Royal Bankof Scotland, quello accumulato da Grecia, Spagna e Portogallo ammonta a circa …

Conferenza delle Regioni, Vasco Errani confermato presidente

Il presidente Vasco Errani è stato confermato all’unanimità presidente della conferenza delle Regioni e delle province autonome. “Sono stato il presidente della conferenza delle regioni per cinque anni e mi appresto al mio nuovo mandato. Il mio modo di fare il presidente non cambierà” ha detto il governatore dell’Emila Romagna lasciando per pochi minuti la conferenza. E ha aggiunto: “Si tratta di una conferma importante che nasce da una scelta chiara che è una scelta istituzionale”. Il presidente è stato, sottolinea, “deciso dalle regioni tenendo conto che la conferenza ha un ruolo fondamentale: quello di assicurare piena autonomia e le loro prerogative alle regioni in un confronto ispirato dal principio della leale collaborazione”. Un ruolo che significa, ha aggiunto, “massima collaborazione” con le altre istituzioni ma anche “massima fermezza nel sostenere il ruolo delle regioni, a cominciare dalla manovra economica e dal federalismo”. L’impegno sarà un “impegno – ha detto ancora – fermo, forte, coerente”. Accanto a Errani ci sarà Michele Iorio, governatore del Molise, rieletto vicepresidente della conferenza. Una novità si registra nella nomina …

"Dal Partito della Libertà un’aperta intimidazione al Corriere della Sera e un nuovo attacco alla libertà d’informazione", di Ricardo Franco Levi*

Una commissione parlamentare d’inchiesta sulla vendita del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera nei primi anni Ottanta? Un’iniziativa grave, inquietante e bugiarda della maggioranza. Un’iniziativa grave sotto l’aspetto istituzionale, inquietante e temeraria sotto l’aspetto politico, bugiarda nella ricostruzione dei fatti: questa è la natura della proposta di legge “per la istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulla vendita del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera e sulle vicende a questa relative accadute negli anni 1981-1984”, proposta che ha come primo firmatario l’on. Bergamini (PdL) e che è stata sottoposta oggi all’esame della Commissione Cultura della Camera dal relatore, on. Lainati (PdL). Come ho detto replicando al relatore, e come si potrà leggere nel resoconto dell’odierna seduta della Commissione, si tratta di un’iniziativa grave dal punto di vista istituzionale, perché, se l’istituzione della Commissione fosse approvata, il Parlamento si troverebbe nella condizione di interferire nelle attività della magistratura. I fatti di cui si tratta e le valutazioni che se ne traggono sono, infatti, gli stessi che stanno alla base di una causa avviata da Angelo Rizzoli per ottenere riparazione …