Mese: Maggio 2010

«Primo Maggio a Portella della Ginestra: il dovere della memoria, il futuro dei diritti», di Andrea Liparoto*

A Portella della Ginestra il Primo Maggio del 2010 un popolo di buona memoria si è dato appuntamento. Un popolo della storia, quella del sogno di una grande primavera di diritti massacrato ignobilmente. Portella della Ginestra, 63 anni fa. Circa duemila persone sono in cammino festanti. Donne, uomini, vecchi, bambini, sui carretti, a dorso di mulo, a piedi. E’ il Primo maggio. La speranza corre sui visi, all’orizzonte una Sicilia nuova, libera. Normale. ll 20 aprile 1947 il Blocco del Popolo (socialisti, comunisti, indipendenti) ha vinto le elezioni regionali capovolgendo gli esiti di quelle per l’Assemblea Costituente che aveva visto il trionfo della DC. La concessione delle terre incolte ai contadini – già stabilita col decreto Gullo nell’ottobre 1944 – non sembra più un miraggio, anche se è costata appena qualche tempo prima sangue. Ancora sangue. L’11 settembre 1945 a Ficarazzi (PA) viene ucciso Agostino d’Alessandro, segretario della Camera del lavoro; il 2 novembre 1946 a Belmonte Mazzagno (PA) tredici banditi uccidono i contadini Giovanni, Vincenzo e Giuseppe Santangelo che facevano parte di una Cooperativa …

"Una scuola veramente per tutti", di Francesca Puglisi*

La scuola è la mia casa, aperta tutto il giorno e tutto l’anno», proponeva su queste colonne Luigi Berlinguer. Mi sembra un’idea meravigliosa e rivoluzionaria, da cui far partire il nostro «progetto per l’Italia», per mobilitare energie, persone, intelligenze, per farne un nuovo movimento. Immaginiamo la scuola come luogo fondante di comunità, dove oltre ai necessari insegnamenti curricolari ci si può fermare il pomeriggio per studiare, fare sport, suonare, recitare, imparare le lingue. Dove diventa un valore anche l’apprendimento non formale e informale. Immaginiamo mamme che non devono più correre per accompagnare i figli ad imparare ciò che a scuola non si può fare. «Una scuola per ricchi», la chiamerebbe la Gelmini. Io la chiamo «una scuola per tutti». Una scuola dove i ragazzi di oggi trovano davvero interessante stare e studiare. Per progettare una scuola pubblica come questa, occorre costruire insieme un nuovo sistema scolastico.Unrinnovato rapporto di attribuzione di competenze e risorse tra Stato e Regioni, nuova formazione per reclutare gli insegnanti, nuovi spazi in cui vivere e studiare. «Non ci sono le risorse! …

Dalla farsa alla tragedia

Il libretto è già stato letto, il melodramma intitolato «decreto-legge per il riordino delle fondazioni lirico-sinfoniche» già visto e rivisto. Il rozzo ministro berlusconiano, il bieco baritono Bondi, che infierisce contro la Cultura. I sindacati che sparano acuti e scioperi nella difesa della Cultura oltraggiata e, già che ci siamo, di indifendibili privilegi castali e corporativi. Intorno, il coro stonato delle opposte tifoserie politiche che più strepitano quanto meno conoscono la materia: anche perché non è che, a parte le prime con i fotografi, di politici all’opera ne vediamo spesso. E non mancano le comparse: chi i teatri li dovrebbe gestire, sovrintendenti e direttori artistici che, con le dovute eccezioni (il migliore, non a caso, abbiamo dovuto importarlo dalla Francia) sono dei politicantucoli finiti in teatro perché troppo scarsi o troppo poco scaltri per assicurarsi una Asl. Il nostro è davvero uno strano Paese. Che le «fondazioni lirico-sinfoniche» (un regalo della riforma fatta da Veltroni nel ’96 e ovviamente fallita) non possano andare avanti così è del tutto evidente. Il problema è semplicissimo: se la …

A Rosarno con i migranti per i diritti e la legalità

Primo maggio a Rosarno per i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, teatro tre mesi fa di violenti scontri tra immigrati, impiegati nella raccolta degli agrumi, e parte della popolazione locale. La cittadina di Rosarno, nella piana di Gioia Tauro, è diventata ormai da decenni area di sfruttamento di migliaia di africani (ne arrivano almeno mille ogni anno) che per 20 euro al giorno raccolgono arance e mandarini, «prigionieri dei caporali», come sta emergendo anche dall’inchiesta Migrantes della procura di Palmi. I precari dell’Ispra sono stati invitati al Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la celebrazione della festa del lavoro. Il capo dello Stato ha fatto sapere di aver «seguito con attenzione» la vicenda dell’Istituto, e la lotta dei ricercatori precari che per 59 lunghissimi giorni sono rimasti sul tetto di via Casalotti. Sull’isola dei cassintegrati, all’Asinara, si celebra «la festa del lavoro che non c’è», una mini Woodstock sarda fino al 2 maggio, con artisti sardi e non solo. I cassintegrati hanno invitato tutti i centomila ‘supporter’ radunati su Facebook. Intanto, sul …

Bersani: "Un Pd di lotta per i precari", di Fabio Martini

A poche ore dal primo maggio Pier Luigi Bersani è tornato nella sua Piacenza carico di buon umore per i complimenti che in tanti gli hanno trasmesso per la «prestazione» ad «Annozero», durante la quale ha condito la sua riconosciuta competenza con una carica passionale che spesso resta annegata nella bonomia. Dice lui: «Sono stupito dello stupore! Non m’hanno mai visto davanti ad un’assemblea urlante e incazzata? Io non sono aggressivo, ma se mi cercano mi trovano. E succederà ancora!». E in occasione della festa del lavoro, Bersani annuncia una correzione di rotta che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe far uscire il Pd dalla difesa esclusiva delle classi sociali garantite che finora ne ha limitato la crescita elettorale. Lei tutte le sere ripete ai Tg che il lavoro è il problema dei problemi, ma perché faticate tanto a parlare proprio ai precari, che in larga maggioranza votano per il Pdl e la Lega? Il voto al Pd non lo considerano né utile né giusto? «E’ vero, da alcuni anni i giovani ci votano finché sono studenti, …

"La disoccupazione sale all’8,8%, e ad aprile riparte l'inflazione", di Luca Cifoni

L’occupazione continua a scendere, e questa non è una novità. Ma nel mese di aprile che si è appena concluso è tornata a farsi notare l’inflazione, che in Italia ha toccato i livelli massimi da oltre un anno, in linea con il rialzo registrato in tutto il Vecchio Continente da Eurostat. I dati sul mercato del lavoro si riferiscono invece a marzo, ed evidenziano sia un incremento del tasso di disoccupazione, sia un ulteriore calo del numero degli occupati complessivi. Il primo indicatore ha toccato l’8,8 per cento, con un aumento di due decimali rispetto al mese di febbraio; nel marzo del 2009 era al 7,8. In cifra assoluta il numero delle persone in cerca di occupazione è arrivato a quota due milioni e 194 mila. Come ricorda spesso il ministro del Lavoro Sacconi, la disoccupazione in Italia resta al di sotto della media europea, che è del 10 nell’area euro e del 9,6 nel complesso dell’Europa a 27. Il nostro Paese però fa decisamente peggio dell’Europa per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, che nel …

Precari del call-center, l'appello dei giovani della sinistra uniti

I giovani della sinistra uniti per i precari del call-center: oggi in piazza a Roma i ragazzi del Pd, Idv, Sinistra Ecologia e Libertà, Fabbriche di Nichi Vendola e Popolo Viola. “Ho paura, tanta paura”, ci scrivono i lavoratori della teleperformance, il mega call-center che licenzia quasi mille dipendenti tra Taranto e Roma. I committenti – grandi aziende come Vodafone e Mediaset – giocano al ribasso: “Wind e Sky hanno già deciso di affidarsi ad aziende che non utilizzano lavoro subordinato ma autonomo (cioè sottopagato) e quindi precario. In questo settore un lavoratore con contratto a progetto viene pagato poco più di 3 euro l’ora, mentre uno assunto ne costa all’impresa 22: ecco perché si questi tempi ai giovani – e non solo – le aziende offrono solo contratti a progetto. E la crisi economica non c’entra: i committenti di teleperformance sono aziende con milioni di utili. Spetterebbe al Governo intervenire per sostenere le aziende che assumono e frenare il ricorso selvaggio al lavoro precario, che tarpa le ali alla nostra generazione. È per questo …