Mese: Maggio 2010

"Neanche le cooperative sociali sono perfette", di Stefano Castriota

Le cooperative sociali italiane sono una realtà che coinvolge migliaia di organizzazioni e lavoratori. E’ un settore in costante crescita, ma non mancano le ombre. A partire dal basso livello degli stipendi, dovuto in parte alle aste al massimo ribasso indette dalle amministrazioni pubbliche per minimizzare il costo per l’erogazione dei servizi sociali. Poi ci sono percorsi di carriera piuttosto appiattiti, che non premiano l’istruzione e penalizzano le donne. E la scarsa trasparenza di alcuni enti rischia di danneggiare la reputazione di tutti. In Italia, le cooperative sociali coinvolgono 244mila lavoratori e 34mila volontari operanti in 7mila organizzazioni. Possono svolgere attività finalizzate all’offerta di servizi socio-sanitari ed educativi (cooperative di tipo A, le più diffuse) o all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, come i disabili fisici e mentali, gli ex-carcerati, gli ex-tossicodipendenti, e altro (cooperative di tipo B). I NUMERI DELLE COOPERATIVE Secondo l’ultimo censimento Istat disponibile, nel 2005 le cooperative sociali hanno prestato la propria attività a favore di circa 3,3 milioni di persone, producendo beni e servizi per 6 miliardi di euro. Rispetto ai …

"Formigoni, Moratti e l’allegra finanza Pdl", di Gianni Del Vecchio

L’ultima in ordine di tempo è la notizia dell’esposizione per 115 milioni di euro della regione Lombardia verso la Grecia. Ennesimo anello di una lunga catena di pasticci finanziari combinati dai due amministratori di riferimento del Pdl lombardo. Ovvero il governatore Roberto Formigoni e il sindaco milanese Letizia Moratti. Infortuni finanziari che, oltre a far male alle casse dei due enti, sono la migliore pubblicità per una Lega che gli ultimi sondaggi berlusconiani danno in ulteriore crescita rispetto alle regionali di un mese fa. Al Pirellone hanno poco da esser contenti. Sul Corriere di ieri è risaltato fuori un vecchio scoop del Sole24Ore, che già un anno fa avvertiva degli investimenti ellenici della regione. Questi i fatti. Nel 2002 la Lombardia ha emesso un bond da un miliardo di dollari con scadenza nel 2032. Per arrivare a quella data con i soldi necessari per restituire il prestito, gli uomini di Formigoni accantonano presso le due banche d’affari Ubs e Merrill Lynch un tot di soldi ogni anno. Questo fondo (in gergo sinking fund) a sua …

"Da Roma a Bari l’agonia dei licei", di Caterina Perniconi

“Siamo in emergenza su tutto, non solo sui corsi di recupero. Da due anni non ci arrivano nemmeno i soldi del funzionamento”. Dopo l’allarme lanciato dal preside del liceo Keplero di Roma, che ha scritto una lettera al ministro Mariastella Gelmini denunciando la mancanza di fondi per i corsi di recupero, la voce di Bice Mezzina, insegnante di liceo classico e presidente del centro d’iniziativa democratica degli insegnanti di Bari, è solo una tra le molte che fanno eco nei corridoi della scuola italiana: “Non ci sono soldi, siamo al collasso”. Verona, Bologna, Roma, Napoli, Bari. Il problema è lo stesso dappertutto: non arrivano i fondi da Miur. “La rigorosità di preparazione scolastica complessiva richiesta dalle nuove norme cozza fragorosamente con la drammatica realtà di scuole senza soldi e sostegno per sopravvivere – ha scritto il preside del Keplero, Antonio Panaccione a giugno prossimo saremo obbligati ad applicare, completamente disarmati, le nuove disposizioni del Governo in merito alla valutazione finale. Ci troveremo, così, di fronte al tradizionale alto numero di alunni che non avranno raggiunto …

"Attenti ai pensionamenti", di Stefano Fassina

Caro direttore, la ringrazio per l’attenzione che ha voluto dedicare alla mia intervista su Il Foglio del 29 aprile scorso. La ringrazio anche per le parole di incoraggiamento ad andare avanti nella demolizione del principio tax and spend, abitudine dura a morire nelle nostre fila. Un’abitudine che viene, troppo facilmente, attribuita a chi si occupa per responsabilità istituzionali del tax, ma che, invece, dovrebbe estendersi, almeno in egual misura, a chi per corrispondenti, ma decisamente più gratificanti, compiti di governo, avvia lo spend. Chi è responsabile delle entrate si trova, infatti, a dover raggiungere, come è avvenuto nell’ultimo governo Prodi, obiettivi determinati dall’incapacità politica collegiale, dell’esecutivo e della maggioranza parlamentare, di controllare o ridurre la spesa pubblica. Posso testimoniare per esperienza diretta che Vincenzo Visco nel 2006-2008 avrebbe ovviamente preferito ridurre le imposte, invece che essere costretto a un brutale intervento di aumento del gettito per cogliere gli assurdi e ideologici obiettivi di indebitamento previsti nel Dpef del giugno 2006. Infine, una breve ricostruzione storica. L’editoriale di Europa ritrova nelle mie parole a Claudio Cerasa …

"Primo maggio amaro", di Alessandro De Pascale

Allarme disoccupazione e suicidi collegati a motivi economici. La fotografia dell’Istat nel giorno in cui i sindacati sono in piazza a Rosarno, nel 120esimo anniversario della nostra festa dei lavoratori. Dedicata a tutti quelli che un impiego, per fortuna, ancora ce l’hanno. Perché i dati diffusi ieri dall’Istat non sono rassicuranti. Come del resto quelli che provengono dagli altri Paesi industrializzati. In Italia negli ultimi dodici mesi, tra il marzo 2009 e quello del 2010, gli occupati sono calati di 367mila unità. Mentre cresce inesorabilmente quello delle persone che cercano lavoro: due milioni e 194mila. Oltre 236mila in più, rispetto al marzo del 2009, un aumento del 12%. La crisi morde e getta le persone nella disperazione più totale, spesso da un giorno all’altro. Il tasso di disoccupazione è ai massimi livelli dal secondo trimestre del 2002 raggiungendo l’8,8 per cento registrato nel marzo scorso. Cresce anche quello giovanile, pari al 27,7 per cento, in aumento di 2,9 punti percentuali nel giro di 12 mesi. Nel resto d’Europa le cose non vanno meglio. Nei 27 …

Accolta la richiesta della Flc Cgil sulle immissioni in ruolo dei precari. Prosegue la mobilitazione contro i tagli agli organici

La FLC CGIL al termine della settimana di mobilitazione nazionale e territoriale conferma per le prossime settimane il proprio impegno contro i tagli agli organici e alle risorse finanziarie delle scuole e per la tutela del personale precario, la qualità della scuola pubblica e il rispetto del tempo scuola richiesto dalle famiglie. Durante l’incontro con i dirigenti del Ministero dell’Istruzione, la FLC CGIL ha ribadito le proprie richieste. L’amministrazione si è impegnata per quanto riguarda il personale docente a tempo determinato a chiedere l’autorizzazione al Ministero del Tesoro per l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili (11/14 mila posti comuni e 5.000 posti sul sostegno) come richiesto dalla FLC CGIL. Riteniamo assolutamente insufficiente le 6.000 assunzioni previste per il personale ATA. Il Miur, inoltre, ha garantito: l’avvio di un monitoraggio regione per regione sugli effetti concreti e reali dei tagli agli organici; l’attivazione di un tavolo interministeriale sugli ammortizzatori sociali per il personale precario della scuola; l’attivazione di un ulteriore tavolo interistituzionale sull’edilizia scolastica. La FLC CGIL, pur ritenendo molto importante l’impegno …

Napolitano: Primo Maggio, rinnovato impegno per la dignità, la sicurezza e lo sviluppo del lavoro

“Il 1° maggio è la Festa dei lavoratori di ogni parte d’Italia, di ogni età, condizione e categoria”. Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della celebrazione del 1° Maggio al Quirinale. “E’ certamente anche una giornata di riflessione e di impegno”. “Sappiamo – ha sottolineato il Capo dello Stato – che quella del 1° maggio è una tradizione che nasce, 120 anni orsono, in modo drammatico, che per lunghi periodi viene contrastata e repressa con metodi autoritari e perfino nel sangue, ma che nel nostro paese esce confermata e rafforzata dalla lotta antifascista e dal processo costituente. E mi auguro che le giovani generazioni sappiano raccoglierla anche nei suoi tratti festosi, in forme, s’intende, corrispondenti a nuovi costumi individuali e collettivi. Ora, che l’insorgere di situazioni economiche difficili e complesse determini stati d’animo diffusi in termini di disagio e di preoccupazione per i lavoratori e per i giovani in cerca di lavoro, non toglie che il 1° maggio costituisca l’occasione per esprimere la forte consapevolezza e fierezza del mondo e del valore …