Mese: Maggio 2010

Nucleare, ricorso della Regione Emilia-Romagna alla Corte Costituzionale contro il decreto del Governo su localizzazione e realizzazione di centrali nucleari in Italia.

L’assessore Muzzarelli: “Non si possono escludere i territori ed i cittadini da decisioni così importanti e che li riguardano da vicino”. La Regione Emilia-Romagna presenterà ricorso davanti alla Corte Costituzionale per le norme, varate dal Governo, sulle centrali nucleari in Italia. La Giunta regionale, infatti, ha deciso di impugnare alcuni articoli del Decreto Legislativo 31 del 15 febbraio 2010 che, in attuazione della legge 99 del 2009 (già impugnata nel settembre scorso), stabilisce la ‘Disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell’esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi’. “La Regione – precisa l’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli – ritiene che il decreto del Governo sia sotto diversi profili lesivo delle competenze e delle prerogative che la Costituzione attribuisce alle Regioni. Il decreto, oltre ad essere stato emanato in assenza del parere della Conferenza Unificata, secondo quanto espressamente richiesto dalle norme, non garantisce un adeguato coinvolgimento delle autonomie regionali: in particolare, nelle fasi più …

"Una storia da compiere", di Aldo Schiavone

Italiani. Non è una questione di radici (quelle lasciamole agli alberi; se riferite agli umani, sono solo una brutta metafora). E nemmeno di incancellabili identità (una parola di cui abbiamo francamente abusato, in questi anni). Noi siamo solo il risultato – sempre provvisorio – di una storia. Un esito per molti versi incompiuto: che si può completare o disfare. Sta a noi scegliere. Il discorso con cui il Presidente Napolitano ha aperto a Quarto le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario della nostra unità è, nella sua sobrietà, un testo esemplare. Sarebbe bello che venisse letto, nelle scuole, dai nostri studenti: che fosse oggetto dei loro pensieri e della loro riflessione. Vi senti dentro qualcosa di raro e di prezioso, ormai: la capacità di interrogarsi senza pregiudizi sul nostro passato, di rappresentarne, in poche battute, tutta la contraddittoria complessità e di proiettarla sull´oggi, sui nostri problemi e sulle nostre difficoltà. In due eleganti paginette, il punto culminante del Risorgimento – l´impresa di Garibaldi – viene trasformato, con lo studiato aiuto di una classica interpretazione di Rosario Romeo, …

"Ultima chiamata per salvare la lirica", di Sandro Cappelletto

Oggi, finalmente, l’onorevole Sandro Bondi, ministro dei Beni e delle Attività Culturali, incontra i sindacati che rappresentano i circa seimila dipendenti dei principali teatri d’opera italiani. Sapremo così se la febbre degli ultimi giorni, altissima, comincerà a scendere, oppure se la salute del malato verrà giudicata ormai compromessa. La condizione è patologica, da molti anni: su questo punto le parti concordano. Ed è un ottimo punto di partenza, perché se è così – ed è così – allora non c’è più tempo da perdere. Il ministero sostiene che le condizioni contrattuali attuali consentono una serie di privilegi senza eguali al mondo e di sprechi che la nostra economia non può più tollerare; inoltre, la produttività è troppo bassa. I lavoratori, e si tratta per la grande maggioranza di professionisti ad altissimo tasso di specializzazione, replicano che in nessun altro Paese l’erogazione dei contributi pubblici è, ogni anno, occasione di un simile stress mediatico e sostanziale: si taglia, non si taglia, del trenta, del venti, del dieci, no del quindici, poi forse si reintegra… E, a …

"Alle radici della corruzione", di Sergio Rizzo

Un tumore maligno annidato in un organismo senza anticorpi. Ecco come i vertici della Corte dei conti definivano la corruzione che infesta il nostro Paese non più tardi di qualche settimana fa, quando già infuriava lo scandalo per gli appalti del G8 della Maddalena. Si fa fatica a pensare che cosa potrebbero affermare ora, dopo le ultime clamorose scoperte. Va detto subito che sui fatti spetterà alla magistratura fare chiarezza. Ma lo scenario che lasciano intravedere gli squarci aperti in questi giorni, al di là delle responsabilità individuali, è agghiacciante: se si trattava di un sistema generalizzato, dove si potrà arrivare? Anzi, dove si è già arrivati? La stessa Corte dei conti ha stimato in 60 miliardi di euro la «tassa occulta» che gli italiani pagano ogni anno a causa della corruzione: una somma che basterebbe quasi a ripagare gli interessi del nostro enorme debito pubblico. Una stima magari esagerata, come qualcuno sostiene. Resta il fatto che nel solo 2009 la Guardia di finanza ha accertato un aumento del 229% per i reati di corruzione …

Il lavoro è il tema numero uno del Paese

Pierluigi Bersani al Congresso della CGIL. Il tema “numero uno di questo paese si chiama lavoro: lavoro che non c’è, prospettiva nebbiosa per le nuove generazioni, crescita economica insufficiente”. Lo sostiene il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, che ne ha parlato al congresso della Cgil in corso a Rimini. ‘Il Pd – ha detto Bersani – deve avere, ha e avrà il suo punto di vista su temi come quello del lavoro che è crucialissimo. Governo e parlamento si concentrino su questo e diano una mano sul fronte della crisi perché se non c’é un po’ di crescita e di occupazione prima o poi i conti pubblici vanno in crisi” Scajola: ”Al di là delle doverosissime dimissioni di Scajola siamo di fronte a una vera giostra di stato: appalti secretati, pubblici ufficiali corrotti, soldi trasferiti illegalmente all’estero e poi, a quanto pare, ripuliti con lo scudo fiscale”. Lo sostiene il segretario del Pd Pierluigi Bersani, parlando a Rimini a margine del congresso della Cgil. ”Davanti a una cosa del genere – ha detto Bersani …

"I destini incrociati della Grecia del Regno Unito e dell’Europa", di Loretta Napoleoni

Il Regno Unito oggi va alle urne sullo sfondo delle violente manifestazioni greche e forse sarà proprio l’evolversi della crisi greca, piuttosto che le ultime frenetiche battute della campagna elettorale più imprevedibile del dopoguerra, a condizionare il voto degli elettori indecisi. Mai queste due nazioni sono state tanto vicine nonostante le loro diversità. In Grecia un neonato governo socialista si trova a dover gestire la prima vera crisi d’insolvenza sovrana dell’Europa Unita, in Gran Bretagna un governo laburista vecchio di 13 anni sta per uscire dalla scena politica lasciando il paese in condizioni economiche disastrose e che potrebbero facilmente farlo scivolare lungo la china intrapresa dalla Grecia. Con un deficit di bilancio del 12.7% Londra è pericolosamente vicina ai valori inaccettabili di Dublino, 13.2%, e di Atene, 14%. Ed anche se il Regno di sua Maestà ha difeso con le unghie e con i denti la propria moneta nazionale mentre la Grecia si è buttata a capofitto nell’avventura europeista, pensando che fosse solo una cuccagna e non un impegno fiscale, i destini di queste due …