Mese: Maggio 2010

Un partito plurale e aperto

Da Cortona, Area Democratica chiede una svolta politica per dare nuova linfa al Pd. Francescini lancia la sfida: “un partito plurale e aperto, con vocazione maggioritaria e che ha come obiettivo il cambio del Paese”. Una nuova linfa per rilanciare lo spirito originario che ha fatto nascere il Pd. Questo è l’appello che è emerso dall’incontro nazionale di Area Democratica che si è svolto questo fine settimana a Cortona. Una vera sfida quella lanciata da Dario Franceschini per evitare che il Pd si rinchiuda dentro un “fortino territoriale, identitario, felici di stare solo con quelli che la pensano come noi”. Insomma “un partito plurale e aperto, con vocazione maggioritaria e che ha come obiettivo il cambio del Paese”. Dall’incontro è nata una specifica richiesta di cambio di rotta del Pd. Per Walter Veltroni “non possiamo continuare con i conservatorismi, serve che il Pd mantenga la sua identità, quel Pd che forse abbiamo messo troppo tempo a fare ma a nessuno è permesso di disfare”. Anche perché Berlusconi “è fuori dalle regole della democrazia” e “non …

Gran Bretagna: verso l’era dei governi di coalizione

Per la prima volta dal 1974 il sistema maggioritario puro a turno unico in Gran Bretagna non ha funzionato ed è stato eletto un “hung parliament”, un “parlamento appeso”, nel quale nessuno dei principali Partiti gode della maggioranza assoluta dei seggi. Il sistema maggioritario infatti, produce un vincitore chiaro solo quando esiste un sistema bipolare, o bipartitico definito. Ma la struttura partitica in Gran Bretagna ormai non si può più definire bipolare. I conservatori hanno vinto le elezioni, ma solo con il 36% dei voti, che non ha consentito loro di assicurarsi la maggioranza assoluta in Parlamento: avevano bisogno di almeno 326 seggi, ma ne hanno conquistati 306.11. Il Partito laburista ha ottenuto 258 seggi, con il 29% delle preferenze; i liberaldemocratici hanno dato risultati numericamente buoni ma deludenti rispetto alle aspettative emerse durante i dibattiti televisivi in campagna elettorale. Clegg infatti ha avuto il 23% dei voti, ma a causa del sistema elettorale può contare su soli 57 seggi. Con questa situazione di stallo non è ancora possibile dire se sarà David Cameron, leader …

Intercettazioni: Rodotà, "è una legge ipocrita per cancellare il diritto di espressione e quello di essere informati", di Gianni Rossi

Stefano Rodotà è fra gli estensori dell’appello contro la legge contro le intercettazioni che sta coinvolgendo i cittadini, i navigatori della rete, le community come facebook e i blogger. “E’ una legge bavaglio – afferma Stefano Rodotà – che, partita ipocritamente dalla volontà di tutelare la privacy, si è trasformata come per altro prevedibile in uno strumento per cancellare il diritto dei giornalisti alla libertà di espressione e il diritto dei cittadini di ricevere le informazioni necessarie per avere un ruolo attivo nella società. Quale pericolo deriva per la libertà d’informazione dalla eventuale approvazione della legge contro le intercettazioni? “E’ una legge-bavaglio che, partita ipocritamente dalla volontà di tutelare la privacy, si è trasformata come per altro prevedibile in uno strumento per cancellare il diritto dei giornalisti alla libertà di espressione e il diritto dei cittadini di ricevere le informazioni necessarie per avere un ruolo attivo nella società. La maggioranza al Senato rifiuta ogni confronto e persegue l’obiettivo di un silenzio stampa generalizzato per impedire ogni inchiesta e ogni trasparenza su vicende oscure, che segnano …

"Federalismo fiscale: rivoluzione con incognite", di Anna Avitabile

Sindaci, sostenuti da una parte della cittadinanza, che negano il pasto ai bambini che frequentano le scuole pubbliche. Ancora sindaci, guidati dal Presidente dell’Anci lombarda, leghista e alla guida del Comune di Varese, che scendono in piazza per manifestare la propria impotenza a soddisfare le richieste dei cittadini. Cosa porterà il federalismo fiscale nella ricca Lombardia? Ne parliamo con Massimo Bordignon, docente di Scienza delle Finanze all’Università Cattolica di Milano, che sta curando, assieme ad altri colleghi, il progetto di ricerca “La finanza territoriale in Lombardia” per conto della Cgil Lombardia. Rassegna Oggi i Comuni sono stretti da una morsa, la riduzione dell’autonomia tributaria da un lato e dall’altro i vincoli sempre più stringenti alla spesa. Che distorsioni comporta questa doppia costrizione nei bilanci comunali presi in esame dalla vostra ricerca? Bordignon La distorsione più evidente riguarda la crescita straordinaria di alcuni tipi di entrate gestite autonomamente, come le multe e soprattutto gli oneri di urbanizzazione: in quest’ultimo caso la legge permette di utilizzare una parte del gettito per finanziare la spesa corrente. Un’opportunità che …

"I golpisti del mercato", di Rinaldo Gianola

Il problema, dunque, non è solo la Grecia. La crisi non è riconducibile esclusivamente ai conti fuori controllo dei greci ai quali i giornali tedeschi suggeriscono di vendere l’Acropoli per rispettare i sacri parametri di Maastricht. Nel giro di tre giorni l’Europa è passata dalle difficoltà «circoscritte» di un singolo paese, il più debole sotto il profilo finanziario, a una «crisi sistemica», parole del presidente della Bce Trichet, che mette in discussione non solo gli eredi della dracma ma l’intera costruzione dell’Unione e della moneta unica. In poche ore le fiamme e le tragiche violenze di Atene sono passate quasi in secondo piano rispetto alla destabilizzazione che dai mercati è salita fino alle cancellerie che, solo dopo l’intervento preoccupato del presidente Obama su Angela Merkel, hanno deciso di ritrovarsi per il week end a Bruxelles per decidere un piano straordinario di interventi. Non sappiamo se le misure decise stroncheranno l’attacco della speculazione dei mercati ai governi, all’Unione e all’Euro. È certo, tuttavia, che anche questo maxi piano dell’Europa non risolverà i problemi di fondo, non …

"Il Colosseo cade a pezzi, archeologi in allarme", di Carlo Alberto Bucci

Il silenzio che all´alba circonda il Colosseo è stato rotto ieri alle sei dal tonfo di un pezzo di intonaco caduto dalla volta di un corridoio al pian terreno e franato sulla rete di protezione, così violentemente da romperla prima di polverizzarsi a terra. Nessun pericolo per i turisti visto che il monumento – 3 milioni e 200mila ingressi l´anno – in quell´ora era chiuso (ha aperto regolarmente alle 8.30 dopo che l´area critica è stata transennata). E nessun confronto con il boato che, proprio lì di fronte, sul Colle Oppio, il 30 marzo ha accompagnato il collasso devastante di un´intera volta delle gallerie traianee annesse alla Domus Aurea. Infatti, la porzione di malta risalente ai tempi dei Flavi, staccatasi ieri dal Colosseo, misura solo mezzo metro quadrato. «Eppure si è sfiorata la tragedia – denuncia la Confederazione italiana archeologi, attraverso la presidente Giorgia Leoni – perché se il crollo fosse avvenuto a monumento aperto, avrebbe potuto colpire i visitatori». L´intonaco sbriciolato è un campanello di allarme per la tenuta del monumento simbolo di Roma, …

"Precari nascosti nei centri commerciali", di Bruno Ugolini

Basta parlare con quei ragazzi che corrono magari con i pattini a rotelle lungo infiniti corridoi, per toccare con mano la precarietà. Siamo nella pancia dei centri commerciali. L’ottanta per cento sono donne. Fanno quattro mestieri: mamma, moglie, figlia e lavoratrice. Spesso devono lavorare anche la domenica. Senza però adeguati servizi sociali. C’è l’area di parcheggio per i figli dei clienti ma non l’asilo nido per i figli di chi lavora. La loro testimonianza l’ha portata al congresso della Cgil appena concluso Franco Martini, un tunisino di famiglia livornese, segretario della Filcams (il sindacato che si occupa di coloro che operano nel commercio e nel turismo). È il «terziario» (per differenziarlo da industria e agricoltura), il settore che doveva, secondo alcuni, compensare il calo occupazionale dell’industria manifatturiera e agricola. È uno dei principali luoghi, spiega Martini, «dell’incertezza esistenziale, dell’assenza di futuro ». Spesso con lavoratori di serie B, figli di nessuno. Capita poi che si chiudano importanti catene distributive e si aprano enormi cattedrali a poche centinaia di metri da quelli appena chiusi. E nei …