Mese: Maggio 2010

"Legge 40, dopo le modifiche 700 bimbi in più ogni anno", di Letizia Magnani

Al congresso di Riccione riunite le otto sigle che si occupano di salute riproduttiva A dodici mesi dalla sentenza della Corte Costituzionale una ricerca segnala molti progressi: più embrioni impiantati, meno aborti, una nascita ogni 52 transfert. Sembra diminuito il numero di parti plurigemellari Costi e problemi per le over 45. Una delle battute più frequenti ai congressi medici sulla riproduzione è quella che i bambini è meglio farli alla vecchia maniera, sotto le coperte e non sul lettino di un ambulatorio, ma la procreazione medicalmente assistita (Pma) in realtà è molto più che una alternativa per numerose coppie che incontrano problemi a diventare una famiglia con prole in maniera naturale. È questo uno degli argomenti che hanno tenuto banco anche a Riccione, dove si è concluso il secondo congresso unificato delle società italiane di medicina della riproduzione. Sono otto e mettono assieme 400 esperti di biologia, andrologia e ginecologia. Al centro del congresso, che si è concluso con l´annuncio della nascita della Federazione delle società che si occupano di salute riproduttiva (la notizia verrà …

"Cambiare strada è possibile", di Laura Pennacchi

La fase nuova della crisi, segnalata dalla “tragedia greca”, dal superfondo anticrisi e dall’ottovolante delle borse cui stiamo assistendo in questi giorni, può essere affrontate e contrastata. Per farlo, tuttavia, non dobbiamo ricorrere a finanziarie di tagli senza strategie di crescita, come quella riproposta da Tremonti, ma a un vero shock politico. Sono ad esempio convinta che il centrosinistra debba proporre una riforma fiscale per l’Italia, inmod oda ridurre l’onere delle tasse sui redditi di lavoratori e pensionati e da modificare la composizione del prelievo aumentando il peso di quello sui patrimoni e sulle rendite finanziarie. Tuttavia non penso – a differenza di altri, tra cui Carlo De Benedetti – che la via attraverso cui dare all’economia e alla società italiana lo shock di cui ha bisogno sia quella “fiscale”. E non solo perché la perdita di gettito conseguente a un massiccio abbassamento della pressione fiscale risulterebbe in contraddizione con la necessità di non aggravare il già terribile deficit del bilancio pubblico o perché sarebbero tutte da verificarne le implicazioni redistributive (l’imposizione sulle “cose”, per …

"Le conseguenze dello scudo", di Massimo Giannini

Sull’orlo del precipizio del fallimento politico, e dell’abisso del disfacimento economico, l’Europa ha infine trovato il coraggio di reagire. Di salvare, attraverso la sua moneta, il capitolo più significativo e palingenetico della sua Storia, dopo le tragedie del Novecento. Non sappiamo se e quanto durerà l’euforia quasi isterica con la quale ieri i mercati hanno salutato l’accordo raggiunto domenica notte all’Ecofin, e poi ratificato dalle decisioni della Bce. Non siamo affatto convinti che questo compromesso tra leader politici e banchieri centrali, per quanto una volta tanto “al rialzo”, abbia sciolto i nodi strutturali dell’integrazione fiscale, della disciplina finanziaria e della stabilità valutaria. I problemi restano. Resta la “zoppìa” di un’Europa che continua a poggiare su pilastri istituzionali squilibrati. Resta l’anomalia di una moneta senza Stato, di un euro orfano di un governo. Ci sarà ancora molto da fare, nella riscrittura delle norme che sovrintendono all’Unione e delle regole che vigilano sulla finanza. Ma intanto, dal momentaneo “happy ending” di questa crisi ci sono almeno un paio di insegnamenti da trarre. Il primo insegnamento è di …

Meloni (Pd): le nostre proposte contro una riforma solo tagli e zero autonomia

«Il ddl Gelmini mira a disciplinare ogni aspetto della vita degli atenei. Altro che autonomia: il ddl sul punto probabilmente è incostituzionale, ed è contrario a ogni logica di sussidiarietà e all’evoluzione dei sistemi universitari, anche su scala europea». Marco Meloni, responsabile del Pd per università e ricerca, parla con ilsussidiario.net della riforma universitaria. Qual è la principale obiezione che il Pd muove alla riforma, come concezione di fondo e come impianto dell’articolato? Il contenuto smentisce del tutto i propositi. Una disegno iper-normativista e iper-burocraticista, che non affronta i nodi strutturali del sistema ed è finalizzato solo a stabilizzare i tagli di oltre 1 miliardo in tre anni. Qualcuno pensa seriamente che sia possibile colmare il divario coi paesi europei (siamo indietro per numero di laureati e ricercatori, apertura del sistema, oltre a molti altri indicatori) diminuendo ancora gli investimenti e aumentando il precariato? Già ora investiamo in università meno dello 0,8% del Pil, contro una media europea dell’1,3%. Mentre, ad esempio, la Francia investe 19 miliardi. Eppure si parla di autonomia, di valutazione e …

Minori, Pd: Uffizi gratis solo per italiani? Inconcepibile, Bondi intervenga immediatamente

Ghizzoni: solleveremo caso in commissione Cultura. “Quello che è successo agli Uffizi è inconcepibile, Bondi dovrebbe intervenire immediatamente per garantire a tutti gli alunni che frequentano le nostre scuole parità d’accesso al patrimonio artistico e culturale”. Così la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni commenta quanto accaduto nei giorni scorsi a una scolaresca vicentina in visita nel prestigioso museo fiorentino, che ha visto riconoscersi il diritto all’ingresso gratuito per tutti gli alunni ad eccezione di tre studenti extracomunitari poiché, pur residenti in Italia, non appartengono all’Unione europea. “Chiederemo a Bondi di intervenire immediatamente – prosegue Ghizzoni – credo che il ministro abbia tutti gli strumenti per rimediare ad una così palese discriminazione – penso ad una circolazione interpretativa – in caso contrario, sono sicura che in parlamento non ci sarebbero problemi a verificarne degli altri. Solleveremo- conclude – il caso in commissione Cultura”.

Romano Prodi: «Ci vuole più Europa: ce lo deve dire Obama?», di Nini Andriolo

Se presa per tempo questa crisi sarebbe stata perfettamente gestibile, adesso tutto è più difficile”. Critico per i “ritardi” che hanno contraddistinto l’intervento dell’Europa nella crisi greca, Romano Prodi prova a guardare al dopo, a ciò che sarebbe urgente mettere in campo per “arginare” la speculazione che approfitta “del ruolo debole della politica e delle sue incertezze”. Se ne può uscire, quindi. A patto “che non prevalga quell’istinto al suicidio che a volte accompagna il vecchio continente”, dove “l’interesse generale spesso soccombe di fronte a quello particolare e all’egoismo degli stati nazionali”. La memoria del Professore torna agli anni Ottanta, alla caduta del Muro di Berlino. Allora, ricorda, “tutti si mobilitarono per aiutare la Germania dell’unificazione che attraversava un momento difficilissimo”. Insomma “quando non si risponde con più Europa e non con meno Europa” i problemi si presentano in modo diverso. Mai e poi mai l’ex premier criticherebbe apertamente Angela Merkel, ma il riferimento esplicito al voto nel North-Rhine Westfalia – nel suo editoriale pubblicato ieri sul Messaggero – e ai “governanti” che hanno agito …

Sicar, “L’accordo non può andare in fumo”

La solidarietà dell’on. Ghizzoni ai lavoratori dell’azienda carpigiana. L’on. Ghizzoni esprime solidarietà ai lavoratori della Sicar, costretti a riprendere la mobilitazione affinché sia rispettato l’accordo del 22 marzo. “Un accordo raggiunto con fatica – dichiara la parlamentare – grazie alla determinazione dei lavoratori, che per due mesi hanno sfidato i rigori dell’inverno davanti ai cancelli dell’azienda, all’impegno delle istituzioni e alla solidarietà di tutta la città. Non si può ora mandare in fumo il risultato raggiunto. Continueremo pertanto a seguire con molta attenzione l’evolversi della vicenda – conclude l’on. Ghizzoni – affinché gli accordi assunti siano rispettati e sia garantito un futuro ai lavoratori”. ****** SICAR CARPI, I LAVORATORI TORNANO IN LOTTA PER IL RISPETTO DELL’ACCORDO Sono di nuovo davanti ai cancelli a protestare i lavoratori della Sicar di Carpi e sono determinati a rimanerci finché non avranno ottenuto il rispetto dell’accordo sottoscritto il 22 marzo scorso presso la sede della Provincia. La situazione si sta facendo tesa in queste ore, perché oltre a presidiare i cancelli aziendali (in via Lama 30 Carpi), alcuni lavoratori …