Mese: Maggio 2010

"Federalismo e separatismo", di Giorgio Ruffolo

Rifare l´Italia era il titolo di un celebre discorso pronunciato alla Camera da Filippo Turati il 26 giugno del 1926. Le circostanze sono radicalmente altre. Ma forse quel titolo ha riacquistato tutta la sua attualità. Per quel che sta succedendo l´unificazione italiana rischia di essere celebrata, tra qualche anno, non nel segno di una conferma ma sotto l´incubo di una minaccia. Mai come di questi tempi le sorti delle due parti di cui si compone il paese sono sembrate più lontane. Mai esso è sembrato così pericolosamente lungo. E così insidiato dal rischio di una decomposizione territoriale: una condizione nella quale il Nord somigli, come diceva un grande storico italiano, Adolfo Omodeo, a un Belgio grasso, e il Sud a una colonia mafiosa. Non soltanto appare incerto il futuro del Paese, tanto che ieri il presidente Napolitano ha dovuto ricordare quale sciagura, quale “salto nel vuoto” sarebbe una secessione. Ma è anche sottoposto a revisione il passato della nazione. «Si vedono emergere giudizi sommari e pregiudizi volgari – ha detto il capo dello Stato in …

"Il salario netto è di 22.027 dollari, dietro a Grecia Irlanda e Spagna", di Roberto Giovannini

Per il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi questi numeri sono soltanto «tecnicalità» che il governo ha sempre messo in discussione. E a suo giudizio, peraltro, questi dati «uguali al passato» non «hanno francamente riscontro nella realtà». Chissà come la pensa chi vive di lavoro dipendente, a sapere che secondo l’Ocse i salari italiani medi sono tra i più bassi del lotto dei paesi industrializzati. Per la precisione, i nostri stipendi medi risultano al ventitreesimo posto della classifica, con il 16,5% in meno rispetto alla media Ocse, sia nel caso di lavoratori single che nel caso di lavoratori con famiglia. Classifica alla rovescia invece per il peso di tasse e contributi: con il 46,5% l’Italia risulta al sesto posto dei Paesi nei quali il cuneo fiscale, ovvero la differenza tra quanto pagato dal datore di lavoro e quanto il lavoratore effettivamente incassa, è più alto. Una situazione molto chiara, e molto deprimente, quella fotografata dall’Ocse nel rapporto annuale «Taxing Wages». Il salario annuale netto del lavoratore medio è in Italia di 22.027 dollari, contro i 26.395 …

"Lavoratori autonomi, in fumo 500mila posti", di Roberto Petrini

Il 48% tra il popolo delle partite Iva. La recessione falcidia anche co.co.co. e microimprese. C´è una lunga fila di vittime silenziose lungo la strada della crisi economica scoppiata nell´agosto del 2007 con il primo crollo di Wall Street e proseguita fino all´attuale crac della Grecia. Sono i lavoratori «indipendenti»: così li classificano all´Istat per distinguerli dai «dipendenti» con posto fisso, ugualmente aggrediti dalla recessione ma che, almeno fino ad oggi, possono contare sul paracadute della cassa integrazione. Ebbene i posti di lavoro andati in fumo dal secondo trimestre del 2007 alla fine del 2009, sono stati 503 mila: in due anni e mezzo una perdita dell´8,1 per cento. Mezzo milione di posti di lavoro, senza appello, tra i quali le crude cifre della contabilità inseriscono imprenditori individuali (piccoli commercianti e artigiani), popolo delle partite Iva (come coloro che lavorano in proprio nei servizi), collaboratori domestici, soci delle cooperative e i co.co.co collaboratori per lo più giovani e, come tutti gli altri, senza garanzie. Gli unici a salvarsi dalla strage: i liberi professionisti che nei …

Ora di religione, “Il governo garantisca le attività alternative”

L’on. Manuela Ghizzoni del Pd: “Un diritto messo in discussione dai tagli alla scuola”. L’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione alla Camera, commenta la sentenza del Consiglio di Stato relativa all’ora di religione. Su questo tema la parlamentare democratica ha presentato diverse interrogazioni nelle quali ha evidenziato come in molte scuole le attività alternative all’insegnamento della religione cattolica non vengano realizzate per la pesante riduzione degli organici e per l’entrata in vigore delle nuove norme che, in modo specifico nella scuola secondaria, hanno previsto l’eliminazione delle ore a disposizione dei docenti. Ecco di seguito la sua dichiarazione. «La sentenza della Consiglio di Stato ha un carattere pilatesco, che tuttavia impegna il Governo a garantire le attività alternative all’insegnamento della religione cattolica. La sentenza, infatti, non ritiene discriminatorio, per chi frequenta materie alternative o ha scelto di non svolgere alcuna attività, che l’insegnamento della religione cattolica venga valutata ai fini del credito scolastico, ma solo per la quota di punteggio aggiuntivo (in media 1 punto) che viene attribuito agli studenti dal Collegio dei docenti …

La scuola della Gelmini: tagli e licenziamenti per tutti, valore al merito e programmi di studio per nessuno

Rinviato all’anno accademico 2011/2012 il punteggio per i meritevoli per l’accesso alle università. Pd: Non si conoscono i programmi delle scuole superiori, noti solo i tagli e licenziamenti di massa. Franceschini accusa: “Tagliano il 2% dei fondi quest’anno e 1 miliardo nel 2011”. La pagella alla Gelmini…bocciata. Gli studenti italiani che fra poche settimane affronteranno l’esame di maturità – un esame reso più rigoroso e severo dalle commissioni a prevalenza di componenti esterni e dall’obbligo di recuperare i debiti scolastici degli anni precedenti e dell’anno in corso – nemmeno in caso di eccellenza avranno un riconoscimento dell’esito del loro esame per accedere alle facoltà universitarie a numero chiuso. Ancora una volta, infatti, il Ministro Gelmini disconosce l’impegno degli studenti della scuola superiore, cancellando i 25 punti massimi che i Ministri Fioroni e Mussi avevano stabilito per gli studenti meritevoli. Tali punti, frutto della valutazione dell’esame di maturità e del rendimento degli ultimi 3 anni di scuola, si sarebbero dovuti aggiungere a quelli ottenuti nelle prove valutative di ingresso all’università. Il Ministro Gelmini, però, li ha …

"Le telefonate di Obama cruciali per l'accordo", di Marco Valsania

Ancora una volta il ruolo degli Stati Uniti, dall’amministrazione di Barack Obama alla Federal Reserve, è stato cruciale in una crisi sul Vecchio continente. E’ presto per sapere come la bufera greca e i grandi piani di risanamento evolveranno, ma il presidente e il governatore della Banca centrale americani si sono adoperati per far scattare gli accordi e le iniziative di salvataggio senza precedenti di queste ore. Gli aiuti in arrivo dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale – un pacchetto complessivo fino a 750 miliardi di euro per fermare il rischio contagio – sono affiorati al termine di un frenetico giro di telefonate, nel corso della giornata di domenica, fra Obama e leader europei. In particolare Obama ha parlato con il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nikolas Sarkozy, durante telefonate che fonti americane hanno definito “personali”. Subito dopo l’annuncio del pacchetto, con alle spalle quei colloqui, l’intero gruppo delle sette pricipali potenze industrializzate e il più allargato contingente del G20 hanno appoggiato l’azione. La Fed, nel frattempo, si è mossa coordinando …

Clandestini = Criminali. No grazie

Strana equivalenza pronunciata dal sindaco di Milano. Per Letizia Moratti essere clandestini significa essere criminali. Prima le parole inequivocabili, poi la smentita. Infine l’arrampicamento sugli specchi. Parole a caso e poi chiarimenti, fino ad arrivare alla smentita. Per Letizia Moratti “normalmente un clandestino delinque, non ha il lavoro regolare quindi…”! Tutto chiaro e nitido soprattutto se dichiarato durante il convegno dal titolo “Per un’integrazione possibile”. Figuriamoci se era invitata al raduno del KKK “Cacciamoli via a pedate”! Il sindaco di Milano ha pronunciato nitidamente le sue conclusioni strampalate circa l’equivalenza tra clandestino e criminale per poi smentire con un categorico “non ho detto questo” davanti alle telecamere dei cronisti che chiedevano maggiori chiarimenti. Quindi ha sciorinato un discorso molto arzigogolato per spiegare come il reato di clandestinità è reato che coinvolge la clandestinità intesa come clandestinità rea di reati, che comunque rimangono reati fatti dai clandestini!!! Insomma ha davvero “chiarito” il senso delle sue parole. A tali aberranti affermazioni non si è fatta attendere la replica di Livia Turco, presidente del Forum immigrazione del Partito …