"Conti, scure sugli statali. Altro condono all'orizzonte", di Laura Matteucci
Se la manovra dovesse sostanziarsi solo di rinvii di contratti e liquidazioni statali, chiusure di finestre pensionistiche e tagli qua e là a voci già tartassate, sarebbe l’ennesimo segno della disperazione di questo governo, la cifra della totale mancanza di progettualità e visione di prospettiva». Così Enrico Morando, senatore Pd, sulle indiscrezioni del piano lacrime e sangue (per chi?) che il ministro Tremonti sta mettendo a punto. Ma il rischio è quello di uno scenario anche peggiore. Il timore è che una manovra del valore minimo annunciato di 25 miliardi, dopo la bufera sui mercati e gli attacchi speculativi all’euro, uniti ad un bilancio pubblico non disperato ma che presenta un debito altissimo, debba comprendere anche altro. Un condono fiscale e uno edilizio, per esempio. Di quello edilizio già si è parlato, con la misura per regolarizzare i 2 milioni di cosiddetti «immobili fantasma ». Al momento ne sono stati accatastati un quarto per un recupero di rendita di 257 milioni e, con la regolarizzazione, si pensa di arrivare a 2 mld. L’ennesima sanatoria fiscale, …