Mese: Maggio 2010

Università di Modena e Reggio, ricercatori in rivolta «Il nostro lavoro sottovalutato»

«Ancora una volta le leggi nazionali non riconoscono l’importanza del lavoro svolto da noi ricercatori, che da anni ci occupiamo anche di insegnamento a titolo volontario e gratuito. Per questo, fino a quando le cose non cambieranno, non accetteremo incarichi legati alla didattica». Ieri i ricercatori dell’Università di Modena e Reggio hanno occupato (pacificamente) la sede del rettorato, in via Università. A gran voce, i dottori hanno chiesto un incontro con il rettore, che al termine dell’iniziativa di protesta ha parlato con loro mezz’ora. Arrabbiatissimi, i ricercatori hanno posto un problema molto serio all’attenzione del Magnifico e degli studenti: «A Modena e Reggio Emilia — hanno spiegato — noi ricercatori copriamo circa il 30 % degli insegnamenti dell’università. Se smettiamo di accettarli, gli studenti rischiano di iscriversi a un corso di laurea per non vederlo partire, a ottobre». La protesta, scandita dai battimani e dagli slogan degli striscioni, ha amplificato le critiche che i ricercatori hanno fatto al disegno di legge Gelmini. Sono fondamentalmente tre. La prima: «Nel ddl non sono indicati il numero e …

"Nel paese che offende le donne", di Gad Lerner

Un pamphlet della filosofa Michela Marzano denuncia l´Italia come l´ultima roccaforte della misoginia nel mondo occidentale. C´è anche un analfabetismo emozionale diffuso che riduce tutte a bambole. Dalla televisione alla politica un´immagine femminile stereotipata. Nei giorni scorsi è stato promosso il lancio di un nuovo canale televisivo Mediaset attraverso un annuncio sensazionale: su La5 finalmente le Veline, ultraventennale muto ornamento dell´umorismo nazionalpopolare, saranno parlanti. Nientepopodimeno! Siamo o non siamo il paese delle “ragazze immagine”, mute per definizione? È naturale che la rottura del codice – sia pure nella nicchia del digitale – faccia scalpore. Dubito che l´apprendere di un tale progresso della cultura italica sarebbe bastato a distogliere la filosofa Michela Marzano dall´intenzione di denunciare, con un pamphlet costellato di punti esclamativi, l´anacronismo che contraddistingue la condizione femminile nel suo paese d´origine, noto ormai come l´ultima roccaforte occidentale della misoginia. Sii bella e stai zitta (Mondadori) è solo l´ultimo di una serie di bei libri pubblicati di recente da donne esterrefatte (Lorella Zanardo, Conchita Sannino, Caterina Soffici, Anais Ginori, Sandra Puccini). Per sua natura, rappresenta …

Tv Digitale: Pd, sbalorditivo boicottaggio Rai in tempo di interim Berlusconi

Meta e Ghizzoni: Premier dica perché oscurata Rai Scuola. “Il ministro ad interim, Silvio Berlusconi, ci dica perché il canale Rai scuola è stato oscurato dal digitale terrestre”. Lo chiedono in una interrogazione parlamentare i capigruppo democratici nelle commissioni Trasporti e Cultura della Camera, Michele Meta e Manuela Ghizzoni che sottolineano ‘la gravità di una decisione che colpisce il servizio pubblico televisivo. Sembra un atto di vero e proprio boicottaggio della televisione pubblica. E poi – sottolineano – il fatto che siamo costretti ad interrogare su questo tema proprio Silvio Berlusconi dà l’idea dell’insostenibilità del suo conflitto d’interesse e della confusione di ruoli determinata dal suo prolungato interim al ministero dello Sviluppo economico. Tutto questo – concludono – è a dir poco sbalorditivo”.

"Atenei pubblici verso il disastro. E crescono i numeri delle private", di Salvo Intravaia

Gli ultimi dati sull’università statale pubblicati dal Miur sembrano proprio la “cronaca di un disastro annunciato”. Iscritti e new entry in calo, ripetenti e fuori corso in aumento e boom di corsi con almeno un iscritto. Ma non solo, ogni provincia italiana ha la sua piccola sede universitaria che, in alcuni casi, funziona per pochissimi studenti. Per contro, gli atenei non statali sembrano vivere un’autentica primavera: iscritti e immatricolati in crescita e studenti più produttivi. In queste ore, è in corso la discussione al Senato (in commissione Cultura) il cosiddetto disegno di legge Gelmini e non passa giorno che in qualche città italiana, in alcuni casi in contemporanea, non si svolga un’assemblea di ricercatori, studenti e prof per illustrarne le linee generali della Riforma e, magari, tracciarne i tanti aspetti negativi. Riuscirà, con questa riforma, il governo a risollevare le sorti di uno dei settori più importanti del Paese? Oggi, si sono svolte assemblee e occupazioni simboliche 1 in diversi atenei italiani: da Bologna a Palermo, passando per Roma e Messina. Sta di fatto che, …

Diaz, condannati i vertici della polizia

La sentenza di secondo grado per la sanguinosa irruzione della Polizia nella scuola Diaz, durante il G8 del 2001 di Genova, ha ribaltato la decisione di primo grado condannando anche i vertici della polizia, l’apice della catena di comando. I vertici, dunque, sapevano cosa sarebbe successo quella notte. È stato così accolto il teorema della Procura genovese. Dopo oltre undici ore di camera di consiglio i giudici della terza sezione della Corte d’Appello hanno letto il dispositivo: un secolo di carcere per 25 imputati su 27. Prescritti i reati di calunnia, arresto illegale e lesioni lievi, sono rimasti in piedi quelli di falso ideologico e lesioni gravi. Gli imputati sono stati condannati anche all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Per gli agenti condannati in primo grado, i giudici della corte hanno inasprito le pene. Il procuratore generale Pio Macchiavello, aveva chiesto oltre 110 anni di reclusione per i 27 imputati. La pena più pesante, cinque anni, è stata inflitta a Vincenzo Canterini, ex dirigente del reparto mobile di Roma, già condannato a quattro anni …

In memoria del poeta Edoardo Sanguinetti (Genova, 9 dicembre 1930 – 18 maggio 2010)

Ballata delle donne, di Edoardo Sanguineti Quando ci penso, che il tempo è passato, le vecchie madri che ci hanno portato, poi le ragazze, che furono amore, e poi le mogli e le figlie e le nuore, femmina penso, se penso una gioia: pensarci il maschio, ci penso la noia. Quando ci penso, che il tempo è venuto, la partigiana che qui ha combattuto, quella colpita, ferita una volta, e quella morta, che abbiamo sepolta, femmina penso, se penso la pace: pensarci il maschio, pensare non piace. Quando ci penso, che il tempo ritorna, che arriva il giorno che il giorno raggiorna, penso che è culla una pancia di donna, e casa è pancia che tiene una gonna, e pancia è cassa, che viene al finire, che arriva il giorno che si va a dormire. Perché la donna non è cielo, è terra carne di terra che non vuole guerra: è questa terra, che io fui seminato, vita ho vissuto che dentro ho piantato, qui cerco il caldo che il cuore ci sente, la lunga …

"Il dovere di difendere la libertà di stampa", di Ezio Mauro

Dunque da oggi chi sbaglia paga? Prendiamo in parola il presidente del Consiglio e la sua voglia improvvisa di legalità, nata dal vortice dello scandalo Scajola, dalle paure del caso Bertolaso, dal “sistema” di scambio tra appalti di Stato e favori privati che si allarga ogni giorno di più sotto le poltrone traballanti del suo governo. C’è una strada maestra per fare sul serio dimostrando che il governo intende stroncare questo andazzo e attaccare frontalmente il malaffare: il premier si rivolga al Parlamento e blocchi la vergogna della legge sulle intercettazioni telefoniche, in nome della libertà d’indagine, della libertà di stampa e del diritto dei cittadini di essere informati, fondamento di ogni democrazia. È altrettanto vergognoso, e incomprensibile, che non ci sia una mobilitazione generale di tutto il mondo dell’informazione, dalla stampa alla radio-televisione a Internet. Qui non è una questione di destra o sinistra, ma un problema di diritti fondamentali, del loro esercizio, del dovere di informare e del diritto di conoscere e sapere. È un tema di libertà, nel quale si mette in …