Mese: Maggio 2010

"Chi azzoppa i custodi della democrazia", di Barbara Spinelli

Contrariamente a quello che si tende a credere, non è il suffragio universale a sparire per primo, quando la democrazia si spezza. Per primi sono azzoppati i suoi guardiani, che non mutano col cambio delle maggioranze e che sono le leggi, i magistrati, le forze dell’ordine, la stampa che tiene sveglio il cittadino tra un voto e l’altro. Anche le costituzioni esistono per creare attorno alla democrazia un muro, che la protegge dalla degenerazione, dal discredito, soprattutto dal dominio assoluto del popolo elettore. Quando quest’ultimo regna senza contrappesi, infatti, le virtù della democrazia diventano vizi mortiferi. Nella sua descrizione degli Stati Uniti, Tocqueville chiama i guardiani i «particolari potenti»: sono la stampa, le associazioni, i légistes ovvero i giuristi. In loro assenza «non c’è più nulla tra il sovrano e l’individuo»: sia quando il sovrano è un re, sia quando è il popolo. Queste mura sono in via di dissoluzione in Italia, da anni. Ma nelle ultime settimane l’erosione ha preso la forma di un concitato giro di vite: un grande allarme s’è creato attorno …

"Una legge contro la Costituzione colpisce la nostra democrazia", di Liana Milella

Tutti i reati devono essere perseguiti e le intercettazioni devono essere impiegate ogni volta che è necessario. Il diritto di cercare, di diffondere e di ricevere le informazioni è fondamentale. Non si restringa questa libertà. Sfoglia il codice di procedura penale, e si ferma all´articolo 266, quello che regola le intercettazioni. Lo legge, poi ragiona a voce alta: «Ma questo articolo non va bene così com´è? Ho perfino dei dubbi sull´opportunità di stabilire una lista di reati. E comunque qui c´è già tutto. Ma cosa si dovrebbe aggiungere?». Il presidente dei costituzionalisti italiani Valerio Onida, ex presidente della Consulta, boccia la stretta sulle intercettazioni e il bavaglio alla stampa. Questa legge mette in pericolo la democrazia? «Certamente le intercettazioni sono una misura che limita la libertà e la segretezza delle comunicazioni, garantita dall´articolo 15 della Costituzione. Vi è dunque senz´altro la necessità di apprestare, in attuazione dell´articolo 15, opportune garanzie di procedura e di sostanza per impedire il ricorso abusivo a quella che è comunque una limitazione di libertà. Si può combattere l´eccesso di ascolti …

Assemblea Pd, Bersani al Pd: "Siamo l'alternativa alla destra di governo"

Le primarie per scegliere i candidati sindaci sono un solo uno « strumento» per raggiungere l’obiettivo, quello appunto di arrivare alla candidatura vincente. Lo ha sottolineato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani nelle conclusioni dell’Assemblea nazionale del Pd. Bersani ha invitato i dirigenti locali a «imparare da questa Assemblea», e a evitare nei prossimi congressi cittadini e di circolo «battibecchi incomprensibili ai cittadini»; «se ci dobbiamo dividere – ha aggiunto – facciamolo sui problemi della città». Il segretario ha quindi parlato delle amministrative della prossima primavere: «Non dico di prepararci- ha affermato – dico di non compromettere quegli appuntamenti. Ragioniamo, vediamo città per città le scelte politiche e diamoci gli strumenti per arrivare dove vogliamo arrivare». «Non voglio entrare nel dibattito ideologico – ha aggiunto – sulle primarie. Touadi ha detto che le primarie sono l’essenza del Pd. Per me l’essenza del Pd è dire che questo Italia non mi piace molto; che Milano guidata dal grande affare non mi piace punto». Insomma, ha concluso Bersani, «non è detto che la società civile ci …

Decreti legge, Napolitano alle Camere "Compresso il ruolo del Parlamento"

«La preoccupazione per i rischi che può comportare la decadenza di un determinato decreto-legge non potrà ulteriormente trattenermi dall’esercitare la facoltà di rinvio alle Camere della relativa legge di conversione», ha scritto nero su bianco Giorgio Napolitano in una lettera inviata ai presidenti delle Camere e al premier Silvio Berlusconi. Il Capo dello Stato, che è in partenza per Washington, dove martedì sarà ricevuto da Barack Obama, il 31 marzo scorso aveva rinviato alle Camere la legge sull’arbitrato nelle cause di lavoro ritenendola «incoerente» con la legislazione vigente. E nella lettera odierna spiega con quanta amarezza e con quali «dubbi» ha promulgato il decreto legge incentivi: quindi lancia un appello, accolto in silenzio dai destinatari e ha suscitato il plauso delle opposizioni. «Napolitano ha ragione, è necessario rivedere i meccanismi dei decreti legge», ha detto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. L’arbitro ha mostrato un ennesimo cartellino rosso al governo, ha aggiunto il senatore Gianpiero D’Alia (Udc). Stavolta ho firmato, spiega il presidente, per evitare che il decreto decadesse e cessassero «disposizioni di indubbia utilità, …

"Università: riforma a scatola chiusa", di Giulio Peruzzi*

Nella sua audizione alla Commissione istruzione del Senato (una rara apparizione concessa il 12 maggio) il ministro Gelmini ha sciorinato una serie di cifre in larga parte discutibili, se non palesemente errate. Inoltre, senza accorgersi che molti Paesi del mondo, pur nella difficile congiuntura economica,hanno incrementato i finanziamenti al settore, Gelmini ha giustificato i tagli effettuati e quelli in arrivo appellandosi alla crisi economica. Non ha dato nessuna certezza sulla consistenza del finanziamento futuro delle Università che, a oggi, si aspettano un taglio indiscriminato di 1,3 miliardi di euro per il 2011. Infine ha sostenuto più volte che “conservatori” (sic!) sono coloro che si oppongono al suo disegno di legge di riforma universitaria (che andrà in Aula ai primi di giugno) e che lo stesso ddl è «stato il frutto di una lunga concertazione con gli operatori del comparto» (sic!). È indubbia l’esigenza di intervenire in modo incisivo e organico sull’Università, invertendo una tendenza al declino assai preoccupante per il Paese. È altrettanto chiaro che molti dei problemi che affliggono il nostro sistema universitario sono …

"Non avrei mai scritto Gomorra", di Roberto Saviano

Mi ha generato un senso di smarrimento e paura la dichiarazione di voler tutelare la privacy dei boss mafiosi. Molti boss è proprio quando parlano con i familiari che danno ordini di morte. Ed è proprio quando i familiari a loro volta parlano con amici e conoscenti che rendono palesi le volontà di chi è latitante e impartisce ordini. È proprio nei momenti di maggiore intimità che viene fuori la mappatura criminale di un territorio. Addirittura osservando le conversazioni dei figli dei boss sui social network si possono evincere informazioni che probabilmente seguendo altri canali potrebbero sfuggire. Famiglie potentissime che festeggiano compleanni nel chiuso di quattro mura con pochi intimi: significa che non è il momento adatto per esporsi, significa che ci sono problemi sul territorio. Quando si ha a che fare con le organizzazioni criminali tutto può essere utile per comprenderne i meccanismi. Per questo limitare l’utilizzo delle intercettazioni, renderne più ardua la disposizione e impedire che certe informazioni vengano pubblicate è un grave danno per il contrasto alla criminalità organizzata. Tutelando chi è …

"Biodiversità missione possibile", di Mario Tozzi

Se la sono vista brutta, gli elefanti africani, fino a qualche decennio fa: ridotti in areali angusti, decimati dai bracconieri per via dell’avorio delle zanne e assassinati dai ricchi signorotti occidentali in cerca di emozioni (si fa per dire) forti. Ma se avessimo visto nella giusta luce questi straordinari animali forse ci saremmo comportati diversamente: gli elefanti festeggiano le nascite e piangono i morti, riconoscono gli individui della loro specie anche a distanza di anni, posseggono una proboscide con 10.000 muscoli e un milione di nervi (da esserne orgogliosi almeno quanto la nostra mano) e hanno strategie sociali sofisticate, tanto che nelle arene dei Romani cadevano sempre per ultimi, grazie a come si difendevano in gruppo. Un successo evolutivo, una ricchezza della vita sulla Terra che abbiamo rischiato di distruggere e che è, invece, oggi sulla via della conservazione, perché abbiamo compiuto un passo indietro sul fronte della deforestazione, della caccia e dell’apertura di nuove vie di comunicazione. Né hanno passato tempi migliori i lupi negli Stati Uniti o le tigri in Siberia o gli …