Mese: Maggio 2010

"La sconfitta è certa se ci facciamo la guerra. Il potere è contro di noi", di Mariagrazia Gerina

La velina «condannata» alle battute del conduttore. La studentessa che non riesce a credere nei propri mezzi. La ragazza anoressica. L’attrice porno. La donna sempre più sola, ad affrontare, quasi come una colpa, la maternità, l’ambizione, la precarietà o la necessità di conciliare le sue due vite. Mentre parliamo, la casa in cui è cresciuta, a Roma, si popola di tutte loro. Donne nell’Italia di Berlusconi. Un paese che le «offende». Le mette in ridicolo. Le vuole «belle», ma soprattutto «zitte», specie quando si affacciano nella vita pubblica. Altrimenti le intralcia. Sii bella e stai zitta (Mondadori, 160 pag.), è l’imperativo che Michela Marzano, giovane filosofa italiana, che vive in Francia, a Parigi, dove da più di dieci anni studia e pubblica e da pochi giorni, non ancora quarantenne («ma li faccio tra pochissimo»), è diventata professore ordinario, prova a rovesciare. In un saggio nato dalla cronaca di un paese in declino. Per ridare fiducia alle donne che possono cambiarlo. E istigarle alla «resistenza». Partiamo dall’autrice: un «cervello in fuga», poi improvvisamente l’Italia si accorge …

Scuola, Pd: slittamento a ottobre serve a fare cassa? A rischio regolarità anno scolastico

Ghizzoni: per Gelmini la scuola viene dopo il turismo. “Lo slittamento dell’inizio dell’anno scolastico è un altro modo per far cassa?”. Se lo chiede la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni che fa notare come “sia difficile, con uno slittamento ad inizio di ottobre, mantenere i duecento giorni che sanciscono la regolarità dell’anno scolastico a meno di protrarre la didattica a giugno inoltrato. E poi – aggiunge – li fatto che si parli di slittamento dell’inizio e non della fine ci fa pensare che si voglia ridurre l’offerta formativa. Sarebbe una scelta fuori da ogni logica e le aperture del ministro dimostrano che per questo governo la scuola non è una priorità, è seconda anche al turismo. Per non parlare del fatto che la competenza del calendario scolastico è comunque regionale: altro che federalismo – conclude – ogni occasione è nuova per invadere il campo delle regioni”. ****** On. Ghizzoni risponde a comunicato stampa del Ministro Gelmini SCUOLA. GELMINI: POSSIBILE RINVIARE APERTURA AD OTTOBRE SAREBBE AIUTO A TURISMO E FAMIGLIE, VEDIAMO …

"Il direttore dell'Emilia Romagna intimidisce, il ministro approva", di Federico Niccoli

Leggiamo, da ieri, intemerate moralistiche contro Bersani che ha usato un’espressione “colorita” per esprimere la sua irritazione nei confronti del Ministro Gelmini, che non perde occasione per fare danni alla scuola pubblica del paese. Forse il segretario del PD poteva usare un tono più anglosassone, ma non mi sembra il caso di fare tragedie perbeniste, che perdono di vista la sostanza di una politica gelminiana devastante, che ammazza tutte le innovazioni registrate negli ultimi 30 anni nella scuola pubblica italiana. Ultima, in ordine di tempo ma non di importanza, è la solidarietà di MariaStella nei confronti del direttore regionale del Miur dell’Emilia Romagna , che con una nota riservata inviata agli operatori scolastici della regione intende esplicitamente mettere il bavaglio agli insegnanti che parlano con la stampa o dissentono dalle linee del governo. Tale direttore generale dell’USR Emilia-Romagna si è evidentemente sentito a suo agio nello sposare la linea liberticida del governo in materia di intercettazioni e di bavaglio alla stampa. Prontamente , infatti, la ministra Gelmini ha emesso un comunicato di condivisione e sostegno …

«400 genitori di bambini e ragazzi dislessici contro il negazionismo su DSA», di Laura Ceccon

Le esternazioni “negazioniste” sulla dislessia e i DSA (disturbi specifici di apprendimento), tornano alla ribalta ogni qualvolta la legge nazionale in discussione faccia un piccolo passo in avanti. Solitamente sono espresse sui media da “gente comune” che riprende con toni da crociata le note campagne denigratorie contro la psichiatria ed in particolare contro l’ADHD mettendo nel calderone, senza alcun distinguo, anche i DSA. Stupisce però vedere scritte le stesse identiche affermazioni (pubblicate da un quotidiano a fine aprile) a firma del Prof. Giorgio Israel, consulente del Ministero dell’Istruzione, ma si sa non è il titolo né l’occupazione a garantire la qualità. Come genitori di bambini dislessici, disgrafici, disortografici e discalculici, in pieno accordo con le precisazioni espresse dal Prof. Giacomo Stella fondatore dell’Associazione Italiana Dislessia (pubblicate dallo stesso quotidiano ma stranamente con immediato diritto di replica concesso al Prof. Israel), ribadiamo che i nostri figli non sono malati né tantomeno anormali o “handicappati”. Sono ragazzi intelligenti che hanno semplicemente modalità di apprendimento che, non passando attraverso i classici automatismi, necessitano di metodologie didattiche personalizzate. Ma …

"Cominciamo a ottobre le scuole", di Salvo Intravaia

Proposta di un parlamentare pdl: fa bene al turismo. L´opposizione contraria. Sui banchi di scuola tutti il primo ottobre, come una volta. Ecco la proposta amarcord del senatore del Pdl Giorgio Rosario Costa, secondo il quale «l´attuale inizio anticipato dell´anno scolastico, rispetto a quanto accadeva negli anni Sessanta, provoca la anticipata chiusura della stagione estiva anche rispetto al ciclo meteorologico. Ciò determina per le regioni a vocazione balneare un conseguente accorciamento della stagione turistica, con cadute occupazionali e reddituali». Il disegno di legge presentato a palazzo Madama dal parlamentare eletto in Puglia è brevissimo: «Per le scuole di ogni ordine e grado l´anno scolastico ha inizio dopo il 30 settembre». Ma si può tornare agli anni sessanta, quando si rientrava nelle classi il primo ottobre con il grembiule (anche alla scuola superiore), c´erano i rimandati già alla scuola media e maestri e prof davano qualche scappellotto ai meno volenterosi senza che nessuno si scandalizzasse più di tanto? Decisamente no, secondo Mariangela Bastico, vice ministro della Pubblica istruzione nel precedente governo. «Mi sembra improponibile: già da …

"Ora di religione, non di catechismo", di Sergio Luzzatto

Le cronache di questi giorni hanno veicolato due notizie significative provenienti da Trastevere, cioè dal ministero della Pubblica istruzione. Entrambe sono state riprese dalla stampa, ma ciascuna per suo conto: come se non avessero nulla a che fare l’una con l’altra. Vale invece la pena di tenerle unite, e di abbozzare una riflessione sul loro significato congiunto. La prima notizia riguarda il pronunciamento del Consiglio di stato sul fatto che l’ora di religione “fa media” nelle pagelle degli alunni. Smentendo una precedente sentenza del Tar, il Consiglio di stato ha stabilito come, nel momento in cui uno studente sceglie di “avvalersi” (secondo il fatidico gergo concordatario) dell’ora di religione cattolica, tale materia diventa a tutti gli effetti obbligatoria e dunque concorre all’attribuzione del credito scolastico. Per parte sua, il ministro Mariastella Gelmini ha dichiarato di accogliere “con soddisfazione” tale pronunciamento. La seconda notizia riguarda la prima riunione di un comitato paritetico composto da funzionari del ministero della Pubblica istruzione e da rappresentanti di un’associazione chiamata Biblia, avente per mandato di promuovere la lettura della Bibbia …