Israele attacca nave con aiuti umanitari a bordo: 19 morti. Bersani: “Israele deve rispondere alla comunità internazionale di quello che è successo”. Fassino: “Il gravissimo assalto alle navi delle Ong è gravido di conseguenze negative per il processo di pace in Medio Oriente e rischia di neutralizzare ogni sforzo da parte della comunità internazionale”
Israele attacca. La marina e gli elicotteri israeliani hanno assaltato la nave turca della Freedom Flotilla con a bordo volontari delle ong internazionali diretti verso la Striscia per portare aiuti umanitari ai palestinesi. Il bilancio è tragico: 19 morti. Un gesto ingiustificato e spropositato motivato da dichiarazioni molto paradossali: per il governo di Netanyahu l’attività dei pacifisti era una “provocazione premeditata. Abbiamo trovato armi a bordo e sono stati feriti i nostri soldati”.
La Ue ha aperto un’inchiesta dopo la protesta diplomatica in molti Paesi. Dal canto suo Israele si è chiusa in un silenzio assordante chiedendo il rimpatrio immediato dei suoi cittadini dalla Turchia.
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Per Pier Luigi Bersani, “l’assalto alle navi delle Ong è un fatto di assoluta gravità. Israele deve rispondere alla comunità internazionale di quello che è successo. Il sangue versato soffoca le prospettive di pace e minaccia di accendere i fuochi della tensione e dell’odio. Il risarcimento di un fatto così grave può essere ricercato solo, da parte del governo Netanyahu, in un gesto di pace coraggioso, visibile e sincero, un gesto che fino ad oggi non ha saputo né voluto fare”.
Dello stesso parere anche Rosy Bindi, presidente dell’Assembla Nazionale del Pd. “Un atto di forza irresponsabile e ingiustificabile, che rischia di innescare una nuova ondata di violenze. Siamo profondamente colpiti e turbati da quanto è avvenuto questa notte in acque internazionali”.
“L’assalto israeliano al convoglio pacifista diretto a Gaza per portare aiuti alla popolazione palestinese appare una risposta del tutto sproporzionata. La comunità internazionale, a cominciare dall’Europa e dalle Nazioni Unite deve far sentire con forza e autorevolezza la propria voce perché a Gaza siano riaperte le frontiere, comprese quelle egiziane, e si metta fine all’embargo che sta provocando gravi sofferenze alla popolazione civili”.
“Un attacco ingiustificato, un episodio luttuoso gravissimo che rischia di innescare una nuova spirale di violenza e sofferenza in Medio Oriente e di rendere vani gli sforzi profusi in questi mesi dalla comunità internazionale per riaprire la strada ai negoziati di pace”. Così a nome del Pd, Piero Fassino ha stigmatizzato l’assalto israeliano alla flottiglia pacifista diretta a Gaza, esprimendo dolore per le vittime e solidarietà alle loro famiglie. “E’ sempre più evidente – ha aggiunto Fassino – che il tempo non lavora per la pace e che ogni dilazione innesca soltanto nuovi conflitti. Per questo è tempo che il governo Netanyahu abbandoni ambiguità e reticenze e accetti di negoziare davvero una pace che sia soddisfacente e sicura per palestinesi e israeliani”.
Alessandro Maran vicepresidente dei deputati del PD ha espresso sconcerto e dolore per l’attacco alla Freedom Flotilia diretta a Gaza nel quale sono morti 19 pacifisti. “Il governo italiano si faccia interprete dell’esigenza di garantire i flussi di aiuti umanitari diretti verso Gara e ancor prima si attivi con il governo Netanyahu perché Israele abbandoni reticenze e ambiguità e accetti di negoziare una vera pace con i palestinesi. Il gravissimo assalto alle navi delle Ong, infatti, è gravido di conseguenze negative per il processo di pace in Medio Oriente e rischia di neutralizzare ogni sforzo da parte della comunità internazionale”
“Dalle prime notizie – ha continuato Maran – i 700 passeggeri delle sei navi organizzate da 40 Organizzazioni non governative, trasportavano diecimila tonnellate di aiuti umanitari, presidi medici e case prefabbricate. Il ministro degli Esteri Frattini,. nell’accertare lo stato di salute dei nostri connazionali presenti, spieghi in Parlamento come sono andati i fatti e se l’assalto sia avvenuto in acque internazionali”.
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Intanto le conseguenze dell’attacco non si sono fatte mancare. Israele ha aggiunto benzina sul fuoco dichiarando “siamo stati attaccati, abbiamo agito per legittima difesa”. Netanyahu continua nella difesa ad oltranza del suo operato ribadendo che a bordo della nave erano presenti elementi legati al terrorismo internazionale.
Intanto sono in corso scontri a Istanbul davanti all’ambasciata israeliana.
A.Dra
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