Giorno: 31 Maggio 2010

"Dall'emergenza al pasticcio", di Massimo Giannini

Vandalismo istituzionale, dilettantismo politico, avventurismo comunicazionale. C´è tutto il peggio possibile, nel cortocircuito innescato dal governo con il pacchetto-farsa da 24 miliardi che doveva scongiurare il rischio «di finire come la Grecia». Tutto ciò che è accaduto e sta tuttora accadendo, tra il Quirinale, Palazzo Chigi e Via XX settembre, è un inedito assoluto e allucinante nella storia repubblicana. Non si era mai visto un decreto legge approvato «salvo intese» il martedì, che balla fino a venerdì tra misure che entrano nel testo la mattina e escono la sera, indiscrezioni su tagli di spesa che trovi scritte di giorno e scompaiono di notte: misure e tagli che incidono sulla carne viva di milioni di persone, perché riguardano i loro stipendi, le loro pensioni, le loro liquidazioni. Non si era mai visto un provvedimento «urgente» che viene inoltrato alla presidenza della Repubblica solo il sabato, accompagnato dall´ennesimo sbrego costituzionale inferto dal premier, che parla strumentalmente di un testo da lui non ancora firmato «in attesa del parere del Colle»: anche l´ultimo degli studenti di giurisprudenza sa …

Il blocco tocca 254.000 lavoratori

Si va precisando la portata della manovra finanziaria. Secondo la Flc-Cgil il blocco dell’anzianità, previsto dalla manovra 2010 per i prossimi tre anni, toccherà 254.000 lavoratori nel comparto della conoscenza tra insegnanti e personale tecnico e amministrativo. In pratica, nota la Flc, la carriera del personale viene allungata di tre anni per legge, e si traduce in minori entrate. Ad esempio un collaboratore scolastico neo assunto, che guadagna 14.900 lordi l’anno, per effetto del blocco ne perde 290 euro; un docente di scuola elementare a metà carriera, con uno stipendio di 23.000, ne perde 1.878; un docente di scuola superiore con 34 anni di servizio, che guadagna 32.000 euro, perde 1.560 euro l’anno. Tuttoscuola 31.05.10

"La ricerca italiana? Come la tela di Penelope" , di Umberto Guidoni*

Nella sua accorata lettera al Presidente Napolitano, Tommaso Maccacaro rivendica con fierezza il ruolo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) – di cui è presidente – nell’ambito della scienza italiana ed internazionale e sottolinea l’importanza di finanziare la ricerca per rilanciare il paese proprio in un momento di crisi: «… Non siamo considerati per ciò che produciamo ma solo per quanto costiamo, in un esercizio aritmetico di “più” e “meno” che prescinde dal valore e dal merito come se fossimo solo una spesa e non un investimento… ». Il disprezzo di questo governo per la scienza è sotto gli occhi di tutti, non dobbiamo meravigliarci troppo che un commercialista, che conosce la partita doppia assai più che l’astrofisica, voglia tagliare con la scure le spese che considera superflue. Ecco, quindi, la decisione di inserire l’Istituto Nazionale di Astrofisica tra gli enti inutili e di accorparlo al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), per risparmiare risorse ed aumentare l’efficienza. Quante volte abbiamo sentito questo ritornello da questa maggioranza fustigatrice degli sprechi e dei carrozzoni clientelari. Peccato che solo …

"L'attacco a cultura e bellezza", di Salvatore Settis

Prosegue alacremente il cantiere di smontaggio dello Stato. Sotto l’etichetta di “federalismo demaniale”, passano a Regioni ed enti locali 19.005 unità del demanio dello Stato, per un valore nominale di oltre tre miliardi. Mente Calderoli quando afferma (La Padania, 7 maggio) che i beni trasferiti «demaniali sono e demaniali resteranno». Il demanio non è una forma di proprietà, ma servizio pubblico nell´interesse generale di tutti i cittadini, per questo è inalienabile. Al contrario, i beni trasferiti possono essere «anche alienati per produrre ricchezza a beneficio delle collettività territoriali», o saranno versati in fondi immobiliari di proprietà privata; la legge incoraggia anzi i Comuni a produrre varianti urbanistiche che ne consentano non solo la mercificazione, ma la cementificazione, sigillata e garantita dai ricorrenti condoni edilizi (l´ultimo disegno di legge, presentato dal Pdl, sana con un sol colpo di spugna tutti i reati contro il paesaggio e l´ambiente commessi o da commettersi entro il 31 dicembre 2010). La manovra Tremonti, approvata sulla parola e senza il testo finale da un Consiglio dei ministri assai ubbidiente, aggraverà lo …